giovedì 20 dicembre 2007

ASTRONOMIA:LUNA PIU' GIOVANE DI 30 MLN ANNI E SIMILE A TERRA

(ANSA) - ROMA, 20 DIC - La Luna e' molto piu' giovane di
quanto si credesse, precisamente di 30 milioni di anni. Il
Politecnico di Zurigo ha scoperto infatti, come si legge su
Nature, che la Luna si sarebbe formata come una ''scheggia''
schizzata fuori dal vecchio blocco della Terra, e non sarebbe
quindi il resto di un corpo simile a Marte che si e' scontrato
con il nostro pianeta miliardi di anni fa.
Finora si riteneva che la Luna si fosse formata in seguito a
un impatto violento avvenuto 30 milioni di anni dopo che il
Sistema solare aveva iniziato a condensarsi. Ma dallo studio
degli isotopi del tungsteno presente nelle rocce lunari, il
gruppo di ricerca guidato da Mathieu Touboul e' arrivato ad
un'altra conclusione.
Come hanno fatto altri gruppi in passato, anche quello
svizzero ha studiato il tungsteno 182, prodotto dal decadimento
di altri due elementi, l'afnio 182, che ha una vita di nove
milioni di anni, e il tantalio 182, che non e' un componente
intrinseco della Luna ma si forma quando i raggi cosmici
colpiscono la superficie lunare. Contrariamente a quanto e'
accaduto in passato, i ricercatori di Zurigo hanno considerato
anche il decadimento del tantalio e hanno scoperto cosi' che
l'impatto gigante doveva essere avvenuto almeno 50 milioni di
anni dopo che il Sistema solare aveva iniziato a formarsi e che
la Luna doveva essersi formata nei dieci milioni di anni
successivi, cioe' circa 30 milioni di anni piu' tardi di quel
che finora si pensava. ''L'eta' della Luna - spiega Touboul - e'
anche l'eta' della Terra, perche' l'impatto gigante che l'ha
generata era l'ultimo grande evento di formazione della Terra.
La composizione della Luna appare inoltre identica a quella del
mantello roccioso terrestre, come se una sua grande porzione si
fosse formata da una proto-Terra''.

TUMORI: UN BATTERIO ACCENDE DIFESE E COMBATTE MELANOMA

BATTERIO INFETTA CANCRO E ATTIVA LE REAZIONI DEL CORPO
(ANSA) - ROMA, 20 DIC - Arriva la Salmonella da un centro di
ricerca italiano sui tumori, ma niente paura, nessun pericolo in
vista per la salute, il batterio, noto solo come causa di
pericolose infezioni alimentari, diviene invece nostro alleato
contro il tumore della pelle, il melanoma, funzionando come un
vaccino.
Infatti grazie agli esperimenti coordinati da Maria Rescigno
dell'Istituto Europeo di Oncologia (IEO), Salmonella attiva il
sistema immunitario del paziente contro il tumore.
Nel nuovo studio, pubblicato oggi sulla rivista Immunity, i
ricercatori hanno ottenuto anche qualcosa in piu': hanno ideato
le opportune modifiche al batterio in modo da renderlo efficace
anche per 'richiami vaccinali' da somministrare a distanza di
anni in caso di recidive e metastasi. Il meccanismo d'azione
del vaccino batterico e' semplice: il batterio, iniettato il
tumore, attiva il sistema immunitario contro di lui.
Gia' introdotta nella pratica clinica dal gruppo milanese, la
terapia consiste nella somministrazione per via orale, di
batteri del genere Salmonella a pazienti affetti da melanoma.
Questi batteri vengono riconosciuti dall'organismo come
'invasori' e inducono una risposta 'sistemica' (cioe'
generalizzata a tutto l'organismo). Alcune cellule specifiche
del sistema immunitario (i linfociti T) si attivano e si
preparano a uccidere tutte le cellule infettate dal batterio. E
qui c'e' il trucco ideato dagli scienziati: dopo la
somministrazione per via orale, lo stesso ceppo batterico viene
iniettato direttamente nel tumore, che si infetta. I linfociti
T, quindi, partono all'attacco e uccidono le cellule tumorali
che si sono nel frattempo infettate. Il problema pero' finora
era che questo trucco funzionava per un'unica somministrazione,
infatti il corpo 'si abitua' all'invasore batterico e produce
una risposta che lo blocca azzerando l'efficacia di ulteriori
somministrazioni vaccinali a distanza di tempo, se per esempio
il paziente ha una recidiva o in caso di metastasi. ''Quando si
somministra il batterio oralmente - precisa Rescigno - oltre
alla risposta sistemica si induce una risposta locale, cioe'
l'organismo produce anticorpi a livello del sangue e
dell'intestino che impediscono successivi ingressi dello stesso
batterio'', quindi molteplici utilizzi del vaccino. Col loro
ultimo lavoro pero' anche questo problema e' risolto, gli
scienziati sono riusciti cioe' a perfezionare il vaccino
aggirando il problema della risposta immunitaria locale
attraverso l'utilizzo di un nuovo ceppo di Salmonella che non
induce questa risposta.
''Questo ceppo - spiega Rescigno - non induce la produzione
di anticorpi locali e potrebbe essere re-iniettato,
all'occorrenza, dopo mesi o addirittura anni per scatenare
nuovamente la risposta del linfociti T contro le cellule del
tumore''.
Il gruppo di Rescigno ha inoltre allo studio un secondo tipo
di vaccino a base di batteri ma 'potenziato' inserendo nel DNA
dei batteri un antigene tumorale, cioè una proteina del tumore
riconosciuta dalle difese del corpo come nemica. La risposta del
sistema immunitario potrebbe divenire cosi' ancora piu' precisa
e selettiva. ''Stiamo lavorando - conclude Rescigno - a entrambe
le possibilita' di applicazione della nostra scoperta.
Realisticamente dovrebbero poter essere introdotte nella pratica
clinica nel giro di 5-10 anni''.

