giovedì 9 maggio 2013

GRILLO FA ADEPTI TRA CHI E' STANCO DELL'EUROPA: NASCE IL M5S IN GRECIA


Se ancora non fosse molto chiaro che, al di là di qualsiasi giudizio di merito, il Movimento 5 Stelle trova terreno fertile dove la politica si è divertita di più alle spalle dei cittadini, potevamo forse già immaginare i nostri fratelli greci della nostra mamma Grecia a osservarci in tv con crescente curiosità, come chi ha perlomeno tentato di dare lo scossone alle proprie istituzioni corrotte. Una piccola rivoluzione francese.
 
Il Movimento5Stelle (M5S) fondato dal comico-diventato-politico italiano Beppe Grillo ha infatti ufficialmente guadagnato adepti in Grecia.
 
E' notizia di oggi la nascita del "Movimento5Stelle della Dracma Greca Democratica", chiaramente, già dal nome, anti-Euro.
 
Secondo il suo statuto, il nuovo movimento incarna un «socialismo patriottico dal volto umano» e si compone di «professionisti ed elementi politici che non sono schiavi del Memorandum dell'Europa», il famigerato piano di austerity che si traduce in "come far amaramente pagare a un popolo già stremato da più di 5 anni di recessione la corruzione della politica".
 
Le sue parole d'ordine sono «solidarietà, efficienza, onestà, trasparenza, meritocrazia» e il suo programma si concentra su «l'ambiente e i cittadini non privilegiati che si sono impegnati per l'auto-sviluppo del paese e l'auto-promozione».
 
Spiccano in agenda: «stracciare il Memorandum firmato con l'Europa» «ritornare alla dracma, alla dignità nazionale, alla giustizia sociale e alla creazione di un'alleanza tra i Paesi dell'Europa meridionale». Sembrerebbe quasi un mix tra M5S e Lega Nord, innalzando stavolta l'orgoglio di un Sud spesso bisfrattato. Il Movimento5Stelle della Dracma è stata fondato dal professore universitario Theodoros Katsanevas, un ex cognato dell'ex premier greco George Papandreou, e il giornalista Stephanos Mitilineos.
 
In attesa degli sviluppi, speriamo che questa "copia" pensi meno all'importanza dell'essere duri e puri, se poi non riesce a ottenere ciò che più farebbe bene alla gente: la cara, vecchia e bella, e soprattutto, vera democrazia. Visto che in Grecia è nata, speriamo che in Grecia rinasca per tutti noi.

giovedì 11 aprile 2013

Nema problema in Paradise


Paradise - foto di F. Carbone
Lunedì 15, martedì 16 e mercoledì 17 aprile BALLETTO CIVILE sarà all'ANGELO MAI con PARADISE la nuova produzione.

Venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 aprile GIAMPIERO JUDICA sarà sul palco del QUARTICCIOLO con NEMA PROBLEMA, testo di Laura Forti, diretto da Pietro Bontempo.

Due spettacoli, così diversi e ciascuno a suo modo così pregnante.
Nema Problema è una produzione con alle spalle 4 stagioni, tanto pubblico e tanti successi, un testo molto crudo e molto amato.
Paradise ha debuttato a Teatro Festival lo scorso novembre 2012 a Parma e ora ha iniziato a girare, uno studio ironico e fisico a partire da Le Troiane.
 
Balletto Civile
PARADISE
tratto da "Le Troiane" di Euripide e "L'Ultimo Diario" di Corrado Alvaro
in scena Maurizio Camilli, Andrea Capaldi, Ambra Chiarello
Andrea Coppone, Massimiliano Frascà, Francesco Gabrielli
Raffaele Gangale, Filippo Gessi, Francesca Lombardo
Michela Lucenti, Gianluca Pezzino, Livia Porzio
Emanuela Serra, Chiara Taviani, Teresa Timpano
costumi Emanuela Dall’Aglio
tecnicismi Francesco Traverso
luci Luca Bronzo
ideazione, regia e coreografia Michela Lucenti
produzione Balletto Civile, Scena Nuda
in collaborazione con Fondazione Teatro Due
 
Abbiamo deciso di centrifugare in modo irriverente le cronache della guerra di Troia.
Rimescolando le carte.
Un Mahabharata bollywoodiano dove tutto è già avvenuto.
Nel camping di battaglia gli eroi greci imbolsiti tentano il tutto per tutto con una guerra bricolage.
Donne bambine di una bellezza amara danzano come falene, e mordono come lupe, ostaggio di
un esercito di uomini ingrassati nei loro pantaloni.
Le donne partono per il viaggio verso loro stesse, detentrici di forza, il loro midollo tenuto
prigioniero esige liberazione.

