(ANSA) - NUORO, 21 GEN - A salvarla sono stati i bigliettini
con la richiesta disperata d'aiuto che lei stessa aveva lanciato
dalla finestra della sua casa-prigione: chi li ha raccolti ne e'
rimasto impressionato tanto da allertare il 113. E' finito cosi'
l'incubo per una donna di 47 anni, francese con origini
tunisine, vittima - secondo gli inquirenti - di un gruppo di
adepti di Scientology che per fanatismo la teneva segregata
perche' non avrebbe seguito le rigide regole della setta.
I tre, Marie Claude Decouduh, di 42 anni, Rachid Hassereldith
Kabbara e Julien Queyrou, entrambi di 18, sono ora rinchiusi nel
carcere nuorese di Badu 'e Carros con l'accusa di sequestro di
persona. Avevano affittato una delle tante villette nella quiete
del Monte Ortobene, l'altura che domina Nuoro, confidando di non
dare nell'occhio: una casa in mezzo al bosco a due passi dalla
statua del Redentore, per un gruppo apparentemente normale di
turisti francesi. Una Mercedes vecchio modello parcheggiata
all'esterno e un cane bianco, maremmano, a spasso per il
giardino. Tutti segnali di una tranquilla vacanza.
Ma in quella casa - ora posta sotto sequestro - si stava
consumando il dramma per uno degli occupanti. La vittima era
stata segregata in una stanza e tenuta in condizioni disumane:
denutrita, in mezzo ai rifiuti, con un materasso infestato da
insetti e vermi. Dopo aver riacquistato la liberta', grazie agli
agenti della Squadra Mobile e della Squadra Volanti della
questura di Nuoro, la donna e' stata ricoverata in ospedale: ora
sta meglio, ma le sue condizioni generali, sia fisiche che
mentali, non sono buone.
Quel poco che finora ha raccontato e' coperto dal massimo
riserbo: ma gli investigatori sono convinti che i suoi aguzzini
abbiamo agito per fanatismo, spinti dalle regole imposte da
Scientology che la vittima si sarebbe rifiutare di seguire o
forse avrebbe deciso di abbandonare.
NUORO, SCIENTOLOGY: RAPIMENTO? NON QUESTIONE SOLDI NE' RELIGIONE
RispondiElimina"Accuse scandalose, versante giudiziario ha chiarito vicenda"
Roma, 24 gen. (Apcom) - La chiesa italiana di Scientology ritiene "oltraggiose e calunniatorie" le accuse avanzate a proposito del sequestro a scopo estorsivo che ha coinvolto in questi giorni a Nuoro cinque cittadini francesi. "È solo una vicenda familiare - spiega una nota -. Una vicenda di sofferenza di una donna con problemi mentali e la ferrea volontà di prestarle aiuto, da parte del fratello, medico, dopo che i trattamenti psichiatrici tradizionali non avevano sortito alcun effetto".
"Le accuse di sequestro a scopo di estorsione pesavano come macigni sull'intera comunità di Scientology", ha detto Luigi Brambani esponente della chiesa di Scientology italiana. "Erano accuse scandalose e oltraggiose - prosegue - rivolte pregiudizialmente nei confronti di una confessione religiosa i cui fedeli sono impegnati da anni anche in campagne di volontariato sociale".
"Il versante giudiziario - conclude il comunicato - ha chiarito, con la scarcerazione dei tre ragazzi, che la vicenda barbaricina, nelle sue linee essenziali, non è né una vicenda di soldi, né una vicenda di religione, mentre l'unica cosa su cui meriterebbe ancora interrogarsi è la tolleranza nel nostro paese sulle convinzioni meno storicizzate".
http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/01_gennaio/24/nuoro_scientology_rapimento_non_questione_soldi_ne_religione,13894525.html?pmk=nothpcro
QUESTA E' UNA NOTIZIA CHE FORSE NON LEGGERETE SUI GIORNALI