![]() |
Your brain on marijuana è un video su Youtube |
Le risonanze magnetiche rivelano che il cervello dei giovani che fumano
marijuana lavora più "duramente" di quelli che non fumano.
I risultati della ricerca sono stati presentati al meeting annuale
dell'American Academy of Pedriatrics, tenutosi a Boston, dalla docente
di psicologia dell'università di Cincinnati Krista Lisdahl Medina, con
la collega Susan Tapert, dell'università della California, di San
Diego.
La ricerca della Medina, intitolata "Risonanza magnetica sul consumo
della marijuana e i suoi effetti sulle funzioni cognitive", rivela che
un consumo stabile e intenso della marijuana nell'adolescenza, periodo
nel quale il cervello è ancora in crescita, si manifesta con una
carente attività celebrale, che comprende minima velocità
psicomotoria, poca memoria e abilità programmatoria.
"E questi segni ci sono anche dopo un mese dall'ultima sigaretta", ha
dichiarato la Medina, che ha aggiunto che continuano ad esserci
deficienze nell'attenzione anche se ultime ricerche rivelano che già dopo tre settimane di astinenza dal fumo c'e' un parziale miglioramento
delle funzioni verbali.
"Non solo peggiorano le loro capacità di pensiero, ma anche le
cognizioni sono anormali. Per gli adolescenti fumatori di marijuana,
anche per i test più semplici, come ricordare dove sono posti alcuni
oggetti, è risultato che essi usano più corteccia parietale e frontale
del cervello. Il loro cervello lavora più del necessario".
Alcune recenti ricerche rivelano che le fumatrici adolescenti hanno una
corteccia prefontale più larga, portandole ad avere nel tempo problemi
alle capacità neurocognitive. Una corteccia prefontale grande significa
avere minime capacità esecutive, che si rivelano nelle difficoltà a
pianificare, prendere decisioni e concentrare l'attenzione.
GLOSSARIO da www.treccani.it
Lobo frontale Costituisce
la parte anteriore del cervello e contiene l’area corticale motoria e
la corteccia premotoria. Qui, inoltre, sono elaborati i pensieri e le
idee, ossia le attività psichiche superiori. Il lobo frontale partecipa
ai processi di apprendimento e memoria, mentre nella parte sinistra
(area di Broca) si formano e si controllano le parole. Pertanto nella
parte anteriore del lobo frontale (corteccia prefrontale) si svolgono
funzioni cognitive superiori mentre nella parte posteriore si comandano e
modificano i movimenti.
Lobo parietale È
localizzato nella parte superiore del cervello e contiene l’area
somestesica primaria a cui afferiscono gli stimoli tattili, dolorifici,
pressori e termici. La parte sinistra è dominante e controlla: la
comprensione del linguaggio parlato e scritto; la memoria delle parole;
le capacità matematiche. Il lobo parietale destro controlla le attività
visuospaziali, ovvero attività non verbali come: la ricostruzione di
un’immagine visiva e la capacità di orientarla nello spazio e di farla
ruotare; la percezione della traiettoria di un oggetto in movimento e
della posizione delle varie parti del corpo.
Fonte: ADUC
Teodora Macchia
Istituto Superiore di Sanità
Viale Regina Elena 299
00161 - Roma (I)
Telefono: 06 4990 2070 - 2735
Fax: 06 4990 3110
paolo.berretta@iss.it
Viale Regina Elena 299
00161 - Roma (I)
Telefono: 06 4990 2070 - 2735
Fax: 06 4990 3110
paolo.berretta@iss.it
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.