Resta un popolo che ha una sola possibilità di ricominciare: stare lì, rimanere dove nessuno
vorrebbe essere, in uno spazio tra la guerra e un nuovo equilibrio.
Potrà esserci bellezza in una terra distrutta?
Da dove comincia la ricostruzione?
I corpi che rimangono sono il futuro.
E i nostri corpi maldestri ci fanno morire dal ridere anche nella tragedia.
L'archetipo maschile e femminile si confrontano in quest'opera, e i loro corpi diventano mitici
tanto da confondersi con il cielo, come se tutto tornasse immenso spazio e natura.
Vogliamo cogliere il mistero simbolico che si cela dietro questo lamento, e per noi è qualcosa di
estremamente umano e fragile e ridicolo, come le piccole vite che stanno dietro la storia.
Il nostro paradiso è il vuoto dove si tenta di ricominciare.
L'ultimo accampamento, dove i pensieri e le convinzioni si confondono.
Michela Lucenti
 
Laura Forti
NEMA PROBLEMA (STORIA DI UN RITORNO)
con Giampiero Judica
regia Pietro Bontempo
produzione Fondazione Teatro Due
 
Laboratorio perverso e spietato di parola, Nema problema è un urlo contro la guerra a cui l’autrice Laura Forti dà vita in questo testo duro e spietato sul conflitto tra serbi e croati del 1992. Una requisitoria cruda e violenta sulla guerra in Jugoslavia, un monologo magmatico e bellico, dal ritmo narrativo incalzante, che penetra la coscienza e inchioda all’ascolto.
Interpretato da Giampiero Judica, un concentrato di bravura, pathos, sudore, fatica, Nema problema
s’ispira a una storia vera in cui il protagonista ricorda, anni dopo, quella fase della sua vita, a soli 23
anni, in cui era “un bauscia” che sognava di essere come il grande fotografo Robert Capa ed invece, per un caso della vita, si trovò a combattere per la Croazia…
Un fiume di parole in compenetrazione totale con il corpo vibrante di spasmi, lo straniamento folle di chi ha l'orrore negli occhi e nelle vene, Nema problema è una verità implacabile sulla stupidità umana che genera le guerre. Il racconto è scandito e interrotto, a volte frenato, dal denso sospiro di un sax, che ispira i ricordi, intrisi di sangue e ingiustizia, di sogni e solitudine, di atroci disillusioni e ferocità umana.
 
L’imbecillità della guerra si trascina dietro tutto quello che trova. E per colmo d’idiozia animale, riesce anche a essere un condensato di vita pulsante fatta di paura e adrenalina che una volta vissuta si rimpiange anche se non si vorrebbe mai aver vissuto. Una contraddizione che alimenta un fascino
potentissimo, una tensione continua verso la morte per esorcizzarla. Nelle età dell’uomo quello stato
corrisponde all’incoscienza dell’adolescenza. È successo lì non perché loro sono diversi, né perché
cinquecento chilometri ne fanno un altro mondo. Erano una sola nazione e si è spezzato il collante che la teneva insieme. Quanto tempo deve passare per tornare al vivere civile? Questa storia è una storia vera, purtroppo.

Pietro Bontempo
 
Quello che mi ha colpito in questa storia è stato il "dopo", quello che è successo quando il mio amico è tornato a Milano: il suo chiudersi in casa a guardare il muro, il suo vedere immaginari cecchini sui tetti delle case, il rifiuto di prendere i farmaci per il bisogno rabbioso di ricordare, il volere che gli altri gli facessero una domanda, che rompessero il muro d’indifferenza e il bisogno di scappare al parco per rinchiudersi in una campana di silenzio. Mi chiedevo, come si fa a riprendere vita e giovinezza, dopo che hai visto la morte e la crudeltà, dopo che hai assistito a quello che può fare di orribile un essere umano ad un altro essere? Non so se una ferita come la sua guarirà mai, non so se sia possibile tornare alla propria vita e salvarsi, una volta che la corazza è forata e il dolore ci ha morso. Che dobbiamo fare quando quello che percepivamo come "lontano" diventa improvvisamente "vicino"? Questo testo non è certo una risposta, è semplicemente la storia di uno come noi, che viveva a Milano e si è ritrovato in Croazia nel 92, che è sopravvissuto al male e che ha cercato di non impazzire suonando il sassofono.
Laura Forti

