Quanto suggerisce rapporto preliminare Esercito
New York, 31 gen. (Apcom) - Continua a crescere il numero di
suicidi tra le fila dell'Esercito americano. Nel 2007 sarebbero
stati 121, il 20% in più rispetto all'anno precedente. Se la
cifra fosse confermata, sarebbe più che doppia rispetto ai 52
suicidi del 2001, prima che l'amministrazione Bush desse avvio
alla guerra contro il terrorismo a seguito degli attentati
dell'11 settembre.
Secondo un rapporto preliminare redatto dai consulenti
psichiatrici dell'Esercito, si sono verificati 89 suicidi
confermati e 32 morti sospette, sulle quali sono in corso le
indagini. Circa un quarto dei suicidi, per la precisione 34, in
rialzo rispetto ai 27 dell'anno precedente, si sarebbe verificato
durante il periodo di stanza in Iraq.
In aumento anche il numero di tentati suicidi e di ferite
autoinflitte, complessivamente passato a 2.100 nel 2007 dai 1.500
dell'anno precedente e dai circa 500 del 2002.
L'incremento è stato registrato nonostante gli sforzi messi in
atto per tutelare la salute mentale dei soldati, messi sotto
forte pressione dal protrarsi più a lungo del previsto della
guerra in Iraq e dai sei anni di conflitto in Afghanistan.
giovedì 31 gennaio 2008
DROGA: SEMPRE PIU' DONNE PUSHER A TORINO, UN ARRESTO
(ANSA) - TORINO, 31 GEN - Fingono di aspettare l'autobus o di
andare a fare la spesa, ma dietro all'aspetto da brave
casalinghe si nascondono abili spacciatrici. Secondo gli
investigatori, ci sono sempre piu' donne fra i pusher che, a
Torino, riforniscono i tossicodipendenti nelle zone di Porta
Palazzo, corso Giulio Cesare, corso Vercelli e corso Brescia.
Una tendenza notata dagli agenti del commissariato Dora
Vanchiglia, che ieri hanno arrestato Amli Fathia, marocchina di
41 anni.
La donna nel giubbotto nascondeva dieci grammi di eroina in
pietra suddivisi in dosi pronte per essere vendute. Quando e'
stata fermata dai poliziotti, aveva appena ceduto una dose ad un
italiano di 45 anni che e' stato poi identificato. Secondo
quanto e' stato appurato dagli agenti, la donna veniva rifornita
da alcuni connazionali in motocicletta e aveva una clientela
consolidata. Persone non piu' giovani che, alla fine del lavoro,
la contattavano al telefono e poi la raggiungevano.
andare a fare la spesa, ma dietro all'aspetto da brave
casalinghe si nascondono abili spacciatrici. Secondo gli
investigatori, ci sono sempre piu' donne fra i pusher che, a
Torino, riforniscono i tossicodipendenti nelle zone di Porta
Palazzo, corso Giulio Cesare, corso Vercelli e corso Brescia.
Una tendenza notata dagli agenti del commissariato Dora
Vanchiglia, che ieri hanno arrestato Amli Fathia, marocchina di
41 anni.
La donna nel giubbotto nascondeva dieci grammi di eroina in
pietra suddivisi in dosi pronte per essere vendute. Quando e'
stata fermata dai poliziotti, aveva appena ceduto una dose ad un
italiano di 45 anni che e' stato poi identificato. Secondo
quanto e' stato appurato dagli agenti, la donna veniva rifornita
da alcuni connazionali in motocicletta e aveva una clientela
consolidata. Persone non piu' giovani che, alla fine del lavoro,
la contattavano al telefono e poi la raggiungevano.
WEB, STEPHEN CHAO DA' VITA AL RIVALE DI YOUTUBE
(9Colonne) Los Angeles, 31 gen - E' uno dei manager più controversi dei media, cacciato dalla News Corp. dopo aver assunto uno spogliarellista per farlo esibire a una riunione in azienda e avere quasi annegato il cane di Rupert Murdoch durante un party, Stephen Chao torna alla ribalta e annuncia la creazione di una società dei video sul web che spera costituirà un'alternativa a YouTube con contenuti molto più "istruttivi". Il sito, WonderHowTo.com, aggrega infatti video che mostrano "come si fa" in una vasta gamma di situazioni e argomenti, mondani ("come si annoda la cravatta") business ("come far pubblicità alla propria attività di tosaerba durante l'inverno") o più alternativi ("come insegnare al gatto a usare la toilette"). Allontanato da Murdoch nel 1992, perché considerato troppo stravagante, pur se pieno di talento, Chao torna oggi sulle scene dopo un periodo di ritiro forzato come imprenditore di Internet. Per questo nuovo sito, lui e i suoi partner, tra cui la E.W. Scripps (proprietaria di tv negli Usa), hanno già catalogato quasi 100.000 video. La Scripps si occuperà anche delle vendite di pubblicità per l'azienda. Principale finanziatore è invece la General Catalyst Partners, una società di venture capital del Massachusetts.
INTERNET: GB, SE IL VIDEO E' DI SUCCESSO YOUTUBE PAGA
(ANSA) - LONDRA, 31 GEN - Gli utenti britannici di YouTube -
il popolare sito di condivisione video che fa capo a Google -
potranno avere accesso agli introiti pubblicitari generati dai
filmati caricati nel sistema - a patto che i lavori prodotti
generino un alto numero di visite. Piu' click si hanno, dunque,
piu' si guadagna.
''Non si tratta di caricare molti video'', ha specificato un
portavoce di Google, ''ma di produrre molto traffico a vantaggio
del sito internet''. Google non ha reso noti i criteri secondo i
quali i video verranno ammessi alla sezione 'partner' - quella
che da' diritto agli introiti pubblicitari - ne' quale
percentuale verra' versata ai proprietari dei filmati.
Detto questo, esistono dei precedenti. James Provan, 25enne
di Aberdeen, Scozia, studente d'informatica, ha gia' guadagnato
3.700 sterline (circa 4.500 euro) dai suoi lavori di animazione
- caricati sul sito lo scorso aprile. Il suo video piu'
popolare, una frittella che danza, e' stato sinora visto 2,2
milioni di volte.
il popolare sito di condivisione video che fa capo a Google -
potranno avere accesso agli introiti pubblicitari generati dai
filmati caricati nel sistema - a patto che i lavori prodotti
generino un alto numero di visite. Piu' click si hanno, dunque,
piu' si guadagna.
''Non si tratta di caricare molti video'', ha specificato un
portavoce di Google, ''ma di produrre molto traffico a vantaggio
del sito internet''. Google non ha reso noti i criteri secondo i
quali i video verranno ammessi alla sezione 'partner' - quella
che da' diritto agli introiti pubblicitari - ne' quale
percentuale verra' versata ai proprietari dei filmati.
Detto questo, esistono dei precedenti. James Provan, 25enne
di Aberdeen, Scozia, studente d'informatica, ha gia' guadagnato
3.700 sterline (circa 4.500 euro) dai suoi lavori di animazione
- caricati sul sito lo scorso aprile. Il suo video piu'
popolare, una frittella che danza, e' stato sinora visto 2,2
milioni di volte.
GERMANIA: TERZO REICH, ARRIVA DIZIONARIO PAROLE TABU'
IN 786 PAGINE TUTTA LA FRASEOLOGIA NAZISTA DA EVITARE
(di Roberto Caracciolo) (ANSA) - BERLINO, 31 GEN - La
fine dell'era nazista e' ormai lontana, ma molte parole tedesche
riportano ancora alla mente di milioni di persone orribili
ricordi che si vorrebbe dimenticare per sempre: e, forse anche
per aiutare a dimenticare, e' uscito in Germania il dizionario
dei termini e delle frasi tabu' del Terzo Reich, una vera e
propria lista nera dalla quale sarebbe meglio - o politicamente
corretto - stare alla larga.
Edito dalla Georg Olms, il volume (29,80 euro) esplora e
spiega in 786 pagine tutta la terminologia e la fraseologia
nazista, che oggi viene considerata tabu' in Germania: con le
sue analisi di parole come 'degenere' e 'soluzione finale', il
dizionario fornisce una guida sicura in questa sorta di campo
minato linguistico.
Intitolato 'Fare i conti con il passato' ('Woerterbuch der
'Vergangenheitsbewaeltigung''), il volume esplora anche il
ruolo che questi termini hanno nella psiche collettiva tedesca.
Anche se, spiega allo Spiegel online il co-autore Georg
Stoetzel, ''sono pochi i termini associati al nazismo che dopo
il 1945 venivano ancora utilizzati con lo stesso significato
originale''. Tuttavia, e' bene fare attenzione. Del resto, non
mancano episodi anche recenti che hanno procurato non poco
imbarazzo a uomini politici ed ecclesiastici in Germania proprio
per l'uso disinvolto di parole tabu'.
Come 'Selektion' (selezione), che se fosse utilizzata per
descrivere una scelta da una rosa di possibili alternative
verrebbe immediatamente censurata, a causa dell'abitudine dei
nazisti di 'selezionare' i prigionieri da mandare nelle camere a
gas dei campi di concentramento.
Ma c'e' anche una ragione piu' concreta per evitare di
pronunciare queste parole in pubblico, cioe' il rischio di
venire accusati di nutrire simpatie naziste. Come e' successo
non piu' tardi dell'anno scorso all'arcivescovo di Colonia,
Joachim Meisner, che venne fortemente criticato per avere usato
l'aggettivo 'degenere' durante un suo discorso sull'arte. Si
tratta infatti di una parola off-limit, soprattutto se inserita
in questo contesto poiche' veniva utilizzata dai nazisti per
condannare l'arte moderna.
Non a caso, il dizionario esamina la tendenza - come fenomeno
linguistico - della Chiesa cattolica usare il Terzo Reich per
fare dei paragoni (alcuni attivisti in Germania hanno coniato il
termine 'Babycausto' per condannare l'aborto). Ma anche i gruppi
ambientalisti e animalisti tedeschi hanno poche remore a
paragonare i propri nemici a Hitler. ''Questi gruppi ritengono
di avere il diritto morale di fare paragoni diretti con i
nazisti'',osserva Stoetzel, che ricorda la campagna di alcuni
gruppi animalisti contro gli allevamenti industriali intitolata
'Olocausto sul piatto'.
(di Roberto Caracciolo) (ANSA) - BERLINO, 31 GEN - La
fine dell'era nazista e' ormai lontana, ma molte parole tedesche
riportano ancora alla mente di milioni di persone orribili
ricordi che si vorrebbe dimenticare per sempre: e, forse anche
per aiutare a dimenticare, e' uscito in Germania il dizionario
dei termini e delle frasi tabu' del Terzo Reich, una vera e
propria lista nera dalla quale sarebbe meglio - o politicamente
corretto - stare alla larga.
Edito dalla Georg Olms, il volume (29,80 euro) esplora e
spiega in 786 pagine tutta la terminologia e la fraseologia
nazista, che oggi viene considerata tabu' in Germania: con le
sue analisi di parole come 'degenere' e 'soluzione finale', il
dizionario fornisce una guida sicura in questa sorta di campo
minato linguistico.
Intitolato 'Fare i conti con il passato' ('Woerterbuch der
'Vergangenheitsbewaeltigung''), il volume esplora anche il
ruolo che questi termini hanno nella psiche collettiva tedesca.
Anche se, spiega allo Spiegel online il co-autore Georg
Stoetzel, ''sono pochi i termini associati al nazismo che dopo
il 1945 venivano ancora utilizzati con lo stesso significato
originale''. Tuttavia, e' bene fare attenzione. Del resto, non
mancano episodi anche recenti che hanno procurato non poco
imbarazzo a uomini politici ed ecclesiastici in Germania proprio
per l'uso disinvolto di parole tabu'.
Come 'Selektion' (selezione), che se fosse utilizzata per
descrivere una scelta da una rosa di possibili alternative
verrebbe immediatamente censurata, a causa dell'abitudine dei
nazisti di 'selezionare' i prigionieri da mandare nelle camere a
gas dei campi di concentramento.
Ma c'e' anche una ragione piu' concreta per evitare di
pronunciare queste parole in pubblico, cioe' il rischio di
venire accusati di nutrire simpatie naziste. Come e' successo
non piu' tardi dell'anno scorso all'arcivescovo di Colonia,
Joachim Meisner, che venne fortemente criticato per avere usato
l'aggettivo 'degenere' durante un suo discorso sull'arte. Si
tratta infatti di una parola off-limit, soprattutto se inserita
in questo contesto poiche' veniva utilizzata dai nazisti per
condannare l'arte moderna.