GIOCHI: CONTRORDINE GENITORI, NINTENDO WII NON BRUCIA GRASSI

(AGI) - Parigi, 21 dic. - I genitori che pensavano di aver trovato la quadratura del
cerchio per figli sedentari e videodipendenti dovranno
ricredersi: la Nintendo Wii non brucia i grassi e non salva
dall'obesita'. Questo, almeno, e' quanto sostiene uno studio
pubblicato dal British Medical Journal sul nuovo gioco che
permette di riprodurre i movimenti del tennis e di altri sport,
fra i piu' gettonati di Natale. Il dipartimento di scienze
motorie dell'universita' di Liverpool ha sperimentato il
consumo di energia su sei ragazzi e cinque ragazze di eta'
compresa fra i 13 e i 15 anni, e ha accertato che non e' quella
la strada per buttare giu' chili, malgrado l'utile apporto che
fornisce al controllo motorio e all'apprensione dei movimenti
sportivi.
I teenagers hanno giocato 4 partite di 15 minuti. Una delle
quattro era Project Gotham Racing 3, con la "sedentaria" XBOX
350 della Microsoft. Le altre tre erano bowling, tennis e
pugilato sulla Wii, con pause di cinque minuti tra uno sport e
l'altro, per un totale di un'ora di gioco. Ebbene, il consumo
di energia e' stato si' "significativamente superiore" - il 51%
in piu' - con la Wii rispetto all'XBOX, ma in totale e'
equivalso a 60 calorie, un quarto di una barretta di Mars.
Questo, annotano i ricercatori, significa che "in una tipica
settimana di gioco al computer, una console attiva (come quella
di Wii ndr) permette di bruciare il 2% di grassi in piu'
rispetto a una consolepassiva".
Anche se "trascurabile", comunque, un piccolo apporto a
ridurre il peso il controller ergonomico che si impugna e si
usa come un attrezzo sportivo lo da. Per questo il suo uso "va
incoraggiato", purche' non rappresenti l'alternativa allo sport
vero fuori di casa, concludono i ricercatori.
Da un altro studio del luglio scorso della Heriot-Watt
University di Edimburgo, era emerso invece che i giocatori
della Nintendo WII bruciavano l'equivalente di calorie di una
camminata a passo svelto. (AGI)

