SONDAGGIO ISTITUTO PIEPOLI SU CAMPIONE RAPPRESENTATIVO
(DIRE) Roma, 13 dic. - Due Italiani su tre, se ci fosse un referendum, voterebbero a favore del ripristino delle "case chiuse". Solo il 6% si esprimerebbe contro, mentre il 22% non andrebbe a votare. I dati emergono da un sondaggio dell'Istituto Piepoli sul fenomeno della prostituzione, presentato oggi alla Camera dei Deputati, durante la presentazione di una proposta di legge de La destra sulla materia.
Di fronte alla scelta se regolamentare lo svolgimento della prostituzione in luoghi specifici ad essa riservati, renderla un reato e quindi arrestare chi la pratica o lasciare le cose cosi' come stanno, il 56% degli Italiani opta per la prima ipotesi, il 31% per la seconda e solo il 7% dichiara che la situazione dovrebbe rimanere immutata.
Dovendo poi individuare dei luoghi ad hoc per l'esercizio della prostituzione, il 64% del campione indica le "case chiuse", il 10% i quartieri a "luci rosse" e l'11% dei locali specifici come ad esempio i night club. L'86% degli abitanti della Penisola ritiene, infine, che il problema della prostituzione sulle strade dovrebbe essere una proprieta' del governo (per il 40% dovrebbe esserlo "abbastanza" e per il 46% "molto"), percentuale che sale al 92% tra gli elettori del centro-destra.
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