Non a caso, il dizionario esamina la tendenza - come fenomeno
linguistico - della Chiesa cattolica usare il Terzo Reich per
fare dei paragoni (alcuni attivisti in Germania hanno coniato il
termine 'Babycausto' per condannare l'aborto). Ma anche i gruppi
ambientalisti e animalisti tedeschi hanno poche remore a
paragonare i propri nemici a Hitler. ''Questi gruppi ritengono
di avere il diritto morale di fare paragoni diretti con i
nazisti'',osserva Stoetzel, che ricorda la campagna di alcuni
gruppi animalisti contro gli allevamenti industriali intitolata
'Olocausto sul piatto'.
GB, 35ENNE MUORE 'UBRIACO D'ACQUA': SUICIDIO O FORSE INCIDENTE
Si tratta di iponatremia, di solito si verifica tra i maratoneti
Roma, 31 gen. (Apcom) - Un uomo di 35 anni, inglese, si è
letteralmente 'ubriacato d'acqua' ed è morto per 'intossicazione
da H2O'. A quanto emerso nel corso delle indagini l'uomo, Shaun
MacNamara, è morto, in definitiva, per avere bevuto troppa acqua.
Trovato riverso sul pavimento della propria abitazione,
inizialmente si è pensato ad un attacco cardiaco, ma l'autopsia
ha rivelato che aveva ingurgitato troppi liquidi e troppo
rapidamente e che, di conseguenza, il cervello si era 'gonfiato'.
Tecnicamente si tratta di iponatremia, fenomeno che si verifica
quando nel corpo viene introdotta talmente tanta a acqua che si
diluiscono i minerali vitali, come il sodio, a livelli talmente
bassi da diventare pericolosi. Questo può portare confusione,
forte maditesta e anche un fatale gonfiore al cervello.
Di fatto, bere fino alla morte è inconsueto e i casi registrati
fino ad oggi sono, per lo più, legati al mondo dei corridori di
maratone: l'ultimo si era verificato nell'aprile del 2007 a
Londra quando un giovane, David Rogers, istruttore di palestra di
22 anni, morì dopo avere completato la sua prima Maratona di
Londra proprio a causa di una 'intossicazione da acqua'. Per
questo, ripora il quotidiano Daily Mail, si è pensato che il
giovane MacNamara abbia tentato il suicidio. Ma l'ipotesi non è
suffragata da alcuna prova e, per quanto assurdo, potrebbe
trattarsi di una morte accidentale.
Roma, 31 gen. (Apcom) - Un uomo di 35 anni, inglese, si è
letteralmente 'ubriacato d'acqua' ed è morto per 'intossicazione
da H2O'. A quanto emerso nel corso delle indagini l'uomo, Shaun
MacNamara, è morto, in definitiva, per avere bevuto troppa acqua.
Trovato riverso sul pavimento della propria abitazione,
inizialmente si è pensato ad un attacco cardiaco, ma l'autopsia
ha rivelato che aveva ingurgitato troppi liquidi e troppo
rapidamente e che, di conseguenza, il cervello si era 'gonfiato'.
Tecnicamente si tratta di iponatremia, fenomeno che si verifica
quando nel corpo viene introdotta talmente tanta a acqua che si
diluiscono i minerali vitali, come il sodio, a livelli talmente
bassi da diventare pericolosi. Questo può portare confusione,
forte maditesta e anche un fatale gonfiore al cervello.
Di fatto, bere fino alla morte è inconsueto e i casi registrati
fino ad oggi sono, per lo più, legati al mondo dei corridori di
maratone: l'ultimo si era verificato nell'aprile del 2007 a
Londra quando un giovane, David Rogers, istruttore di palestra di
22 anni, morì dopo avere completato la sua prima Maratona di
Londra proprio a causa di una 'intossicazione da acqua'. Per
questo, ripora il quotidiano Daily Mail, si è pensato che il
giovane MacNamara abbia tentato il suicidio. Ma l'ipotesi non è
suffragata da alcuna prova e, per quanto assurdo, potrebbe
trattarsi di una morte accidentale.
GB: IN VASO ANTICO TROVATA LISTA DELLA SPESA DI 300 ANNI FA
(AGI/AFP) - Londra, 31 gen. - Una lista della spesa compilata
300 anni fa e' stata trovata, per caso, all'interno di un vaso
cinese conservato in una residenza di epoca georgiana a York,
in Inghilterra. L'oggetto e' stato rinvenuto mercoledi',
durante i lavori di manutenzione della Fairfax House, una delle
piu' belle 'townhouse' inglesi (le abitazioni di citta', un
tempo usate dagli aristocratici durante la stagione dei teatri
e della politica). Si trovava in fondo al vaso, un pezzo
risalente all'inizio del XVIII secolo che fa parte della
collezione Fairfax da quando l'edificio e' stato aperto al
pubblico, 25 anni fa.
"A causa della sua fragilita'", ha raccontato Peter
Musgrove, coordinatore dei lavori di manutenzione, "negli
ultimi anni e' stato tenuto in un magazzino. L'ho tirato fuori
per pulirlo e, da un rumore in fondo al vaso", mi sono accorto
del pezzo di carta. "Con molta delicatezza ho inserito un
bastoncino e sono riuscito a recuperare un pezzo di carta di
riso sgualcita con delle scritte cinesi, in inchiostro nero",
ha continuato. Musgrove ha poi chiesto consulenza a uno
studente cinese dell'Universita' di York, secondo il quale sul
biglietto era appuntata la lista della spesa compilata dal
decoratore del vaso, con l'elenco di tutti i colori da
utilizzare e, a fianco, il prezzo di ognuno.
300 anni fa e' stata trovata, per caso, all'interno di un vaso
cinese conservato in una residenza di epoca georgiana a York,
in Inghilterra. L'oggetto e' stato rinvenuto mercoledi',
durante i lavori di manutenzione della Fairfax House, una delle
piu' belle 'townhouse' inglesi (le abitazioni di citta', un
tempo usate dagli aristocratici durante la stagione dei teatri
e della politica). Si trovava in fondo al vaso, un pezzo
risalente all'inizio del XVIII secolo che fa parte della
collezione Fairfax da quando l'edificio e' stato aperto al
pubblico, 25 anni fa.
"A causa della sua fragilita'", ha raccontato Peter
Musgrove, coordinatore dei lavori di manutenzione, "negli
ultimi anni e' stato tenuto in un magazzino. L'ho tirato fuori
per pulirlo e, da un rumore in fondo al vaso", mi sono accorto
del pezzo di carta. "Con molta delicatezza ho inserito un
bastoncino e sono riuscito a recuperare un pezzo di carta di
riso sgualcita con delle scritte cinesi, in inchiostro nero",
ha continuato. Musgrove ha poi chiesto consulenza a uno
studente cinese dell'Universita' di York, secondo il quale sul
biglietto era appuntata la lista della spesa compilata dal
decoratore del vaso, con l'elenco di tutti i colori da
utilizzare e, a fianco, il prezzo di ognuno.
CARNEVALE RIO, GIUDICE VIETA SFILATA A 'CARRO DELLA SHOA'
L'ingiunzione dopo la denuncia della Federazione ebraica
Rio de Janeiro, 31 gen. (Ap) - L'ingiunzione di Juliana
Kalichstein arriva dopo la denuncia presentata dalla Federazione
ebraica di Rio. La scuola di samba di Viradouro, ha stabilito il
giudice, potrà sfilare con il suo carro nella tradizionale parata
di Carnevale a condizione che dallo stesso vengano rimosse le
rappresentazioni allegoriche delle vittime del genocidio.
Rio de Janeiro, 31 gen. (Ap) - L'ingiunzione di Juliana
Kalichstein arriva dopo la denuncia presentata dalla Federazione
ebraica di Rio. La scuola di samba di Viradouro, ha stabilito il
giudice, potrà sfilare con il suo carro nella tradizionale parata
di Carnevale a condizione che dallo stesso vengano rimosse le
rappresentazioni allegoriche delle vittime del genocidio.
CERVELLO: ECCO PERCHE' GRATTARSI DA' SOLLIEVO IRRESISTIBILE
(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Grattarsi e' un bisogno irresistibile
e da' sollievo perche' 'porta via' dal cervello niente meno che
le 'emozioni negative'; inoltre e' un comportamento compulsivo
che attiva le aree neurali come quelle che danno un comando
irrefrenabile a compiere un atto.
Lo dimostra uno studio di Gil Yosipovitch del Wake Forest
University Baptist Medical Center, a Winston-Salem (USA)
pubblicato sul Journal of Investigative Dermatology.
Quando ci grattiamo, hanno osservato gli esperti, si spengono
due aree del cervello, una associata alle esperienze sensoriali
spiacevoli, l'altra associata ai ricordi; ma contemporaneamente
si attiva la corteccia prefrontale, centro degli atti
compulsivi.
Lo studio svela il perche' si prova piacere e sollievo quando
si sfrega la pelle e non e' escluso che queste ricerche possano
aprire la strada per testare nuovi farmaci contro il dolore
cronico.
Poco tempo fa era stata annunciata sulla rivista Nature
l'esistenza di un recettore molecolare (GRPR) presente nei
neuroni del midollo spinale che e' all'origine del prurito ;
quando viene attivato da particolari stimoli, invia il segnale
del prurito al cervello.
Ma perche' grattarsi da' sollievo, a tal punto da rendere
difficile astenersi dal farlo? Il nuovo studio per la prima
volta risponde a questa domanda.
Gli esperti hanno osservato con la risonanza magnetica per
immagini l'attivita' del cervello di 13 volontari sani mentre
con una spazzolina, a ripetizione ed intervalli di 30 secondi,
sfregavano loro la pelle della gamba.
E' emerso che sfregando la pelle, quanto piu' i volontari
dicevano di provare piacere dalla 'grattatina', tanto piu' si
riduce l'attivita' della corteccia cingolata anteriore e
posteriore, legate a sensazioni spiacevoli e memoria
rispettivamente. Cio' spiega perche' grattarsi da' tanto
sollievo, in pratica elimina le emozioni negative indotte dal
prurito.
Inoltre la sfregatura attiva la corteccia prefrontale,
coinvolta nei comportamenti compulsivi, spiegando perche'
grattarsi e' un'azione cui non si puo' resistere.
La scoperta potrebbe aprire la strada a nuove soluzioni
contro il prurito cronico, per esempio farmaci che agiscano su
queste aree del cervello.
e da' sollievo perche' 'porta via' dal cervello niente meno che
le 'emozioni negative'; inoltre e' un comportamento compulsivo
che attiva le aree neurali come quelle che danno un comando
irrefrenabile a compiere un atto.
Lo dimostra uno studio di Gil Yosipovitch del Wake Forest
University Baptist Medical Center, a Winston-Salem (USA)
pubblicato sul Journal of Investigative Dermatology.
Quando ci grattiamo, hanno osservato gli esperti, si spengono
due aree del cervello, una associata alle esperienze sensoriali
spiacevoli, l'altra associata ai ricordi; ma contemporaneamente
si attiva la corteccia prefrontale, centro degli atti
compulsivi.
Lo studio svela il perche' si prova piacere e sollievo quando
si sfrega la pelle e non e' escluso che queste ricerche possano
aprire la strada per testare nuovi farmaci contro il dolore
cronico.
Poco tempo fa era stata annunciata sulla rivista Nature
l'esistenza di un recettore molecolare (GRPR) presente nei
neuroni del midollo spinale che e' all'origine del prurito ;
quando viene attivato da particolari stimoli, invia il segnale
del prurito al cervello.
Ma perche' grattarsi da' sollievo, a tal punto da rendere
difficile astenersi dal farlo? Il nuovo studio per la prima
volta risponde a questa domanda.
Gli esperti hanno osservato con la risonanza magnetica per
immagini l'attivita' del cervello di 13 volontari sani mentre
con una spazzolina, a ripetizione ed intervalli di 30 secondi,
sfregavano loro la pelle della gamba.
E' emerso che sfregando la pelle, quanto piu' i volontari
dicevano di provare piacere dalla 'grattatina', tanto piu' si
riduce l'attivita' della corteccia cingolata anteriore e
posteriore, legate a sensazioni spiacevoli e memoria
rispettivamente. Cio' spiega perche' grattarsi da' tanto
sollievo, in pratica elimina le emozioni negative indotte dal
prurito.