NATALE: ALBERI ALLA CINESE, CAVIALE MADE IN GERMANY

RICERCA CAMERA COMMERCIO MILANO, 97% ADDOBBI DA ESTREMO ORIENTE

(ANSA) - MILANO, 20 DIC - Gli alberi di Natale vestono sempre
piu' alla cinese: arriva infatti dal gigante asiatico la
grandissima maggioranza delle luci e delle ghirlande che
addobbano gli abeti - veri o sintetici - delle case degli
italiani. Ma anche sul caviale si risparmia: quest'anno arriva
soprattutto da Germania e Belgio.
E' quanto emerge dall'elaborazione della Camera di commercio
di Milano sui dati Istat riguardo ad alcuni prodotti natalizi
che la nostra nazione importa dall'estero. Secondo la ricerca,
l' 82% degli oggetti che si acquistano specificatamente per il
Natale vengono dalla Cina, per arrivare al 97% delle ghirlande
elettriche presenti anche su balconi e finestre. Il business
totale e' di circa 100 milioni di euro.
Se gli addobbi sono regno dei cinesi, gli alberi di Natale
naturali vengono soprattutto dalla Danimarca, nazione da cui l'
Italia compra il maggior numero di pini e abeti, con un import
che si aggira intorno a 185mila euro.
Sempre secondo i dati della Camera di commercio milanese, il
brindisi d'importazione degli italiani sara' invece con
champagne rigorosamente francese: dalla Francia arriva un
controvalore di 158 milioni di euro in vino bollicine, mentre il
piu' economico 'Cava' spagnolo registra importazioni di soli due
milioni di euro.
Per il caviale invece l'Italia punta al risparmio: sulle
tavole natalizie e di fine anno si mangeranno soprattutto uova
di storione tedesche, belghe e spagnole, che battono di gran
lunga per volume di importazioni l'autentico prodotto russo o
iraniano. Per capodanno, le tradizionali lenticchie saranno di
importazione e proverranno in gran parte da Canada e Stati
Uniti, con una spesa di quasi nove milioni di euro.
Anche l'export natalizio italiano non e' pero' da
sottovalutare: nel 2007 il Paese ha venduto all'estero panettone
e pandoro per un valore di 186 milioni di euro, destinati
soprattutto a Francia, Germania e Spagna. E anche il caviale
italiano, da poco ottenuto da allevamenti soprattutto della
Pianura padana, comincia a vendere all'estero, per un totale,
quest'anno, di circa 5 milioni di euro.

CONGO, MEDICI SENZA FRONTIERE: SITUAZIONE ALLARMANTE

(9Colonne) Kinshasa, 20 dic - Non sono mai buone le notizie che arrivano
dall'Africa e purtroppo non esistono soltanto le emergenze umanitarie in
Darfur o in Somalia. Medici senza frontiere ha diffuso oggi un rapporto nel
quale descrive la situazione nel Kivu Nord, regione orientale della Repubblica
Democratica del Congo, come "allarmante". Secondo la Ong la popolazione della
zona vive in uno stato di "estrema vulnerabilità", sfiancata dalla
malnutrizione, da una epidemia di colera e da un decennale conflitto armato
tra forze governative e ribelli. I guerriglieri antigovernativi, guidati dal
generale Laurent Nkunda, e l'esercito di Kinshasa hanno ingaggiato sanguinosi
combattimenti nella regione del Kivu Nord che solo nelle ultime settimane
hanno costretto migliaia di persone, compresi donne e bambini, a lasciare i
propri villaggi. Il capo della missione di Medici senza frontiere in Congo,
Colette Gadenne, ha assicurato che la situazione, soprattutto nei distretti di
Masisi e Rutshuru è disastrosa e che "moltissimi profughi sono stati costretti
a scappare più di una volta e sono ormai completamente esausti". Sono migliaia
i profughi che dallo scorso novembre hanno abbandonato la regione del Kivu
Nord per cercare assistenza sanitaria in altre città più grandi, dove però la
maggior parte del personale sanitario non è in grado di prestare soccorso a
causa dei violenti combattimenti in corso. A questa situazione già drammatica
si aggiunge l'impossibilità di coltivare la propria terra e quindi di riuscire
a procacciare cibo e di trovare acqua potabile.

CADE IN CASA DI UN AMICO E LO DENUNCIA, RISARCITO

(ANSA) - MILANO, 20 DIC - Aver ricevuto in casa un amico gli
costera' 30 mila euro. La somma dovra' essere sborsata da Felice
Lamberti che il 20 maggio 1999 aveva ospitato Fidelino Basile il
quale, scendendo da una scala in legno interna dell'appartamento
cadde riportando lesioni al piede destro.
Il giudice Andrea Borrelli ha ritenuto che quella scala
potesse essere insidiosa e ha condannato il padrone di casa a
pagare all'amico 22.962 euro oltre agli interessi e alle spese
di giudizio calcolate in altri 6 mila euro.