venerdì 22 marzo 2013

COSMETICI, DALL'UE LO STOP DEFINITIVO AI TEST SUGLI ANIMALI

   E' ufficiale: dopo oltre 20 anni di battaglie, dall'11 marzo 2013, in Europa, ovvero in 27 Paesi compresa l'Italia, è entrato in vigore il divieto TOTALE per i test su animali nei prodotti cosmetici.

Parliamo di rossetti, rimmel, ma anche deodoranti, dentifrici, protezioni solari, shampoo, bagnoschiuma, creme da barba, saponi...

Si tratta della tappa finale di una serie di traguardi precedenti. La nuova norma completa infatti un lungo iter avviatosi nel 2003, quando una direttiva comunitaria ha affrontato per la prima volta la questione della sperimentazione di prodotti cosmetici. Dal settembre del 2004 sono stati vietati in Europa i test sugli animali per i cosmetici finiti. Da marzo 2009 nessun ingrediente dei cosmetici può essere testato su animali in Ue ed è vietato commercializzare nel territorio comunitario prodotti che contengono ingredienti testati su animali al di fuori dell’Europa.

 Ma dai divieti restavano fuori cinque test, fortemente invasivi e diffusamente praticati: tossicità per uso ripetuto, inclusi sensibilizzazione cutanea e cancerogenicità, tossicità riproduttiva, e tossicocinetica. Ora la produzione dei cosmetici in Europa è totalmente "cruelty-free".

Inoltre le aziende produttrici sono ora obbligate a fornire informazioni più dettagliate sulle etichette circa la data di scadenza (che verrà indicata con un nuovo simbolo, la clessidra) e l'eventuale presenza di ingredienti "nano", cioè di dimensioni inferiori ai 100 micron (usati soprattutto per le creme solari) sui quali ancora si discute circa la loro sicurezza.

Come osserva il network agireora.org "per ora è solo in Europa, ma da questo primo traguardo legislativo il cruelty free si potrà diffondere molto più facilmente in tutte le altre nazioni, perché non sarà conveniente per le grosse compagnie avere due linee di prodotti diversi, una per l'Europa e una per il resto del mondo".

Va sottolineato però che i divieti riguardano solo nuovi ingredienti e nuovi prodotti sul mercato. Quindi vi potrà essere ancora utile consultare la lista dei cosmetici cruelty free consultabile sul sito www.consumoconsapevole.org

FONTI www.repubblica.it  www.regione.emilia-romagna.it   www.salute.gov.it

MAFIA: IL PROCESSO SU VIA D'AMELIO E I 7 INNOCENTI

Paolo Borsellino
ANSA - CALTANISSETTA, 22 MAR - Si è aperto nell'aula della Corte d'Assise di Caltanissetta il nuovo processo per la strage di via D'Amelio in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta.

Imputati i boss Vittorio Tutino, Salvo Madonia e Calogero Pulci, Francesco Andriotta e Vincenzo Scarantino, i tre falsi pentiti autori del depistaggio costato l'ergastolo a sette innocenti.

La Procura, rappresentata dal capo dei pm Sergio Lari, dall'aggiunto Domenico Gozzo, e dai sostituti Stefano Luciani e Gabriele Paci, ha illustrato la sua lista testi che prevede l'esame di 300 tra pentiti, politici, esponenti delle forze dell'ordine, magistrati e familiari delle vittime.

Stanno intervenendo, con la presentazione delle istanze istruttorie, i legali delle parti civili. Si sono costituiti i familiari delle vittime, la Presidenza del Consiglio dei ministri, i ministeri dell'Interno e della Giustizia, la Regione siciliana, il Comune di Palermo, il centro Pio La Torre e Gaetano Murana e Gaetano Scotto, due dei sette condannati ingiustamente per la strage per i quali è stata chiesta la revisione del processo.