Inoltre la sfregatura attiva la corteccia prefrontale,
coinvolta nei comportamenti compulsivi, spiegando perche'
grattarsi e' un'azione cui non si puo' resistere.
La scoperta potrebbe aprire la strada a nuove soluzioni
contro il prurito cronico, per esempio farmaci che agiscano su
queste aree del cervello.
INFORMATICA/ PRIMO PASSO VERSO "CALCOLATORE QUANTISTICO"
Ricercatori Bale e Mit stabilizzano spin elettrone
Bale (Svizzera), 31 gen. (Apcom) - Gli scienziati dell'Università
svizzera di Bale e del Mit di Boston hanno raggiunto un primo
passo verso la costruzione di un "calcolatore quantistico":
mantenere in uno stato stabile (anche se per un breve periodo di
tempo, circa un secondo) - lo "spin" di un elettrone.
Grazie a un potente campo magnetico, i ricercatori sono riusciti
a "congelare" lo stato magnetico di un unico elettrone contenuto
in una microstruttura portata alla temperatura di un decimo di
grado kelvin, poco al di sopra dello zero assoluto. La stabilità
dello "spin" - una delle caratteristiche quantistiche
dell'elettrone e che si presenta in due stati distinti, "up" e
"down", utilizzabili come i bit 1 e 0 dei calcolatori
tradizionali - è la chiave per la costruzione di una "memoria
quantistica" e quindi di un computer basato su questa tecnologia.
In realtà, al di là dell'enorme lavoro teorico che ha portato a
definire con precisione come debba funzionare, non esiste alcuna
certezza sulla realizzabilità fisica di un tale calcolatore: se
fosse possibile, aprirebbe la strada a una potenza di calcolo
inimmaginabile anche con i "supercomputer" attualmente esistenti.
I calcolatori quantistici si basano infatti sul concetto di
"calcolo in parallelo", ovvero la possibilità di compiere
miliardi di operazioni non sequenzialmente ma nello stesso
istante di tempo.
Va notato che un tale successo comporterebbe anche dei rischi: le
prime vittime sarebbero i codici di sicurezza e di cifratura
elettronica, che basano la loro robustezza sul tempo teorico
necessario a un calcolatore per la loro decifrazione (quando è
dell'ordine delle migliaia o milioni di anni, il codice è di
fatto sicuro).
Bale (Svizzera), 31 gen. (Apcom) - Gli scienziati dell'Università
svizzera di Bale e del Mit di Boston hanno raggiunto un primo
passo verso la costruzione di un "calcolatore quantistico":
mantenere in uno stato stabile (anche se per un breve periodo di
tempo, circa un secondo) - lo "spin" di un elettrone.
Grazie a un potente campo magnetico, i ricercatori sono riusciti
a "congelare" lo stato magnetico di un unico elettrone contenuto
in una microstruttura portata alla temperatura di un decimo di
grado kelvin, poco al di sopra dello zero assoluto. La stabilità
dello "spin" - una delle caratteristiche quantistiche
dell'elettrone e che si presenta in due stati distinti, "up" e
"down", utilizzabili come i bit 1 e 0 dei calcolatori
tradizionali - è la chiave per la costruzione di una "memoria
quantistica" e quindi di un computer basato su questa tecnologia.
In realtà, al di là dell'enorme lavoro teorico che ha portato a
definire con precisione come debba funzionare, non esiste alcuna
certezza sulla realizzabilità fisica di un tale calcolatore: se
fosse possibile, aprirebbe la strada a una potenza di calcolo
inimmaginabile anche con i "supercomputer" attualmente esistenti.
I calcolatori quantistici si basano infatti sul concetto di
"calcolo in parallelo", ovvero la possibilità di compiere
miliardi di operazioni non sequenzialmente ma nello stesso
istante di tempo.
Va notato che un tale successo comporterebbe anche dei rischi: le
prime vittime sarebbero i codici di sicurezza e di cifratura
elettronica, che basano la loro robustezza sul tempo teorico
necessario a un calcolatore per la loro decifrazione (quando è
dell'ordine delle migliaia o milioni di anni, il codice è di
fatto sicuro).
CASSAZIONE: TARGA ILLEGGIBILE? SCATTA IL FERMO DELL'AUTO
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - Se la targa dell'automobile e'
illeggibile in quanto "priva delle caratteristiche di rifrangenza"
scatta il fermo amministrativo. Lo ricorda la Cassazione nel
confermare la sanzione amministrativa nei confronti di Andrea M., un
automobilista di Belluno nei confronti del quale la prefettura aveva
disposto il fermo del veicolo in quanto la targa era appunto
illeggibile. Secondo il giudice di Pace di Belluno il fermo era una
misura eccessiva.
Di diverso avviso e' stata la Suprema Corte che ha sottolineato
come "il fermo amministrativo e' previsto non soltanto nel caso di
targhe contraffatte, ma anche quando le targhe siano prive delle
caratteristiche rifrangenti perche' usurate". In questo modo, la
Cassazione (sentenza 2214) ha accolto il ricorso della Prefettura di
Belluno che si era opposta alla restituzione del veicolo
all'automobilista disposta dal giudice di pace.
illeggibile in quanto "priva delle caratteristiche di rifrangenza"
scatta il fermo amministrativo. Lo ricorda la Cassazione nel
confermare la sanzione amministrativa nei confronti di Andrea M., un
automobilista di Belluno nei confronti del quale la prefettura aveva
disposto il fermo del veicolo in quanto la targa era appunto
illeggibile. Secondo il giudice di Pace di Belluno il fermo era una
misura eccessiva.
Di diverso avviso e' stata la Suprema Corte che ha sottolineato
come "il fermo amministrativo e' previsto non soltanto nel caso di
targhe contraffatte, ma anche quando le targhe siano prive delle
caratteristiche rifrangenti perche' usurate". In questo modo, la
Cassazione (sentenza 2214) ha accolto il ricorso della Prefettura di
Belluno che si era opposta alla restituzione del veicolo
all'automobilista disposta dal giudice di pace.
SCIENZA: DI DESTRA O DI SINISTRA? DIPENDE DAI GENI
(ANSA) - LONDRA, 31 GEN - Essere di destra o di sinistra non
dipenderebbe dalla nostra volonta' - o dall'educazione ricevuta
- ma dal corredo genetico di ogni individuo. Progressisti - o
conservatori - si nasce, quindi, e non si diventa. E' il
settimanale britannico 'New Scientist' a dedicare un'ampia
inchiesta sulla questione, oggetto di studio da parte di
scienziati di mezzo mondo, studi che sembrano propendere sempre
piu' per la teoria 'genetica' dell'ideologia.
''Queste visioni stanno alla radice del nostro cervello'',
dice John Alford, studioso presso l'universita' di Rice, Texas,
al 'New Scientist'. ''Cercare di convincere qualcuno a non
essere liberale - prosegue - e' come persuaderlo a non avere gli
occhi marroni. Dobbiamo ripensare la forza della persuasione''.
Le prove a supporto di questa teoria sono in crescita.
Decisivi, al riguardo, i test condotti su gemelli omozigoti ed
eterozigoti: i primi, infatti, di fronte a domande a sfondo
politico rispondono allo stesso modo l'80% delle volte.
Percentuale che scende al 33% nel caso dei gemelli eterozigoti -
che hanno in comune solo meta' del corredo genetico.
dipenderebbe dalla nostra volonta' - o dall'educazione ricevuta
- ma dal corredo genetico di ogni individuo. Progressisti - o
conservatori - si nasce, quindi, e non si diventa. E' il
settimanale britannico 'New Scientist' a dedicare un'ampia
inchiesta sulla questione, oggetto di studio da parte di
scienziati di mezzo mondo, studi che sembrano propendere sempre
piu' per la teoria 'genetica' dell'ideologia.
''Queste visioni stanno alla radice del nostro cervello'',
dice John Alford, studioso presso l'universita' di Rice, Texas,
al 'New Scientist'. ''Cercare di convincere qualcuno a non
essere liberale - prosegue - e' come persuaderlo a non avere gli
occhi marroni. Dobbiamo ripensare la forza della persuasione''.
Le prove a supporto di questa teoria sono in crescita.
Decisivi, al riguardo, i test condotti su gemelli omozigoti ed
eterozigoti: i primi, infatti, di fronte a domande a sfondo
politico rispondono allo stesso modo l'80% delle volte.
Percentuale che scende al 33% nel caso dei gemelli eterozigoti -
che hanno in comune solo meta' del corredo genetico.
FECONDAZIONE: SPERMA DA MIDOLLO OSSEO DONNE, UOMINI NON SARANNO PIU' NECESSARI
NEW SCIENTIST, SCIENZIATI GB HANNO COMINCIATO PRIMI TEST SU TOPI
Roma, 31 gen. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Gli uomini? Un
optional nel prossimo futuro. O al massimo relegati al ruolo di
persone 'di compagnia', comunque non indispensabili per la
riproduzione. Questo uno degli scenari delineati dalla ricerca
condotta dagli scienziati britannici dell'universita' di Newcastle
upon Tyne, che si dicono pronti a tramutare le cellule del midollo
osseo femminile in sperma. Di fatto estromettendo il maschio dal
processo riproduttivo. Una sorte che pero' avvantaggerebbe le donne
non di molto, perche' il passo successivo potrebbe essere quello di
ottenere il risultato speculare negli uomini. Cioe' ovuli femminili a
partire dal midollo osseo maschile. E' la rivista New Scientist a
illustrare come si potra' arrivare a quell'obiettivo. Aggiungendo che
pero' le donne potranno ottenere solo bambine. Perche' nello sperma
creato a partire dal loro midollo mancherebbe comunque il cromosoma Y.
Il risultato possibile, che gli scienziati assicurano servira'
per combattere i problemi di infertilita', potrebbe pero' essere usato
in tanti altri modi. Per esempio per consentire alle coppie
omosessuali, sia femminili che maschili, di avere figli con il proprio
Dna. Tecnicamente, rivelano gli autori dello studio che hanno avanzato
richiesta per proseguire la ricerca, gia' avviata in modo
pionieristico sui topi di laboratorio, "si parte dalle staminali del
midollo osseo di un animale femmina, capaci di differenziarsi in molte
altre cellule. E con l'ausilio di sostanze chimiche e vitamine si
spingono le staminali a diventare cellule spermatiche".
Il biologo che ha messo a punto la tecnica, Karim Nayernia, e'
convinto di poter "creare entro due anni sperma 'femminile' nei
primissimi stadi cellulari. Mentre per ottenere cellule spermatiche
mature, capaci di fertilizzare un ovulo, ci vorranno tre anni in
piu'". Secondo gli scienziati la tecnica, una volta messa a punto,
potrebbe anche consentire il prelievo di staminali da donatori adulti
senza incorrere nei problemi etici legati all'utilizzo di embrioni.
Roma, 31 gen. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Gli uomini? Un
optional nel prossimo futuro. O al massimo relegati al ruolo di
persone 'di compagnia', comunque non indispensabili per la
riproduzione. Questo uno degli scenari delineati dalla ricerca
condotta dagli scienziati britannici dell'universita' di Newcastle
upon Tyne, che si dicono pronti a tramutare le cellule del midollo
osseo femminile in sperma. Di fatto estromettendo il maschio dal
processo riproduttivo. Una sorte che pero' avvantaggerebbe le donne
non di molto, perche' il passo successivo potrebbe essere quello di
ottenere il risultato speculare negli uomini. Cioe' ovuli femminili a
partire dal midollo osseo maschile. E' la rivista New Scientist a
illustrare come si potra' arrivare a quell'obiettivo. Aggiungendo che
pero' le donne potranno ottenere solo bambine. Perche' nello sperma
creato a partire dal loro midollo mancherebbe comunque il cromosoma Y.
Il risultato possibile, che gli scienziati assicurano servira'
per combattere i problemi di infertilita', potrebbe pero' essere usato
in tanti altri modi. Per esempio per consentire alle coppie
omosessuali, sia femminili che maschili, di avere figli con il proprio
Dna. Tecnicamente, rivelano gli autori dello studio che hanno avanzato
richiesta per proseguire la ricerca, gia' avviata in modo
pionieristico sui topi di laboratorio, "si parte dalle staminali del
midollo osseo di un animale femmina, capaci di differenziarsi in molte
altre cellule. E con l'ausilio di sostanze chimiche e vitamine si
spingono le staminali a diventare cellule spermatiche".