NATALE: A COSENZA IL TORRONE PIU' LUNGO MONDO, E' 428 METRI

(ANSA) - COSENZA, 20 DIC - E' stato realizzato a Cosenza il
torrone piu' lungo del mondo che e' di 428 metri e 40
centimetri. L'iniziativa e' stata realizzata dai componenti
dell'associazione commercianti ambulanti della Calabria in
collaborazione con la Coldiretti di Cosenza.
La lunghezza del torrone e' stata certificata dal notaio Anna
Calvelli di Cosenza. Il precedente guinnes dei primati era stato
realizzato l'8 dicembre scorso a Marina di Gioiosa Jonica dove
fu realizzato un torrone di 412 metri e 28 centimetri.
Gli artigiani che hanno realizzato il torrone di Cosenza
hanno utilizzato 215 chili di mandorle, 150 chili di miele e 50
chili di zucchero. L'iniziativa si e' svolta nell'ambito della
sagra itinerante del mostacciolo e del torrone di Calabria.
Alla manifestazione, svoltasi in una delle piazze centrali di
Cosenza, hanno partecipato centinaia di persone che, dopo la
misurazione della lunghezza del torrone, hanno avuto modo di
mangiarne alcuni pezzi.

SCIENZA: MAMMIFERO SIMILE A UNA VOLPE L'ANTENATO DELLA BALENA

(AGI) - Londra, 20 dic. - Un gruppo di paleontologi ha ritrovato un fossile di un mammifero simile a una volpe che si pensa sia l'antenato delle balene. E' quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Nature da un team dell'universita' Northeast dell'Ohio secondo cui l'anello di congiunzione si chiama 'Indolhyus', un quadrupede vissuto 48 milioni di anni fa.

SALUTE: IL MEDICO, RISCHI INFARTO PER UNDER 30 DA CANNABIS E COCAINA

GENSINI, CERCHEREMO DI COINVOLGERE ALTRI CENTRI IN STUDIO 'AD HOC'
Milano, 20 dic. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Cuore a rischio per colpa di spinelli e cocaina. "Capita non piu' cosi' di rado di veder arrivare in ospedale ragazzi sotto i 30 anni con infarto cardiaco, che riferiscono di aver assunto sostanze stupefacenti, come cocaina e cannabis", dice Gian Franco Gensini, della cattedra di Clinica medica e cardiologia dell'Ospedale Careggi di Firenze, a margine di un incontro oggi nel capoluogo lombardo sulle linee guida italiane per l'ictus.
"Si stima che, in particolare, per chi consuma cannabis il rischio di un infarto cardiaco sia 5 volte piu' alto rispetto a chi non fuma spinelli", prosegue il medico. "Stiamo valutando con i nostritossicologi l'idea di coinvolgere altri centri italiani, per uno studio prospettico su questo problema".

FISCO: IN VENETO LE 'SQUILLO' NEL MIRINO DI AGENZIA ENTRATE

(ANSA) - PADOVA, 20 DIC - Gli annunci economici di ''massaggiatrici'' e ''accompagnatrici'' che ammiccano dalle pagine dei quotidiani del Veneto sono in questi giorni sotto la lente d'ingrandimento di ispettori dell'Agenzia regionale delle Entrate . Gli uomini del fisco starebbero predisponendo un piano per verificare l'attivita' lavorativa a scopo di lucro, e quindi tassabile, delle professioniste del sesso. Il progetto ha per obiettivo l'invio di squadre antievasioni nelle abitazioni delle squillo per far emergere quello che potrebbe essere un sommerso di parecchi milioni di euro. ''Non ci occuperemo di prostitute di strada - ha spiegato al Mattino di Padova Giuseppe Greggio capo del settore accertamento dell'Agenzia delle entrate - certo servira' un coordinamento con le forze dell'ordine nel caso ci trovassimo di fronte anche a episodi di sfruttamento della prostituzione''. Secondo una prima stima dell'Agenzia una prostituta che esercita in casa puo' arrivare a guadagnare tra i 100 mila i 200 mila euro all'anno. Netti ovviamente. Denaro sul quale, forse gia' dal prossimo anno, lo Stato potrebbe riuscire a riconoscere un imponibile.