MARIJUANA, INFICIA L'ATTIVITA' CEREBRALE NEI RAGAZZI

Your brain on marijuana è un video su Youtube
Le risonanze magnetiche rivelano che il cervello dei giovani che fumano marijuana lavora più "duramente" di quelli che non fumano.
I risultati della ricerca sono stati presentati al meeting annuale dell'American Academy of Pedriatrics, tenutosi a Boston, dalla docente di psicologia dell'università di Cincinnati Krista Lisdahl Medina, con la collega Susan Tapert, dell'università della California, di San Diego.
La ricerca della Medina, intitolata "Risonanza magnetica sul consumo della marijuana e i suoi effetti sulle funzioni cognitive", rivela che un consumo stabile e intenso della marijuana nell'adolescenza, periodo nel quale il cervello è ancora in crescita, si manifesta con una carente attività celebrale, che comprende minima velocità psicomotoria, poca memoria e abilità programmatoria.
"E questi segni ci sono anche dopo un mese dall'ultima sigaretta", ha dichiarato la Medina, che ha aggiunto che continuano ad esserci deficienze nell'attenzione anche se ultime ricerche rivelano che già dopo tre settimane di astinenza dal fumo c'e' un parziale miglioramento delle funzioni verbali.
"Non solo peggiorano le loro capacità di pensiero, ma anche le cognizioni sono anormali. Per gli adolescenti fumatori di marijuana, anche per i test più semplici, come ricordare dove sono posti alcuni oggetti, è risultato che essi usano più corteccia parietale e frontale del cervello. Il loro cervello lavora più del necessario".
Alcune recenti ricerche rivelano che le fumatrici adolescenti hanno una corteccia prefontale più larga, portandole ad avere nel tempo problemi alle capacità neurocognitive. Una corteccia prefontale grande significa avere minime capacità esecutive, che si rivelano nelle difficoltà a pianificare, prendere decisioni e concentrare l'attenzione.

GLOSSARIO da www.treccani.it

Lobo frontale Costituisce la parte anteriore del cervello e contiene l’area corticale motoria e la corteccia premotoria. Qui, inoltre, sono elaborati i pensieri e le idee, ossia le attività psichiche superiori. Il lobo frontale partecipa ai processi di apprendimento e memoria, mentre nella parte sinistra (area di Broca) si formano e si controllano le parole. Pertanto nella parte anteriore del lobo frontale (corteccia prefrontale) si svolgono funzioni cognitive superiori mentre nella parte posteriore si comandano e modificano i movimenti.
Lobo parietale È localizzato nella parte superiore del cervello e contiene l’area somestesica primaria a cui afferiscono gli stimoli tattili, dolorifici, pressori e termici. La parte sinistra è dominante e controlla: la comprensione del linguaggio parlato e scritto; la memoria delle parole; le capacità matematiche. Il lobo parietale destro controlla le attività visuospaziali, ovvero attività non verbali come: la ricostruzione di un’immagine visiva e la capacità di orientarla nello spazio e di farla ruotare; la percezione della traiettoria di un oggetto in movimento e della posizione delle varie parti del corpo.

Fonte: ADUC

Teodora Macchia
Istituto Superiore di Sanità
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DROGA: MARIJUANA IN PANNOLINI NEONATO

ANSA - ROMA, 22 MAR - Avevano nascosto mezzo chilo di marijuana anche nei pannolini di un neonato di 15 mesi.

Per questo sono stati arrestati dai carabinieri della Stazione Roma Casalbertone tre nigeriani, due uomini di 37 e 41 anni ed una neo mamma di 31 anni, con l'accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli stranieri, tutti incensurati, in via Serracapriola, al Pigneto, sono stati fermati dai militari nei pressi della loro abitazione per un normale controllo.

Lo strano atteggiamento dei tre ha però insospettito i carabinieri che hanno deciso di eseguire dei controlli più approfonditi, trovando, all'interno di uno zaino, 2 kg di marijuana da cui si sarebbero ricavate ben 20mila dosi pronte per essere smerciate ai consumatori del Pigneto.

A questo punto i carabinieri hanno esteso la perquisizione anche all'interno dell'abitazione e nascosti nei pannolini del bimbo della donna hanno trovato sono stati trovati altri 500 grammi di marijuana. I 2,5 kg di droga sono stati sequestrati.

I due uomini arrestati sono a disposizione dell'autorità giudiziaria in attesa del rito direttissimo mentre la donna, dopo l'arresto, è stata sottoposta agli arresti domiciliari.