Il biologo che ha messo a punto la tecnica, Karim Nayernia, e'
convinto di poter "creare entro due anni sperma 'femminile' nei
primissimi stadi cellulari. Mentre per ottenere cellule spermatiche
mature, capaci di fertilizzare un ovulo, ci vorranno tre anni in
piu'". Secondo gli scienziati la tecnica, una volta messa a punto,
potrebbe anche consentire il prelievo di staminali da donatori adulti
senza incorrere nei problemi etici legati all'utilizzo di embrioni.
IRAQ: SU YOUTUBE L'UMOR NERO DEGLI IRACHENI
(9Colonne) Bagdad, 31 gen - Ridicolizzano i soldati americani, presentano gli agenti iracheni come buffoni, fanno la parodia del capo radicale sciita Moqtada Sadr. Sono i civili iracheni che si divertono a reinterpretare in chiave comica la drammatica situazione del loro Paese. Usano You Tube per fare dell'umorismo nero sui 160.000 militari statunitensi stanziati tra il Tigri e l'Eufrate. Sono dei cortomegraggi che confluiscono in un video tout court sul pantano iracheno. Ma il sorriso amaro non perdona neanche le forze dell'ordine nazionali: si vedono due poliziotti con i pantaloni calati durante un'ispezione a un camion sospetto. Infine un'irriverente caricatura colpisce anche il leader sciita Moqtada Al Sadr: i miliziani del temibile esercito del Mahdi vengono paragonati a un branco di pinguini che ballano su un tavolo inneggiando al loro capo.
SALUTE: STUDIO GB, ALLARME MALATTIE SESSUALI PER GLI OVER 50
(AGI) - Londra, 31 gen. - Le malattie a trasmissione sessuale
non sono una prerogativa di giovani e giovanissimi: a
contendere loro il triste primato dei malati sono ora gli over
50, che, probabilmente a causa di un abbassamento della guardia
sull'utilizzo del preservativo, sono sempre piu' a rischio
infezione. L'allarme giunge dalla gran Bretagna, dove uno
studio pubblicato sul Saga Magazine e suffragato dall'Agenzia
britannica per la protezione della salute rivela la crescita
del rischio malattie sessuali per le persone con oltre 50 anni.
Piu' di uno su 10 degli intervistati ha ammesso di non
utilizzare il preservativo per prevenire un'infezione, pur non
conoscendo la storia sessuale del partner. L'indagine ha
esaminato le condizioni generali di salute di un gruppo di
8.000 individui, cosi' come la loro vita sessuale. "C'e' la
vasta percezione - spiega Emma Soames di Saga Magazine - che le
malattie a trasmissione sessuale siano un problema per i
giovani, e inoltre gli over 50 non hanno bisogno di
contraccezione per prevenire la gravidanza, e quindi pensano
sia normale avere rapporti sessuali senza protezione". Un
abbassamento della guardia pericoloso, che non deve pero',
sottolinea Gwenda Hughes, a capo del Centro malattie sessuali
dell'Agenzia britannica per la salute, far dimenticare
l'importanza e la crescita qualitativa del sesso "maturo": il
65% degli intervistati over 50 sono risultati infatti
sessualmente attivi e quasi la meta' fa sesso almeno una volta
alla settimana. Un boom dovuto alla crescita di farmaci come il
Viagra. Superati i problemi erettili, per molti over 50 si e'
aperta una dimensione sessuale inaspettata: il 70% degli
intervistati ha confessato di avere una vita sessuale migliore
rispetto a quando erano giovani, grazie anche, secondo l'85%
del campione, a una minore pressione psicologica dopo i 50. Una
qualita' superiore, a cui fa fronte un inevitabile calo
quantitativo: l'84% degli intervistati ha confessato di fare
meno sesso a 50 anni rispetto che a 20 o a 30, ma di essere
comunque soddisfatto.
non sono una prerogativa di giovani e giovanissimi: a
contendere loro il triste primato dei malati sono ora gli over
50, che, probabilmente a causa di un abbassamento della guardia
sull'utilizzo del preservativo, sono sempre piu' a rischio
infezione. L'allarme giunge dalla gran Bretagna, dove uno
studio pubblicato sul Saga Magazine e suffragato dall'Agenzia
britannica per la protezione della salute rivela la crescita
del rischio malattie sessuali per le persone con oltre 50 anni.
Piu' di uno su 10 degli intervistati ha ammesso di non
utilizzare il preservativo per prevenire un'infezione, pur non
conoscendo la storia sessuale del partner. L'indagine ha
esaminato le condizioni generali di salute di un gruppo di
8.000 individui, cosi' come la loro vita sessuale. "C'e' la
vasta percezione - spiega Emma Soames di Saga Magazine - che le
malattie a trasmissione sessuale siano un problema per i
giovani, e inoltre gli over 50 non hanno bisogno di
contraccezione per prevenire la gravidanza, e quindi pensano
sia normale avere rapporti sessuali senza protezione". Un
abbassamento della guardia pericoloso, che non deve pero',
sottolinea Gwenda Hughes, a capo del Centro malattie sessuali
dell'Agenzia britannica per la salute, far dimenticare
l'importanza e la crescita qualitativa del sesso "maturo": il
65% degli intervistati over 50 sono risultati infatti
sessualmente attivi e quasi la meta' fa sesso almeno una volta
alla settimana. Un boom dovuto alla crescita di farmaci come il
Viagra. Superati i problemi erettili, per molti over 50 si e'
aperta una dimensione sessuale inaspettata: il 70% degli
intervistati ha confessato di avere una vita sessuale migliore
rispetto a quando erano giovani, grazie anche, secondo l'85%
del campione, a una minore pressione psicologica dopo i 50. Una
qualita' superiore, a cui fa fronte un inevitabile calo
quantitativo: l'84% degli intervistati ha confessato di fare
meno sesso a 50 anni rispetto che a 20 o a 30, ma di essere
comunque soddisfatto.
CASSAZIONE: E' VIOLENZA SESSUALE ANCHE ACCAREZZARE LE ASCELLE
Roma, 31 gen. - (Adnkronos) - Anche accarezzare le ascelle e le
spalle e' violenza sessuale. Lo sancisce la Cassazione (III sezione
penale, sentenza 4538) che ha confermato la condanna per violenza
sessuale (due anni e due mesi di reclusione sospesi con la
condizionale) nei confronti di Pasquale V., un ragioniere 65enne della
provincia di Campobasso, che aveva costretto una sua praticante,
Amelia D., "a subire atti sessuali consistiti nell'infilare la mano
sotto la maglietta e nell'accarezzarle le spalle e le ascelle in
corrispondenza del seno". Secondo la Suprema Corte, che ha dichiarato
inammissibile il ricorso di Pasquale V., il fatto, pur meritando le
attenuanti generiche per la 'tenuita'' del patto, va punito come vera
e propria violenza sessuale.
I fatti risalgono al 23 gennaio del '97 e sono accaduti a Larino
nello studio da ragione di Pasquale. L'uomo, ricostruisce la sentenza
di piazza Cavour, si era avvicinato ad Amelia "mentre era intenta ad
effettuare alcune registrazioni, le aveva chiesto di sciogliersi i
capelli e eli aveva dato seguito alla richiesta". a quel punto
Pasquale, ragguaglia ancora la Suprema Corte, "si era accostato alla
ragazza e aveva iniziato a toccarle i capelli senza che lei avesse il
coraggio di reagire perche' spaventata".
A questo punto l'uomo aveva "infilato la mano nella maglietta e
aveva cominciato ad accarezzarle la schiena spingendo la mano sotto
l'ascella sinistra verso il seno".
spalle e' violenza sessuale. Lo sancisce la Cassazione (III sezione
penale, sentenza 4538) che ha confermato la condanna per violenza
sessuale (due anni e due mesi di reclusione sospesi con la
condizionale) nei confronti di Pasquale V., un ragioniere 65enne della
provincia di Campobasso, che aveva costretto una sua praticante,
Amelia D., "a subire atti sessuali consistiti nell'infilare la mano
sotto la maglietta e nell'accarezzarle le spalle e le ascelle in
corrispondenza del seno". Secondo la Suprema Corte, che ha dichiarato
inammissibile il ricorso di Pasquale V., il fatto, pur meritando le
attenuanti generiche per la 'tenuita'' del patto, va punito come vera
e propria violenza sessuale.
I fatti risalgono al 23 gennaio del '97 e sono accaduti a Larino
nello studio da ragione di Pasquale. L'uomo, ricostruisce la sentenza
di piazza Cavour, si era avvicinato ad Amelia "mentre era intenta ad
effettuare alcune registrazioni, le aveva chiesto di sciogliersi i
capelli e eli aveva dato seguito alla richiesta". a quel punto
Pasquale, ragguaglia ancora la Suprema Corte, "si era accostato alla
ragazza e aveva iniziato a toccarle i capelli senza che lei avesse il
coraggio di reagire perche' spaventata".
A questo punto l'uomo aveva "infilato la mano nella maglietta e
aveva cominciato ad accarezzarle la schiena spingendo la mano sotto
l'ascella sinistra verso il seno".
CARCERI: SAPPE, APPELLO A NAPOLITANO SU SUICIDI POLIZIOTTI PENITENZIARI
'CINQUE IN POCO PIU' DI UN MESE, E' VERA EMERGENZA'
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "E' ormai una vera e propria
emergenza e, nell'attuale situazione di incertezza politica, ci
rivolgiamo al Capo dello Stato Giorgio Napolitano perche' valuti un
proprio autorevole intervento". Cosi' il segretario del Sappe,
sindacato autonomo polizia penitenziaria, Donato Capece, commenta i
"cinque suicidi di poliziotti penitenziari in poco piu' di un mese: un
dato da leggere davvero con estrema preoccupazione, rispetto al quale
auspichiamo che la piu' alta carica dello Stato assuma con urgenza
opportuni provvedimenti".
Accusa Capece: "Dopo i nostri gridi di allarme, ci saremmo
aspettati una sensibilizzazione sull'argomento da parte delle
autorita' istituzionali e politiche del Paese, in particolare di
quelle con competenze in ordine a giustizia, sicurezza e sanita'. Ma
non ci risulta essere stato fatto nulla. Ed e' per questo che oggi
rivolgiamo un pubblico appello al presidente della Repubblica e
rinnoviamo quello a suo tempo gia' fatto al capo dell'Amministrazione
penitenziaria Ettore Ferrara, affinche' intervengano con
autorevolezza, anche aprendo un confronto con le organizzazioni
sindacali del Corpo, sulla drammatica realta' dei suicidi nella
Polizia penitenziaria".
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "E' ormai una vera e propria
emergenza e, nell'attuale situazione di incertezza politica, ci
rivolgiamo al Capo dello Stato Giorgio Napolitano perche' valuti un
proprio autorevole intervento". Cosi' il segretario del Sappe,
sindacato autonomo polizia penitenziaria, Donato Capece, commenta i
"cinque suicidi di poliziotti penitenziari in poco piu' di un mese: un
dato da leggere davvero con estrema preoccupazione, rispetto al quale
auspichiamo che la piu' alta carica dello Stato assuma con urgenza
opportuni provvedimenti".
Accusa Capece: "Dopo i nostri gridi di allarme, ci saremmo
aspettati una sensibilizzazione sull'argomento da parte delle
autorita' istituzionali e politiche del Paese, in particolare di
quelle con competenze in ordine a giustizia, sicurezza e sanita'. Ma
non ci risulta essere stato fatto nulla. Ed e' per questo che oggi
rivolgiamo un pubblico appello al presidente della Repubblica e
rinnoviamo quello a suo tempo gia' fatto al capo dell'Amministrazione
penitenziaria Ettore Ferrara, affinche' intervengano con
autorevolezza, anche aprendo un confronto con le organizzazioni
sindacali del Corpo, sulla drammatica realta' dei suicidi nella
Polizia penitenziaria".
GB: GRANDE SUCCESSO PER PARCO GIOCHI PER OVER-60
(ANSA) - LONDRA, 31 GEN - Un parco giochi per chi ha piu' di
sessant'anni: e' stato aperto a Manchester e sta avendo un
grandissimo successo, secondo quanto scrive la stampa
britannica.
La struttura e' a meta' strada tra un parco giochi per
bambini e una palestra all'aperto. Ci sono altalene, macchine
per camminare, pali per fare stretching e anche panche per fare
le flessioni: il tutto per una spesa di 22mila euro circa, ma
che vale molto di piu' quando si pensa ai benefici per la salute
e la serenita' degli anziani. Secondo il Daily Mirror,
l'ispirazione e' nata da un articolo dello stesso tabloid, che
lo scorso anno dava notizia di un parco simile in Germania.