INTERNET: 20 ANNI FA NASCEVA CNR.IT, PRIMO DOMINIO ITALIANO

(AGI) - Roma, 20 dic. - Compie vent'anni la sigla ".it", cheaccompagna da allora tutti i siti internet italiani. Fu il Cnr,nel 1987, a depositare il primo dominio nazionale e a farnascere la rete italiana, la quarta in Europa. Ed e' ancoral'Iit-Cnr a registrare i domini nel nostro Paese, che nelfrattempo sono diventati un milione e mezzo, sesti al mondo perdiffusione, e crescono di 20 mila al mese. La newsletterdell'Istituto ricorda la ricorrenza con le testimonianze deipionieri di allora 23 dicembre 1987. Il primo collegamento allarete Internet - il 30 aprile del 1986: da Pisa agli StatiUniti, passando per il satellite - fu frutto del lavoro deiricercatori dell'allora neonato Centro Nazionale Universitariodi Calcolo Elettronico (Cnuce). Alla stessa struttura, ventimesi dopo, le autorita' americane che regolavano (e regolanoancora) la rete, assegnavano la gestione del Registro deidomini .it in virtu' delle competenze tecniche e scientifichematurate dai suoi esponenti, quarti in ordine di tempo inEuropa ad adottare l'Internet protocol. Il servizio diregistrazione (tecnicamente: Registro del ccTLD .it) oggi e'gestito dall'Iit-Cnr di Pisa, erede del Cnuce. All'epoca nonesisteva ancora il World Wide Web, l'Internet per eccellenza,identificato dalla sigla www. "Nessuno, tra i ricercatori cheallora contribuirono a realizzare la prima infrastruttura direte e ai quali mi onoro di appartenere, avrebbe mai credutoche quello strano modo di far parlare tra loro computerdiversi, sparsi in ogni luogo nel mondo, un giorno avrebberappresentato uno dei principali mezzi di comunicazione. E nonper gli scienziati, ma per la gente comune", osserva l'ingegnerEnrico Gregori, direttore dell'Iit-Cnr e responsabile delRegistro del ccTLD .it. "Se oggi in Italia, e nel resto delmondo, parole come blog, email, Web e domini sono entrate a farparte della vita quotidiana lo si deve soprattutto a quellagenerazione di ricercatori che, negli anni '80, ha saputoguardare al futuro, costruendo mattone su mattone il mediumpiu' esplosivo dell'era moderna". Oggi che Internet e' quasisempre indicato dalla www, i nomi a dominio attivi in Italiasono quasi un milione e 500mila e crescono al ritmo di circa20mila al mese. Un'anagrafe vera e propria dei domini .it natitra il dicembre 1987 e il 1993 non esiste: le registrazioni sicontavano sulle dita di una mano, solo su richiesta di enti diricerca e universita', ed erano gestite informalmente. Il'boom' e' avvenuto tra il 1999 e il 2000, grazie all'esplosionedella 'new-economy' e alla modifica delle norme del Registrodel ccTLD .it, che consentirono la registrazione dei dominianche ai soggetti senza partita Iva e dando facolta' allesocieta' di registrarne un numero illimitato. Dall'estate 2004,infine, ciascun cittadino maggiorenne appartenente a un Paesedell'Unione Europea puo' registrare un numero illimitato didomini .it.

FI/ UN ANELLO CON BRILLANTI, IL DONO DI BERLUSCONI ALLE DEPUTATE

Per Natale lasciati a mani vuote i parlamentari

Roma, 20 dic. (Apcom) - Un anello con cinque brillanti per ledeputate di Forza Italia. Silvio Berlusconi, in occasione delNatale, decide di fare un dono solo al gentil sesso, lasciando amani vuote i deputati del suo partito. Nel corso della consueta cena, che quest'anno si è svolta in una sala del Chiostro del Bramante a Roma, il Cavaliere ha consegnato il gioiello targatoRecarlo ad ognuna delle parlamentari. "Ogni anello è fatto su misura", ha spiegato una deputata, mostrando il monile ai cronisti, al termine della cena.

SESSUALITA': 77 GENI DELL'ECCITAZIONE FEMMINILE, 'SPENTI' DAVANTI A MASCHI ATTRAENTI

RICERCATORI AMERICANI LI HANNO INDIVIDUATI IN MODELLI ANIMALI

Roma, 19 dic. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Altro che
tempesta ormonale. Quando una donna si trova davanti a un uomo che
giudica attraente, una serie di geni viene automaticamente 'spenta',
probabilmente affinche' si scateni l'eccitazione e ci si prepari a un
eventuale accoppiamento. Molly Cummings e Hans Hofmann, due biologi
dell'universita' di Austin, in Texas (Usa), sono riusciti a
verificare, utilizzando un modello animale, che ad attivarsi o a
silenziarsi a seconda degli 'incontri' sono ben 77 geni femminili. Una
scoperta che potra' gettare nuova luce sull'evoluzione e sulla
diversificazione delle varie specie: gli scienziati pensano che i loro
studi siano applicabili a tutti i vertebrati, dunque anche all'uomo.
I ricercatori americani - riporta la rivista 'Proceedings of the
Royal Society of London' - sono riusciti a capire che, di questi 77
geni, la maggior parte si spegne e alcuni si accendono quando una
femmina si trova vicino a un esemplare maschio che trova interessante.