Dice Peggy Yuill, 74 anni, che fa parte di un'associazione di
residenti che ha fatto campagna per il parco giochi: ''Non
pensavo che ci saremmo riusciti cosi' presto. Appena iniziano a
usare le macchine, le loro facce si illuminano. Cominciano a
ridere e a divertirsi. Mai visto pensionati ridere cosi'
tanto''. Il parco e' frequentatissimo, e molti lo usano
quotidianamente.
La spesa per allestirlo e' stata affrontata dalla Northward
Housing, l'azienda che gestisce un vasto comprensorio di case
popolari per la citta' di Manchester. Gordon Lishman, presidente
di Age Concern, una Ong che si occupa degli anziani, plaude
all'iniziativa: ''Fare esercizio alcune volte alla settimana fa
una grande differenza per la salute, senza essere troppo
faticoso. Socializzare, poi, serve a combattere solitudine e
depressione''.
sessant'anni: e' stato aperto a Manchester e sta avendo un
grandissimo successo, secondo quanto scrive la stampa
britannica.
La struttura e' a meta' strada tra un parco giochi per
bambini e una palestra all'aperto. Ci sono altalene, macchine
per camminare, pali per fare stretching e anche panche per fare
le flessioni: il tutto per una spesa di 22mila euro circa, ma
che vale molto di piu' quando si pensa ai benefici per la salute
e la serenita' degli anziani. Secondo il Daily Mirror,
l'ispirazione e' nata da un articolo dello stesso tabloid, che
lo scorso anno dava notizia di un parco simile in Germania.
Dice Peggy Yuill, 74 anni, che fa parte di un'associazione di
residenti che ha fatto campagna per il parco giochi: ''Non
pensavo che ci saremmo riusciti cosi' presto. Appena iniziano a
usare le macchine, le loro facce si illuminano. Cominciano a
ridere e a divertirsi. Mai visto pensionati ridere cosi'
tanto''. Il parco e' frequentatissimo, e molti lo usano
quotidianamente.
La spesa per allestirlo e' stata affrontata dalla Northward
Housing, l'azienda che gestisce un vasto comprensorio di case
popolari per la citta' di Manchester. Gordon Lishman, presidente
di Age Concern, una Ong che si occupa degli anziani, plaude
all'iniziativa: ''Fare esercizio alcune volte alla settimana fa
una grande differenza per la salute, senza essere troppo
faticoso. Socializzare, poi, serve a combattere solitudine e
depressione''.
GIOCHI/GRATTA E VINCI, DIFFIDATE DALLE IMITAZIONI
Guida al riconoscimento dei bilgietti autentici
Roma, 31 gen. (Apcom) - Il Gratta e Vinci è un gioco sicuro e
legale dato in concessione esclusiva dall'Amministrazione
Autonoma dei Monopoli di Stato al Consorzio Lotterie Nazionali.
Ma i tentativi di imitazione sono tanti.
Attenzione quindi ad acquistare i tagliandi che abbiano i segni
distintivi dell'originale Gratta e Vinci.
Ogni biglietto originale del Gratta e Vinci distribuito dal
Consorzio Lotterie Nazionali riporta il logo ufficiale del Gratta
e Vinci sul fronte (in basso a sinistra), mentre sul retro sono
riprodotti il codice a barre identificativo, il logo del
Consorzio Lotterie Nazionali, quello dell'Amministrazione
Autonoma Monopoli di Stato, il logo Gioco Sicuro e le modalità di
riscossione dei premi.
I premi vengono pagati in denaro.
Il Gratta e Vinci è infatti l'unica lotteria istantanea titolata
a distribuire vincite in denaro.
I biglietti del Gratta e Vinci vengono distribuiti dal Consorzio
Lotterie Nazionali a oltre 44.000 punti vendita (tabaccai,
edicole, bar, punti di ristorazione autostradale). Tali punti
vendita autorizzati sono dotati di uno speciale terminale che
consente la validazione, cioè il controllo on-line dei biglietti
vincenti, e quindi un immediato e sicuro pagamento dei premi.
Roma, 31 gen. (Apcom) - Il Gratta e Vinci è un gioco sicuro e
legale dato in concessione esclusiva dall'Amministrazione
Autonoma dei Monopoli di Stato al Consorzio Lotterie Nazionali.
Ma i tentativi di imitazione sono tanti.
Attenzione quindi ad acquistare i tagliandi che abbiano i segni
distintivi dell'originale Gratta e Vinci.
Ogni biglietto originale del Gratta e Vinci distribuito dal
Consorzio Lotterie Nazionali riporta il logo ufficiale del Gratta
e Vinci sul fronte (in basso a sinistra), mentre sul retro sono
riprodotti il codice a barre identificativo, il logo del
Consorzio Lotterie Nazionali, quello dell'Amministrazione
Autonoma Monopoli di Stato, il logo Gioco Sicuro e le modalità di
riscossione dei premi.
I premi vengono pagati in denaro.
Il Gratta e Vinci è infatti l'unica lotteria istantanea titolata
a distribuire vincite in denaro.
I biglietti del Gratta e Vinci vengono distribuiti dal Consorzio
Lotterie Nazionali a oltre 44.000 punti vendita (tabaccai,
edicole, bar, punti di ristorazione autostradale). Tali punti
vendita autorizzati sono dotati di uno speciale terminale che
consente la validazione, cioè il controllo on-line dei biglietti
vincenti, e quindi un immediato e sicuro pagamento dei premi.
GB/ BECKHAM SFOGGIA TATUAGGIO CHE RITRAE LA SUA DOLCE VICTORIA
E' copia esatta foto favorita della moglie
Roma, 31 gen. (Apcom) - Mentre palleggiava in una spiaggia in
Brasile, il calciatore David Beckham ha sfoggiato un tatuaggio
(il suo undicesimo) di 15 centimetri su un braccio che ritrae la
sua dolce metà, la Spice Girl Victoria.
L'immagine - rivela oggi il tabloid "The Mirror" - è una copia
esatta della foto favorita della moglie, uno scatto ispirato a
Brigitte Bardot che "Posh" ha fatto quattro anni fa per la
rivista "Pop". Una fonte vicina alla celebre coppia: "Sono
entrambi felici del risultato. E' stato fatto bene. Victoria era
lusingata".
Il tatoo è costato 3.350 euro ed è opera del suo tatuatore
personale, Lou Malloy. Il giocatore dei Los Angeles Galaxy si
trova in Brasile per lanciare una terza scuola di calcio nello
stato del Rio Grande do Norte, dopo le succursali a Londra e Los
Angeles.
Roma, 31 gen. (Apcom) - Mentre palleggiava in una spiaggia in
Brasile, il calciatore David Beckham ha sfoggiato un tatuaggio
(il suo undicesimo) di 15 centimetri su un braccio che ritrae la
sua dolce metà, la Spice Girl Victoria.
L'immagine - rivela oggi il tabloid "The Mirror" - è una copia
esatta della foto favorita della moglie, uno scatto ispirato a
Brigitte Bardot che "Posh" ha fatto quattro anni fa per la
rivista "Pop". Una fonte vicina alla celebre coppia: "Sono
entrambi felici del risultato. E' stato fatto bene. Victoria era
lusingata".
Il tatoo è costato 3.350 euro ed è opera del suo tatuatore
personale, Lou Malloy. Il giocatore dei Los Angeles Galaxy si
trova in Brasile per lanciare una terza scuola di calcio nello
stato del Rio Grande do Norte, dopo le succursali a Londra e Los
Angeles.
GOVERNO: ECONOMIST, ITALIA HA DAVVERO BISOGNO DI BERLUSCONI?
(ANSA) - LONDRA, 31 GEN - ''L'Italia ha gia' abbastanza
problemi: ha davvero bisogno di un ritorno di Berlusconi?''.
Cosi' scrive l'Economist, in edicola domani, in un editoriale in
cui analizza le prospettive politiche dell'Italia dopo la caduta
di Romano Prodi.
Il settimanale britannico, esaminando al situazione stagnante
dell'economia italiana, nota come ''tutti sono d'accordo nel
dire che l'ultima cosa di cui l'Italia ha bisogno e' una nuova
serie di governi frammentati dalla vita breve... al contrario,
ha bisogno di un governo stabile e di dolorose riforme
economiche. Il problema e' come ottenere queste cose. Nel 2001
gli elettori appoggiarono a gran maggioranza Berlusconi
(respingendo l'opinione di questo giornale, per il quale la sua
storia di imprenditore con luci e ombre lo rendeva inadatto a
guidare l'Italia). Ma lui ha sprecato questa opportunita',
usando tutto il capitale politico per proteggere i suoi
interessi nei media e bloccare le azioni giudiziarie contro di
lui, ed e' stato ondivago sulle riforme economiche''.
''Dopo un mandato disastroso - prosegue l'Economist - ha
lasciato dietro di se' una pillola avvelenata: una legge che ha
cambiato il sistema elettorale per riportarlo a uno in larga
parte basato sulla rappresentanza proporzionale''.
Per il settimanale, ''la probabilita' maggiore e' che
l'Italia vada alle elezioni con questo sistema''. Ma, spiega,
''servono nuove regole elettorali se si vuole che torni un
governo stabile. Tuttavia, il problema piu' profondo dell'Italia
e' che pochi dei suoi leader politici sono veri riformatori in
favore della liberalizzazione. Il governo Prodi ha ridotto il
deficit e migliorato la raccolta delle tasse, ma si e' rivelato
troppo timido nell'affrontare gli interessi costituiti, che non
vogliono il cambiamento. Ha lasciato il settore pubblico in
larga parte non riformato. Come prova la crisi dei rifiuti a
Napoli, non e' riuscito a risolvere il problema del Mezzogiorno.
Veltroni, piu' giovane, potrebbe essere piu' coraggioso, ma le
sue credenziali riformiste non sono state testate e il suo
controllo del centrosinistra potrebbe non essere piu' saldo di
quello di Prodi''.
''Non c'e' la piu' piccola speranza che sia meglio
scommettere su un ritorno di Berlusconi, rispetto a Prodi -
conclude - A guardare i suoi trascorsi, potrebbe essere peggio,
a cominciare dalla cancellazione delle riforme di Prodi sulla
raccolta fiscale, che hanno avuto successo. Berlusconi ha gia'
chiarito che la sua priorita' sara' di nuovo proteggere i suoi
interessi, rendendo piu' difficile l'uso di intercettazioni nei
processi. Per quanto sia stato un uomo di successo negli affari,
egli resta inadatto a fare il lavoro che brama. Povera Italia''.
problemi: ha davvero bisogno di un ritorno di Berlusconi?''.
Cosi' scrive l'Economist, in edicola domani, in un editoriale in
cui analizza le prospettive politiche dell'Italia dopo la caduta
di Romano Prodi.
Il settimanale britannico, esaminando al situazione stagnante
dell'economia italiana, nota come ''tutti sono d'accordo nel
dire che l'ultima cosa di cui l'Italia ha bisogno e' una nuova
serie di governi frammentati dalla vita breve... al contrario,
ha bisogno di un governo stabile e di dolorose riforme
economiche. Il problema e' come ottenere queste cose. Nel 2001
gli elettori appoggiarono a gran maggioranza Berlusconi
(respingendo l'opinione di questo giornale, per il quale la sua
storia di imprenditore con luci e ombre lo rendeva inadatto a
guidare l'Italia). Ma lui ha sprecato questa opportunita',
usando tutto il capitale politico per proteggere i suoi
interessi nei media e bloccare le azioni giudiziarie contro di
lui, ed e' stato ondivago sulle riforme economiche''.
''Dopo un mandato disastroso - prosegue l'Economist - ha
lasciato dietro di se' una pillola avvelenata: una legge che ha
cambiato il sistema elettorale per riportarlo a uno in larga
parte basato sulla rappresentanza proporzionale''.
Per il settimanale, ''la probabilita' maggiore e' che
l'Italia vada alle elezioni con questo sistema''. Ma, spiega,
''servono nuove regole elettorali se si vuole che torni un
governo stabile. Tuttavia, il problema piu' profondo dell'Italia
e' che pochi dei suoi leader politici sono veri riformatori in
favore della liberalizzazione. Il governo Prodi ha ridotto il
deficit e migliorato la raccolta delle tasse, ma si e' rivelato
troppo timido nell'affrontare gli interessi costituiti, che non
vogliono il cambiamento. Ha lasciato il settore pubblico in
larga parte non riformato. Come prova la crisi dei rifiuti a
Napoli, non e' riuscito a risolvere il problema del Mezzogiorno.
Veltroni, piu' giovane, potrebbe essere piu' coraggioso, ma le
sue credenziali riformiste non sono state testate e il suo
controllo del centrosinistra potrebbe non essere piu' saldo di
quello di Prodi''.
''Non c'e' la piu' piccola speranza che sia meglio
scommettere su un ritorno di Berlusconi, rispetto a Prodi -
conclude - A guardare i suoi trascorsi, potrebbe essere peggio,
a cominciare dalla cancellazione delle riforme di Prodi sulla
raccolta fiscale, che hanno avuto successo. Berlusconi ha gia'
chiarito che la sua priorita' sara' di nuovo proteggere i suoi
interessi, rendendo piu' difficile l'uso di intercettazioni nei
processi. Per quanto sia stato un uomo di successo negli affari,
egli resta inadatto a fare il lavoro che brama. Povera Italia''.
ANNIVERSARI, 80 ANNI FA INIZIAVA LA VENDITA DELLO SCOTCH
(9Colonne) Roma, 31 gen - Il 31 gennaio 1928 la 3-M Company metteva in vendita lo "Scotch", il nastro trasparente adesivo inventato nel 1925 da un giovane ingegnere della stessa società statunitense, del Mennessota che all'inizio degli anni '20 ha prodotto la prima carta vetrata impermeabile al mondo, che assicura una riduzione delle polveri trasportate dall'aria nei processi di lavorazione dell'industria automobilistica. Richard G. Drew per delimitare le aree delle auto da verniciare, mette a punto delle strisce adesive che verranno ribattezzate scotch tape (nastro scozzese) dagli operai pensando che fosse un sistema per risparmiare. I progressi tecnici conseguiti negli anni successivi consentono la realizzazione del nastro adesivo in cellophane Scotch, inizialmente ideato per sigillare pacchi, ma per il quale vengono presto scoperti centinaia di utilizzi pratici. All'inizio degli anni '40, la produzione di 3M, convertita a uso bellico, si incentra su materiali difensivi destinati alla seconda guerra mondiale.
Seguono nuove iniziative imprenditoriali, quali la pellicola riflettente Scotchlite per la segnaletica stradale, il nastro magnetico per la registrazione audio e il nastro adesivo in filamenti. Negli anni '50, 3M introduce il processo di copiatura Thermo-Fax, il trattamento di protezione per tessuti Scotchgard, il videonastro, i panni per la pulizia Scotch-Brite e numerosi nuovi prodotti elettromeccanici. Il microfilm all'argento secco viene introdotto negli anni '60, insieme a prodotti per la fotografia, alla carta senza carbone e ai sistemi di lavagne luminose. 3M entra inoltre nel settore in rapida espansione dell'assistenza sanitaria.
Negli anni '70 e '80 la presenza sui mercati si espande ulteriormente nei settori dei prodotti farmaceutici, della radiologia, del controllo dell'energia, dei prodotti per ufficio e raggiunge, in termini di diffusione, quasi tutti i paesi del mondo. Nel corso degli anni '90 3M continua a sviluppare una vasta gamma di prodotti tra cui i farmaci modificatori della risposta immunitaria, le pellicole per l'ottimizzazione dell'immagine per i display elettronici e i circuiti flessibili destinati a stampanti a getto d'inchiostro, telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici.
Seguono nuove iniziative imprenditoriali, quali la pellicola riflettente Scotchlite per la segnaletica stradale, il nastro magnetico per la registrazione audio e il nastro adesivo in filamenti. Negli anni '50, 3M introduce il processo di copiatura Thermo-Fax, il trattamento di protezione per tessuti Scotchgard, il videonastro, i panni per la pulizia Scotch-Brite e numerosi nuovi prodotti elettromeccanici. Il microfilm all'argento secco viene introdotto negli anni '60, insieme a prodotti per la fotografia, alla carta senza carbone e ai sistemi di lavagne luminose. 3M entra inoltre nel settore in rapida espansione dell'assistenza sanitaria.
Negli anni '70 e '80 la presenza sui mercati si espande ulteriormente nei settori dei prodotti farmaceutici, della radiologia, del controllo dell'energia, dei prodotti per ufficio e raggiunge, in termini di diffusione, quasi tutti i paesi del mondo. Nel corso degli anni '90 3M continua a sviluppare una vasta gamma di prodotti tra cui i farmaci modificatori della risposta immunitaria, le pellicole per l'ottimizzazione dell'immagine per i display elettronici e i circuiti flessibili destinati a stampanti a getto d'inchiostro, telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici.
TV: 'LOST', CHIUSO BLOG DI GARCIA PER RISCHIO 'FUGA NOTIZIE'
(AGI) - Los Angeles, 31 gen. - Per chi sperava di sapere il
finale di "Lost" prima del 2010, brutte notizie in arrivo: la
star del telefilm Jeorge Garcia ha rivelato che e' stato
costretto a chiudere il suo blog. L'ordine e' giunto
direttamente dai piani alti della produzione. Sembra infatti
che i boss fossero molto preoccupati per una possibile fuga di
notizie sul segretissimo finale. Garcia, che nella serie
interpreta Hugo Hurley Reyes, ha dichiarato: "Non intendevo
svelare il segreto, sono i miei lettori che hanno una fervida
immaginazione".
finale di "Lost" prima del 2010, brutte notizie in arrivo: la
star del telefilm Jeorge Garcia ha rivelato che e' stato
costretto a chiudere il suo blog. L'ordine e' giunto
direttamente dai piani alti della produzione. Sembra infatti
che i boss fossero molto preoccupati per una possibile fuga di
notizie sul segretissimo finale. Garcia, che nella serie
interpreta Hugo Hurley Reyes, ha dichiarato: "Non intendevo
svelare il segreto, sono i miei lettori che hanno una fervida
immaginazione".
ISAE: 3 GIOVANI SU 4 SONO "BAMBOCCIONI", E SONO IN AUMENTO
(AGI) - Roma, 31 gen. - Circa tre giovani su 4 in Italia sono
"bamboccioni": tale definizione, fatta dal Ministro
dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa, si riferisce a quella
fascia d'eta' tra i 20 e i 30 anni che vive ancora con mamma e
papa'. Un fenomeno sociale che, evidenzia l'Isae nella sua nota
mensile, non accenna a diminuire nonostante alcuni
provvedimenti di sostegno come quello dell'ultima finanziaria,
che prevede sgravi fiscali sugli affitti per quei giovani che
lasciano il 'nido' familiare.
Riferendosi ai dati dell'indagine Eusilc dell'Eurostat, e
relativi al 2005, l'Isae segnala che in Italia e in Spagna
quasi tre quarti dei giovani tra i 20 ed i 30 anni vivono
ancora in famiglia; nel Regno Unito e in Svezia, invece,
rispettivamente un quarto e un quinto dei giovani risiedono
ancora nella casa dei genitori. L'Irlanda, paese a maggioranza
cattolica, mostra un modello di comportamento piu' simile a
quello dei due paesi dell'Europa mediterranea (62,3% di giovani
ancora in famiglia), mentre la Francia si colloca in una
posizione intermedia (34,9%).
In particolare per quanto riguarda l'Italia, sulla base dei
dati Bankitalia riferiti al 1991 e al 2004, e' emerso inoltre
che la quota di giovani residenti con i genitori sul totale e'
aumentata di circa 6 punti percentuali (dal 68,4% nel 1991 al
74,1% nel 2004). Nel 1991 il reddito dei giovani rappresentava
l'83% del reddito medio, mentre nel 2004 si era ridotto al 74%.
La diminuzione della quota di reddito dei giovani rispetto a
quello totale medio segnala un impoverimento relativo in questa
fascia di eta'. Inoltre, la probabilita' di uscita dalla
famiglia di origine su un sottocampione di giovani occupati fra
i 20 ed i 30 anni di eta' nel 2004. cresce significativamente
all'aumentare del reddito, dell'eta' e se si e' sposati, mentre
diminuisce se si e' celibi o nubili, rispetto alle altre
condizioni (divorziati, separati e vedovi); inoltre, l'uscita
e' piu' probabile se si e' donne, se si risiede nel nord est -
rispetto al centro - , in un comune di dimensioni medio-grandi
- rispetto ad uno di piccole dimensioni - , se si e' lavoratori
autonomi piuttosto che dipendenti.
"bamboccioni": tale definizione, fatta dal Ministro
dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa, si riferisce a quella
fascia d'eta' tra i 20 e i 30 anni che vive ancora con mamma e
papa'. Un fenomeno sociale che, evidenzia l'Isae nella sua nota
mensile, non accenna a diminuire nonostante alcuni
provvedimenti di sostegno come quello dell'ultima finanziaria,
che prevede sgravi fiscali sugli affitti per quei giovani che
lasciano il 'nido' familiare.
Riferendosi ai dati dell'indagine Eusilc dell'Eurostat, e
relativi al 2005, l'Isae segnala che in Italia e in Spagna
quasi tre quarti dei giovani tra i 20 ed i 30 anni vivono
ancora in famiglia; nel Regno Unito e in Svezia, invece,
rispettivamente un quarto e un quinto dei giovani risiedono
ancora nella casa dei genitori. L'Irlanda, paese a maggioranza
cattolica, mostra un modello di comportamento piu' simile a
quello dei due paesi dell'Europa mediterranea (62,3% di giovani
ancora in famiglia), mentre la Francia si colloca in una
posizione intermedia (34,9%).
In particolare per quanto riguarda l'Italia, sulla base dei
dati Bankitalia riferiti al 1991 e al 2004, e' emerso inoltre
che la quota di giovani residenti con i genitori sul totale e'
aumentata di circa 6 punti percentuali (dal 68,4% nel 1991 al
74,1% nel 2004). Nel 1991 il reddito dei giovani rappresentava
l'83% del reddito medio, mentre nel 2004 si era ridotto al 74%.
La diminuzione della quota di reddito dei giovani rispetto a
quello totale medio segnala un impoverimento relativo in questa
fascia di eta'. Inoltre, la probabilita' di uscita dalla
famiglia di origine su un sottocampione di giovani occupati fra
i 20 ed i 30 anni di eta' nel 2004. cresce significativamente
all'aumentare del reddito, dell'eta' e se si e' sposati, mentre
diminuisce se si e' celibi o nubili, rispetto alle altre
condizioni (divorziati, separati e vedovi); inoltre, l'uscita
e' piu' probabile se si e' donne, se si risiede nel nord est -
rispetto al centro - , in un comune di dimensioni medio-grandi
- rispetto ad uno di piccole dimensioni - , se si e' lavoratori
autonomi piuttosto che dipendenti.
GERMANIA: CHIRURGO CROLLA A TERRA UBRIACO DURANTE OPERAZIONE
(AGI) - Berlino, 31 gen. - Ha impiantato al paziente una
protesi al femore, ma mentre stava cucendo la ferita e'
crollato a terra, ubriaco fradicio. Protagonista
dell'incredibile episodio, rivelato oggi dal quotidiano 'Bild'
e' uno dei piu' famosi chirurghi ortopedici tedeschi, Christian
T., 58 anni, definito dai suoi colleghi un "mago del bisturi".
E' stato lo stesso protagonista dell'incidente, verificatosi in
una clinica di Ulm, in Baviera, a raccontare al quotidiano
quanto gli e' accaduto, senza minimizzare affatto le sue
responsabilita'. "E' tutto vero", ha ammesso, "erano le otto
del mattino, la prima operazione della giornata e stavo
ricucendo la ferita". Dopo che era crollato svenuto al suolo,
gli assistenti della sala operatoria lo hanno soccorso e gli
hanno effettuato un prelievo del sangue. Dall'analisi e'
risultato un contenuto di 2,4 grammi di alcol. "Non so che
percentuale fosse", ha aggiunto il chirurgo, "ma non contesto
di aver bevuto vino rosso la sera prima. Poiche' durante la
nottata non riuscivo a prendere sonno, ho bevuto alcuni
grappini per poter dormire. La mattina non ho fatto colazione
prima di andare in sala operatoria". Il professore riconosce
che quello da lui commesso "e' stato un grave errore". "Mi sono
autodenunciato -ha detto- all'ordine professionale e mi sono
autosospeso".