ITALIANI STANNO CONQUISTANDO IL MONDO? SI CHIEDE IL 'TIMES'

(ANSA) - LONDRA, 19 DIC - Gli italiani non si lamentino: su
scala mondiale occupano ''posti importanti'' come non succedeva
piu' dai tempi dei Medici. Parola del 'Times'.
In controtendenza con il pessimistico affresco fatto dal 'New
York Times' e con la notizia del sorpasso operato dalla Spagna
in termini di ricchezza, il piu' noto quotidiano britannico si
chiede: ''Gli italiani stanno conquistando il mondo?''.
Il giornale giustifica l'altisonante interrogativo sulla base
di tre notizie che vedono alla ribalta personaggi italiani o di
origine italiana: l'ingaggio di Fabio Capello come allenatore
della nazionale inglese di calcio, le ottime chances di Rudy
Giuliani nella corsa alla nomination repubblicana per la
presidenza americana e - dulcis in fundo - l'emergenza di Carla
Bruni come possibile 'first lady' di Francia sulla scia
dell'amore scoppiato con il presidente Nicolas Sarkozy.
Proprio i casi di Capello, di Giuliani e di Carla Bruni
spingono il 'Times' ad affermare (quanto scherzosamente non e'
chiaro) che ''e' dai tempi dei Medici che non si vedono cosi'
tanti italiani in posti importanti''.

OBESITA': SCOPERTI I GENI CHE ACCUMULANO GRASSO NELLE CELLULE

(AGI) - Londra, 19 dic. - L'accumulo di grassi nelle cellule
dipende da due geni. A rivelarlo e' stato un gruppo di
ricercatori dell'Albert Einstein College of Medicine alla
Yeshiva University di New York, fornendo una prima risposta a
uno dei piu' importanti quesiti ancora aperti della biologia. I
dettagli dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Pnas.
I meccanismi e i geni coinvolti nei processi metabolici che
portano alla sintesi dei grassi sono infatti in gran parte
noti, ma per nulla chiara era la fase successiva, quella di
'impacchettamento' dei grassi in uno strato di fosfolipidi e
proteine, a formare vescicole che si accumulano nel citoplasma
delle cellule adipose. Un processo cruciale, quello della
suddivisione e dello stoccaggio del grasso in vescicole, per
far si' che le cellule siano poi in grado di utilizzare i
lipidi come fonte di energia, tanto da essere comune a
moltissime specie, dai lieviti agli esseri umani. Ma un
processo, che proprio negli esseri umani, se spinto
all'eccesso, porta all'obesita'. La ricerca ha rivelato che
l'intero processo di formazione delle vescicole e' regolato dai
geni FIT1 e FIT2, appartenenti a una nuova famiglia di geni
(dove FIT sta per Fat-inducing Transcripts): molto simili tra
loro, codificano entrambi per proteine che contengono piu' di
200 aminoacidi, la cui sequenza non assomiglia ad alcun altra
proteina nota, anche in specie diverse dall'uomo. Per
comprenderne la funzione, gli americani hanno condotto diversi
esperimenti.
In una prima fase, hanno aumentato artificiosamente
l'espressione di FIT1 e FIT2 in cellule umane, per esempio
inserendo una copia supplementare dei geni: mentre la velocita'
di sintesi dei grassi non variava, ed appariva analoga tanto
nelle cellule con espressione normale dei due geni, quanto in
quelle con geni iperespressi, in queste ultime il numero di
vescicole lipidiche accumulate risultava notevolmente aumentato
(fino a sei volte). Ma silenziano il gene FIT2 in cellule
adipose di topo in cui FIT1 non era espresso, i ricercatori
hanno ottenuto invece una drastica diminuzione delle vescicole
lipidiche, dimostrando che il gene e' necessario per la loro
formazione. Infine, hanno provato a mettere sotto silenzio lo
stesso gene su un intero organismo, un pesce, lo Zebrafish
(Danio rerio): un segmento di Dna in grado di interferire con
l'espressione di FIT2 e' stato iniettato nelle uova del pesce,
e le larve ottenute da tali uova sono state poi nutrite per sei
ore con una dieta ricca in grassi per stimolare la produzione
lipidica. Il successivo esame del loro fegato e del loro
intestino (dove normalmente si accumulano le vescicole
lipidiche) ha rivelato una pressoche' totale assenza di
vescicole di grasso. Secondo i ricercatori, la scoperta dei
geni FIT e del loro ruolo nell'accumulo dei lipidi nelle
cellule, non solo chiarisce molti misteri del metabolismo dei
grassi, ma apre la strada allo sviluppo di farmaci capaci di
regolarne l'espressione o l'attivita': farmaci che potrebbero
rivelarsi utili tanto per trattare la principale conseguenza
dell'eccessivo accumulo di vescicole lipidiche, l'obesita',
quanto le patologie che all'obesita' si associano, come il
diabete e le malattie cardiovascolari.