Nei giorni scorsi si era verificato un altro grave episodio
di malasanita', quando in una cittadina tedesco-orientale un
paziente era caduto dal tavolo operatorio, riportando gravi
lesioni interne. Rimesso sul tavolo era stato operato con
successo al cuore, ma era poi deceduto per un'emorragia interna
e per le lesioni al fegato e alla milza prodotte dalla
caduta.
protesi al femore, ma mentre stava cucendo la ferita e'
crollato a terra, ubriaco fradicio. Protagonista
dell'incredibile episodio, rivelato oggi dal quotidiano 'Bild'
e' uno dei piu' famosi chirurghi ortopedici tedeschi, Christian
T., 58 anni, definito dai suoi colleghi un "mago del bisturi".
E' stato lo stesso protagonista dell'incidente, verificatosi in
una clinica di Ulm, in Baviera, a raccontare al quotidiano
quanto gli e' accaduto, senza minimizzare affatto le sue
responsabilita'. "E' tutto vero", ha ammesso, "erano le otto
del mattino, la prima operazione della giornata e stavo
ricucendo la ferita". Dopo che era crollato svenuto al suolo,
gli assistenti della sala operatoria lo hanno soccorso e gli
hanno effettuato un prelievo del sangue. Dall'analisi e'
risultato un contenuto di 2,4 grammi di alcol. "Non so che
percentuale fosse", ha aggiunto il chirurgo, "ma non contesto
di aver bevuto vino rosso la sera prima. Poiche' durante la
nottata non riuscivo a prendere sonno, ho bevuto alcuni
grappini per poter dormire. La mattina non ho fatto colazione
prima di andare in sala operatoria". Il professore riconosce
che quello da lui commesso "e' stato un grave errore". "Mi sono
autodenunciato -ha detto- all'ordine professionale e mi sono
autosospeso".
Nei giorni scorsi si era verificato un altro grave episodio
di malasanita', quando in una cittadina tedesco-orientale un
paziente era caduto dal tavolo operatorio, riportando gravi
lesioni interne. Rimesso sul tavolo era stato operato con
successo al cuore, ma era poi deceduto per un'emorragia interna
e per le lesioni al fegato e alla milza prodotte dalla
caduta.
VIP: NUOVO RICOVERO COATTO PER BRITNEY SPEARS,"E' PERICOLOSA"
(AGI/AFP) - Los Angeles, 31 gen. - Nuovo ricovero coatto in
ospedele per Britney Spears. Nella notte la popstar e' stata
trasferita in ambulanza dalla sua casa di Los Angeles su
richiesta del suo psicoanalista. Il ricovero e' avvenuto
all'una e mezza del mattino con il codice 5150, che prevede
l'internamento in una struttura sanitaria di una persona
ritenuta pericolosa per se e per gli altri. L'ambulanza era
scortata da una decina di agenti in moto e da due elicotteri
della polizia.
La Spears aveva gia' subito un ricovero coatto il 4
gennaio, dopo una lite nata perche' non voleva consegnare i due
figli alla guardia del corpo dell'ex marito, Kevin Federline,
che ne aveva l'affidamento. In seguito il giudice aveva le
aveva tolto anche il diritto ai tre incontri a settimana con
Sean Preston (2 anni) e Jayden James (un anno).
ospedele per Britney Spears. Nella notte la popstar e' stata
trasferita in ambulanza dalla sua casa di Los Angeles su
richiesta del suo psicoanalista. Il ricovero e' avvenuto
all'una e mezza del mattino con il codice 5150, che prevede
l'internamento in una struttura sanitaria di una persona
ritenuta pericolosa per se e per gli altri. L'ambulanza era
scortata da una decina di agenti in moto e da due elicotteri
della polizia.
La Spears aveva gia' subito un ricovero coatto il 4
gennaio, dopo una lite nata perche' non voleva consegnare i due
figli alla guardia del corpo dell'ex marito, Kevin Federline,
che ne aveva l'affidamento. In seguito il giudice aveva le
aveva tolto anche il diritto ai tre incontri a settimana con
Sean Preston (2 anni) e Jayden James (un anno).
UNIVERSITA': 'STUDENTI.IT', LA FILA IN SEGRETERIA PIU' SICURA DEI SERVIZI ON LINE
Roma, 31 gen. (Adnkronos)- La fila in segreteria rimane lo
strumento piu' sicuro per le pratiche universitarie. E' quanto risulta
da un sondaggio condotto dalla redazione di Student.it che ha chiesto
a centinaia di studenti universitari cosa pensano dei servizi online
presenti all'interno del loro ateneo ed ha scoperto che, a parte
alcuni atenei virtuosi, fare la fila in segreteria resta ancora uno
dei metodi piu' sicuri per ricevere informazioni aggiornate ed
accedere ai servizi.
Se per un buon 51% degli intervistati tutto funziona
correttamente nel proprio ateneo, per i restanti studenti i problemi
ci sono. Il 27% dichiara che sono funzionanti e disponibili solo
alcuni servizi telematici, il 14% afferma che nelle universita' i
servizi ci sono, ma che non funzionano o non vengono utilizzati e il
7% denuncia la totale assenza di supporto virtuale.
Uno dei punti focali della lenta telematizzazione delle
universita', rileva Studenti.it, e' la volonta' di accettare il
"cambiamento". I professori piu' avanti con gli anni sono piuttosto
riluttanti ad aggiornarsi e ritengono computer e Internet strumenti da
far usare a qualche assistente giovane e volenteroso che risponde per
loro alle mail.
strumento piu' sicuro per le pratiche universitarie. E' quanto risulta
da un sondaggio condotto dalla redazione di Student.it che ha chiesto
a centinaia di studenti universitari cosa pensano dei servizi online
presenti all'interno del loro ateneo ed ha scoperto che, a parte
alcuni atenei virtuosi, fare la fila in segreteria resta ancora uno
dei metodi piu' sicuri per ricevere informazioni aggiornate ed
accedere ai servizi.
Se per un buon 51% degli intervistati tutto funziona
correttamente nel proprio ateneo, per i restanti studenti i problemi
ci sono. Il 27% dichiara che sono funzionanti e disponibili solo
alcuni servizi telematici, il 14% afferma che nelle universita' i
servizi ci sono, ma che non funzionano o non vengono utilizzati e il
7% denuncia la totale assenza di supporto virtuale.
Uno dei punti focali della lenta telematizzazione delle
universita', rileva Studenti.it, e' la volonta' di accettare il
"cambiamento". I professori piu' avanti con gli anni sono piuttosto
riluttanti ad aggiornarsi e ritengono computer e Internet strumenti da
far usare a qualche assistente giovane e volenteroso che risponde per
loro alle mail.
GENETICA: UN SINGOLO GENE E' IL 'MOTORE' DELL'EVOLUZIONE
(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Sono solo due varianti di un singolo
gene a regolare il 'motore ' dell'evoluzione umana, la
ricombinazione del Dna. Lo ha scoperto uno studio di una
compagnia privata islandese pubblicato dalla rivista Science: le
due varianti regolano il tasso di 'rimescolamento' del Dna, che
avviene durante la formazione di ovuli e spermatozoi.
Le due mutazioni del gene rnf212 sono state scoperte grazie a
uno studio su piu' di 20mila persone. I ricercatori hanno
scoperto anche che la versione che aumenta la ricombinazione nei
maschi ha l'effetto opposto nelle femmine, e viceversa:''In
questo modo la natura - scrivono gli autori - pur permettendo
grandi variazioni di Dna in un singolo genere fa in modo che il
tasso di ricombinazione sulla popolazione totale rimanga
invariato, garantendo la stabilita' del genoma''.
La ricombinazione avviene durante la meiosi, un tipo
particolare di divisione cellulare che avviene nei testicoli e
nelle ovaie. Durante la formazione di ovuli e spermatozoi il Dna
ereditato si ricombina, dando vita a cromosomi leggermente
diversi. Questo processo e' alla base dell'evoluzione e
dell'adattamento ai cambiamenti ambientali. Secondo un altro
articolo pubblicato da Science la ricombinazione avviene
principalmente nelle femmine, che hanno un tasso quasi doppio
che i maschi.
gene a regolare il 'motore ' dell'evoluzione umana, la
ricombinazione del Dna. Lo ha scoperto uno studio di una
compagnia privata islandese pubblicato dalla rivista Science: le
due varianti regolano il tasso di 'rimescolamento' del Dna, che
avviene durante la formazione di ovuli e spermatozoi.
Le due mutazioni del gene rnf212 sono state scoperte grazie a
uno studio su piu' di 20mila persone. I ricercatori hanno
scoperto anche che la versione che aumenta la ricombinazione nei
maschi ha l'effetto opposto nelle femmine, e viceversa:''In
questo modo la natura - scrivono gli autori - pur permettendo
grandi variazioni di Dna in un singolo genere fa in modo che il
tasso di ricombinazione sulla popolazione totale rimanga
invariato, garantendo la stabilita' del genoma''.
La ricombinazione avviene durante la meiosi, un tipo
particolare di divisione cellulare che avviene nei testicoli e
nelle ovaie. Durante la formazione di ovuli e spermatozoi il Dna
ereditato si ricombina, dando vita a cromosomi leggermente
diversi. Questo processo e' alla base dell'evoluzione e
dell'adattamento ai cambiamenti ambientali. Secondo un altro
articolo pubblicato da Science la ricombinazione avviene
principalmente nelle femmine, che hanno un tasso quasi doppio
che i maschi.
VIP: RIHANNA, NON E' VERO CHE BEYONCE MI HA ROTTO UN ALLUCE...
(AGI) - Los Angeles, 31 gen. - Scoppia la pace tra Rihanna e
Beyonce, dopo le voci circolate su un presunto alterco violento
tra le due popstar. Rihanna ha smentito seccamente l'accaduto
definendo 'folli' queste indiscrezioni. Dai giornali
scandalistici si era appreso che, per motivi di gelosia,
Beyonce aveva rotto un alluce a Rihanna, rea di aver flirtato
con Jay-Z, compagno della ex Destiny's Child e produttore
dell'artista di 'Don't stop the music'. "E' una follia - ha
detto Rihanna al magazine Star - mi sono fatta male all'alluce
quando ero in vacanza e c'era anche Beyonce nella stessa casa
dove mi trovavo. Ma e' successo in piscina e lei non c'entra
assolutamente niente: abbiamo un bel rapporto di amicizia".
Beyonce, dopo le voci circolate su un presunto alterco violento
tra le due popstar. Rihanna ha smentito seccamente l'accaduto
definendo 'folli' queste indiscrezioni. Dai giornali
scandalistici si era appreso che, per motivi di gelosia,
Beyonce aveva rotto un alluce a Rihanna, rea di aver flirtato
con Jay-Z, compagno della ex Destiny's Child e produttore
dell'artista di 'Don't stop the music'. "E' una follia - ha
detto Rihanna al magazine Star - mi sono fatta male all'alluce
quando ero in vacanza e c'era anche Beyonce nella stessa casa
dove mi trovavo. Ma e' successo in piscina e lei non c'entra
assolutamente niente: abbiamo un bel rapporto di amicizia".
VIP: NOZZE D'ORO PER PAUL NEWMAN E JOANNE WOODWARD
(AGI) - Los Angeles, 31 gen, - Cinquant'anni d'amore per Paul
Newman e Joanne Woodward. La coppia piu' longeva di Hoollywood
ha festeggiato le nozze d'oro. Un matrimonio che e' stato
considerato il piu' felice della storia del cinema e che
potrebbe a sua volta ispirare un capolavoro del grande schermo.
Una carriera avallata da numerosi Oscar, ma soprattutto quello
che stupisce del loro rapporto e' la sua solidita' e durata in
confronto all'universo sentimentalmente instabile di Hollywood.
Newman e la Woodward si sono conosciuti nel 1953 e per lui fu
subito alchimia. Ma la scintilla e' scoccata quattro anni dopo,
durante le riprese di 'La lunga estate calda' del 1957.
Convolati a nozze a Las Vegas solo un anno piu' tardi, oggi
Paul e Joanne hanno 83 e 77 anni. Vivono in un ranch vicino
alla mecca del cinema e hanno tre bellissime figlie: Elinor
Teresa, Melissa Steward e Claire Olivia.
Newman e Joanne Woodward. La coppia piu' longeva di Hoollywood
ha festeggiato le nozze d'oro. Un matrimonio che e' stato
considerato il piu' felice della storia del cinema e che
potrebbe a sua volta ispirare un capolavoro del grande schermo.