RICERCA: SCOPERTA NEL CERVELLO L'AREA CHE DECODIFICA LE PAROLE

STUDIO USA, NUOVA LUCE SU MISTERI LINGUAGGIO

Milano, 19 dic. (Adnkronos/Adnkronos Salute)
- Non un insieme misterioso di stimoli sonori, ma parole dal
significato ben preciso. A 'decodificare' il suono delle parole sono
due regioni del cervello, individuate per la prima volta da un team di
ricercatori dell'University of Chicago (Illinois, Usa) diretto da
Steven Small. Secondo gli studiosi, autori di un lavoro pubblicato su
'Neuron', questa scoperta fara' luce sui misteri del linguaggio.
Nello studio il team ha chiesto ad alcuni volontari di ascoltare
semplici suoni vocali, mentre guardavano un video con uomini e donne
che pronunciavano quegli stessi suoni. Nel corso dei test, il cervello
delle 'cavie umane' era scannerizzato e sottoposto a risonanza
magnetica funzionale. Cosi', osservando le variazioni del flusso
sanguigno, i ricercatori hanno potuto 'fotografare' l'attivita' delle
diverse zone cerebrali coinvolte. Scoprendo le regioni attive nel
processo di 'decodifica' delle parole. Si tratta di due aree
dell'emisfero sinistro (pars opecularis e planum polare) che
decodificano il linguaggio a livello astratto. E che sono ben diverse
da quelle attivate esclusivamente dagli stimoli sonori.

GB: REALI, WILLIAM E KATE VIVONO SOTTO LO STESSO TETTO

A CLARENCE HOUSE, E LA REGINA NON HA NULLA DA OBIETTARE

(ANSA) - LONDRA, 19 DIC - Nonna Elisabetta e' diventata di
manica larga: permette al nipote William di vivere 'more uxorio'
con la bella Kate Middleton, malgrado ufficialmente i due non
siano nemmeno fidanzati.
Il piu' pettegolo e meglio informato tabloid del Regno Unito,
il 'Sun', ha rivelato oggi che Kate e il primogenito di Carlo e
Diana ''vivono segretamente assieme''. Hanno trasformato in nido
d'amore il lussuoso appartamento di lui a Clarence House, in
pieno centro di Londra.
A detta del giornale la ragazza si e' trasferita da William
circa due mesi fa. ''Kate fa ormai parte del mobilio
nell'abitazione di lui'', ha indicato una fonte di Clarence
House dove risiede in pianta stabile anche Carlo con la sua
seconda moglie Camilla.
Venticinque anni, secondo nella linea di successione al trono
dopo il padre, il principino aveva annunciato a meta' aprile di
essersi lasciato con la coetanea Kate ma, alla chetichella e
senza ulteriori proclami, e' ritornato a far coppia fissa con
lei poche settimane dopo.
Il fatto che non solo filano di nuovo d'amore e d'accordo ma
stanno assieme sotto lo stesso tetto potrebbe preludere ad un
fidanzamento ufficiale destinato a sfociare in matrimonio nel
giro di un annetto.
Le voci sull'imminenza del fidanzamento (i bookmaker lo danno
per scontato nel corso del 2008) si sono in effetti fatte sempre
piu' insistenti dopo che a meta' ottobre la girlfriend di
William e' stata vista nella tenuta reale di Balmoral in Scozia
mentre cacciava i cervi in compagnia del probabile suocero
Carlo.
Kate - di ricca famiglia borghese, senza quarti di nobilta' -
ha conosciuto e ammaliato William cinque anni fa, quando
entrambi frequentavano l'universita' di St Andrews, e a ottobre
ha mollato a sorpresa un ambito e ben retribuito lavoro nel
quartier generale londinese di Jigsaw - una catena di negozi di
abbigliamento - dove si occupava dell'acquisto delle borse
all'ingrosso. Vuole fare la fotografa e ha gia' organizzato
nella capitale britannica una mostra di ritratti di personaggi
celebri, immortalati dagli obiettivi di Alistair Morrison.
La coppia - spesso al night con gli amici - e' stata sorpresa
ieri mentre cacciava i fagiani nel parco di Windsor e si
scambiava affettuosita'. In una serie di istantanee pubblicate
oggi dai tabloid londinesi si vedono William e la potenziale
futura regina di Gran Bretagna mentre trasportano alcuni
uccelli, impallinati a morte.
Sebbene si atteggi a paladina di una moralita' all'antica,
incentrata sui valori piu' tradizionali della famiglia, la
regina Elisabetta sembra essersi rassegnata al fatto che i suoi
figli e i suoi nipoti si comportino in modo ''piu' moderno''.
Per lei e' stata un'amarissima lezione il divorzio di Carlo da
Diana e il fatto che il figlio primogenito abbia regolarizzato
soltanto due anni fa con le nozze il lunghissimo rapporto
adulterino con l'amante Camilla.

RICERCA: REALIZZATI BIOCHIP PER I TEST DI TOSSICITA'

(AGI) - Londra, 19 dic. - Messa a punto negli Usa una nuova
tecnologia basata su biochip capace di rivelare la tossicita'
dei composti chimici e dei farmaci, senza dover ricorrere a
test sugli animali. A darne notizia e' stata la rivista Pnas.
Una tecnologia che viene incontro non solo ai diritti degli
animali e alla necessita' - ormai universalmente riconosciuta -
di limitare il loro coinvolgimento nei test e negli studi
scientifici, ma anche alle esigenze delle societa' chimiche,
cosmetiche e farmaceutiche.
Dato il vertiginoso aumento delle sostanze chimiche che
vengono continuamente generate dall'industria
chimico-farmaceutica, e' infatti impensabile che tutte possano
essere sottoposte a test di tossicita' sull'animale, come
vorrebbero le piu' recenti normative in proposito. Piu' che mai
necessari sono quindi sistemi rapidi ed economici che
permettano di verificare la tossicita' di un composto senza
attendere i tempi delle sperimentazioni animali. Anche perche'
attualmente gli screening dettagliati della tossicita' non si
effettuano se non allo stadio finale dello sviluppo di un
farmaco, quando gia' sono stati spesi tempo e denaro. Cosi' i
ricercatori del Rensselaer Polytechnic Institute e
dell'Universita' della California di Berkeley hanno sviluppato
due biochip, DataChip e MetaChip, basati su centinaia di
colture cellulari, che utilizzati in modo combinato possono
svelare la tossicita' dei composti chimici e farmaceutici su
vari organi del corpo umano, indicando anche se questi composti
diventeranno tossici una volta metabolizzati. Tutto in un solo
esperimento, senza ricorrere ad animali vivi. Il MetaChip, in
realta', era gia' stato presentato due anni fa: simula le
reazioni metaboliche del fegato umano, dove composti chimici e
farmaci vengono processati. Per di piu', variando le
proporzioni degli enzimi di MetaChip, si potrebbero sviluppare
chip tarati sul singolo individuo, in grado di stabilire quanto
tossico puo' risultare un farmaco in differenti persone. Il
prodotto piu' recente sviluppato dal gruppo e' pero' DataChip,
un biochip che racchiude oltre mille colture di cellule umane,
la cui struttura tridimensionale cerca di assomigliare il piu'
possibile all'organizzazione che le cellule hanno negli organi
e nei tessuti del corpo umano. Cambiando colore e aspetto
quando le cellule muoiono, l'aspetto delle colture rivela il
potenziale tossico di una sostanza, rendendo relativamente
semplice e soprattutto rapido verificarne gli effetti
sull'uomo. Ma ancor prima delle societa' farmaceutiche, a
trarre vantaggio dai due biochip saranno le industrie chimiche
e cosmetiche europee, che entro il 2009 dovranno limitare il
ricorso ad animali nei test di tossicita'.(AGI)