Una carriera avallata da numerosi Oscar, ma soprattutto quello
che stupisce del loro rapporto e' la sua solidita' e durata in
confronto all'universo sentimentalmente instabile di Hollywood.
Newman e la Woodward si sono conosciuti nel 1953 e per lui fu
subito alchimia. Ma la scintilla e' scoccata quattro anni dopo,
durante le riprese di 'La lunga estate calda' del 1957.
Convolati a nozze a Las Vegas solo un anno piu' tardi, oggi
Paul e Joanne hanno 83 e 77 anni. Vivono in un ranch vicino
alla mecca del cinema e hanno tre bellissime figlie: Elinor
Teresa, Melissa Steward e Claire Olivia.
GERMANIA: DA DOMANI A SCUOLA IL NAZISMO SPIEGATO CON I FUMETTI
Berlino, 31 gen. (Adnkronos) - Il nazismo a fumetti. Per
spiegare ai ragazzi a scuola gli spaventosi crimini commessi dalla
dittatura nazionalsocialista, per non far dimenticare i sei milioni di
ebrei uccisi ed i 60 milioni di morti per la guerra, le scuole di
Berlino e del NordReno Westfalia, a partire da domani adotteranno un
'manuale' del tutto particolare, una 'storia illustrata' pensata per i
giovanissimi. "Die Suche" (La ricerca), edito dal Anne Frank Zentrum
di Berlino e disegnato dall'olandese Eric Heuvel verra'
successivamente adottato dalle scuole di altri Laender del paese, si
legge oggi sul quotidiano popolare tedesco "Bildt", che da' notizia
dell'iniziativa.
Domani i ragazzi di 20 classi, di eta' compresa tra i 13 ed i 16
anni, inizieranno durante la lezione di storia a leggere la commovente
vicenda di Esther, i cui genitori vennero uccisi nel campo di
concentramento di Auschwitz.
spiegare ai ragazzi a scuola gli spaventosi crimini commessi dalla
dittatura nazionalsocialista, per non far dimenticare i sei milioni di
ebrei uccisi ed i 60 milioni di morti per la guerra, le scuole di
Berlino e del NordReno Westfalia, a partire da domani adotteranno un
'manuale' del tutto particolare, una 'storia illustrata' pensata per i
giovanissimi. "Die Suche" (La ricerca), edito dal Anne Frank Zentrum
di Berlino e disegnato dall'olandese Eric Heuvel verra'
successivamente adottato dalle scuole di altri Laender del paese, si
legge oggi sul quotidiano popolare tedesco "Bildt", che da' notizia
dell'iniziativa.
Domani i ragazzi di 20 classi, di eta' compresa tra i 13 ed i 16
anni, inizieranno durante la lezione di storia a leggere la commovente
vicenda di Esther, i cui genitori vennero uccisi nel campo di
concentramento di Auschwitz.
SALUTE: STUDIO CATTOLICA, PIU' RISCHI EPATITE E HIV IN CARCERE
(AGI) - Roma, 31 gen. - All'interno delle carceri italiane la
percentuale di malati contemporaneamente di epatite B, epatite
C e HIV e' piu' elevata che fra la popolazione normale, ed e'
associata allo stato di tossicodipendenza e a quello di
tabagismo. Questi risultati, non del tutto sorprendenti, che
confermano la denuncia lanciata nei giorni scorsi dal Gfk
Eurisko, emergono dall'approfondito studio condotto su un
migliaio di detenuti di sesso maschile nelle carceri del basso
Lazio (Frosinone, Cassino, Latina) da un gruppo di ricercatori
dell'Istituto di Igiene e dell'Istituto di Medicina Interna
dell'Universita' Cattolica di Roma, e dell'Universita' di
Cassino, pubblicato di recente dalla rivista internazionale BMC
Infectious Diseases. Secondo i dati ricavati dalle carceri del
sud del Lazio, che riguardano le cartelle cliniche di tutti i
carcerati fra il 1995 e il 2000, la coinfezione fra HIV ed
epatite C riguardava il 4% dei casi, quella fra epatite B e C
il 18% dei casi e quella fra HIV e epatite B il 3% dei casi. "I
risultati sono in piena sintonia con quanto denunciato nei
giorni scorsi dalla Societa' italiana di medicina e sanita'
penitenziaria, anche se non sono sorprendenti", spiega
l'epidemiologo Giuseppe La Torre, primo autore dell'articolo.
"Si tratta infatti di una popolazione molto particolare,
formata per la meta' da tossicodipendenti - e questo stesso e'
un dato molto significativo. Inoltre la popolazione carceraria
presenta solitamente un livello socioeconomico piuttosto basso
e infine in Italia rispetto agli altri Paesi in generale si
trova una piu' elevata incidenza di sieropositivita' fra gli
eroinomani". "Lo studio", spiega ancora l'internista Antonio
Grieco, "oltre alla ovvia correlazione con la
tossicodipendenza, ha analizzato anche gli altri fattori di
rischio che sono piu' spesso associati a queste infezioni, come
lo stato civile e la nazionalita'". Per quanto riguarda la
prevenzione, sottolinea Grieco, "e' evidente che bisogna
migliorare la qualita' della vita nel carcere, riducendo i
fattori di promiscuita' e rischio, favorendo l'igiene e i
sistemi di controllo, nonche' combattendo il sovraffollamento".
Ma i ricercatori dell'Universita' Cattolica hanno in mente
anche un altro obiettivo scientifico, da perseguire in prossime
ricerche. "In molti servizi sanitari carcerari", racconta
infatti La Torre, "sierotipizzano il virus dell'epatite C per
ottimizzare la terapia. La sierotipizzazione comporta
l'individuazione del ceppo del virus che ha infettato il
paziente. Considerato che esistono moltissime varianti del
virus dell'epatite C, andarle a studiare in popolazioni
selezionate, come quella carceraria, aggiungera' moltissimo
alla nostra conoscenza dell'epidemiologia dell'infezione
sostenuta da questo virus".
percentuale di malati contemporaneamente di epatite B, epatite
C e HIV e' piu' elevata che fra la popolazione normale, ed e'
associata allo stato di tossicodipendenza e a quello di
tabagismo. Questi risultati, non del tutto sorprendenti, che
confermano la denuncia lanciata nei giorni scorsi dal Gfk
Eurisko, emergono dall'approfondito studio condotto su un
migliaio di detenuti di sesso maschile nelle carceri del basso
Lazio (Frosinone, Cassino, Latina) da un gruppo di ricercatori
dell'Istituto di Igiene e dell'Istituto di Medicina Interna
dell'Universita' Cattolica di Roma, e dell'Universita' di
Cassino, pubblicato di recente dalla rivista internazionale BMC
Infectious Diseases. Secondo i dati ricavati dalle carceri del
sud del Lazio, che riguardano le cartelle cliniche di tutti i
carcerati fra il 1995 e il 2000, la coinfezione fra HIV ed
epatite C riguardava il 4% dei casi, quella fra epatite B e C
il 18% dei casi e quella fra HIV e epatite B il 3% dei casi. "I
risultati sono in piena sintonia con quanto denunciato nei
giorni scorsi dalla Societa' italiana di medicina e sanita'
penitenziaria, anche se non sono sorprendenti", spiega
l'epidemiologo Giuseppe La Torre, primo autore dell'articolo.
"Si tratta infatti di una popolazione molto particolare,
formata per la meta' da tossicodipendenti - e questo stesso e'
un dato molto significativo. Inoltre la popolazione carceraria
presenta solitamente un livello socioeconomico piuttosto basso
e infine in Italia rispetto agli altri Paesi in generale si
trova una piu' elevata incidenza di sieropositivita' fra gli
eroinomani". "Lo studio", spiega ancora l'internista Antonio
Grieco, "oltre alla ovvia correlazione con la
tossicodipendenza, ha analizzato anche gli altri fattori di
rischio che sono piu' spesso associati a queste infezioni, come
lo stato civile e la nazionalita'". Per quanto riguarda la
prevenzione, sottolinea Grieco, "e' evidente che bisogna
migliorare la qualita' della vita nel carcere, riducendo i
fattori di promiscuita' e rischio, favorendo l'igiene e i
sistemi di controllo, nonche' combattendo il sovraffollamento".
Ma i ricercatori dell'Universita' Cattolica hanno in mente
anche un altro obiettivo scientifico, da perseguire in prossime
ricerche. "In molti servizi sanitari carcerari", racconta
infatti La Torre, "sierotipizzano il virus dell'epatite C per
ottimizzare la terapia. La sierotipizzazione comporta
l'individuazione del ceppo del virus che ha infettato il
paziente. Considerato che esistono moltissime varianti del
virus dell'epatite C, andarle a studiare in popolazioni
selezionate, come quella carceraria, aggiungera' moltissimo
alla nostra conoscenza dell'epidemiologia dell'infezione
sostenuta da questo virus".
ARTE: L'ULTIMA UTOPIA DI GIO' POMODORO, UN MUSEO A CIELO APERTO FRA LE CAVE
UN VOLUME RACCONTA IL SUO AMBIZIOSO PROGETTO MONSUMMANO
Firenze, 31 gen. - (Adnkronos) - "Il lavoro dell'arte -
affermava Gio' Pomodoro - non e' diretto verso il potere. E' vero il
contrario, il nostro e' un lavoro donato dai pochi ai molti". Per
questo, come artista, fin da giovanissimo, si pose l'obiettivo di
costruire e modificare "il paesaggio urbano all'interno delle sue
strutture, trasformando anche la vita della gente, le loro abitudini,
il loro senso comune". E proprio perseguendo questo scopo, Pomodoro
aveva pensato a un progetto sulle cave di Monsummano (Pistoia) da
collocarsi tra l'intervento urbanistico, l'arredo urbano, il monumento
propriamente detto.
L'idea si concretizzo' tra il 1993 e il 1994, quando l'artista
fu invitato a elaborare sulle cave di pietra abbandonate il suo luogo
scolpito ideale, un'occasione irripetibile per poter ribadire che "la
scultura non e' un saggio della propria sensibilita', non e'
un'esperienza individualista, e' l'espressione chiara di un popolo, di
un'era, di una civilta'". Pomodoro pianifico' una passeggiata scolpita
nella pietra e nella vegetazione nel tratto tra la cava e l'albergo
termale Grotta Giusti. Al momento e' impossibile visitare le cave, ma
ora e' uscito un volume di Caterina Zappia che raccoglie l'intero
progetto, dal titolo ''Le cave di Monsummano. L'ultima utopia di Gio'
Pomodoro'' (edizioni Polistampa, pp. 80, euro 20). Ampiamente
illustrato a colori, il libro raccoglie le tavole progettuali, i
rilievi, le planimetrie, frutto del suo legame profondo con le trame
geometriche e matematiche della realta'.
Firenze, 31 gen. - (Adnkronos) - "Il lavoro dell'arte -
affermava Gio' Pomodoro - non e' diretto verso il potere. E' vero il
contrario, il nostro e' un lavoro donato dai pochi ai molti". Per
questo, come artista, fin da giovanissimo, si pose l'obiettivo di
costruire e modificare "il paesaggio urbano all'interno delle sue
strutture, trasformando anche la vita della gente, le loro abitudini,
il loro senso comune". E proprio perseguendo questo scopo, Pomodoro
aveva pensato a un progetto sulle cave di Monsummano (Pistoia) da
collocarsi tra l'intervento urbanistico, l'arredo urbano, il monumento
propriamente detto.
L'idea si concretizzo' tra il 1993 e il 1994, quando l'artista
fu invitato a elaborare sulle cave di pietra abbandonate il suo luogo
scolpito ideale, un'occasione irripetibile per poter ribadire che "la
scultura non e' un saggio della propria sensibilita', non e'
un'esperienza individualista, e' l'espressione chiara di un popolo, di
un'era, di una civilta'". Pomodoro pianifico' una passeggiata scolpita
nella pietra e nella vegetazione nel tratto tra la cava e l'albergo
termale Grotta Giusti. Al momento e' impossibile visitare le cave, ma
ora e' uscito un volume di Caterina Zappia che raccoglie l'intero
progetto, dal titolo ''Le cave di Monsummano. L'ultima utopia di Gio'
Pomodoro'' (edizioni Polistampa, pp. 80, euro 20). Ampiamente
illustrato a colori, il libro raccoglie le tavole progettuali, i
rilievi, le planimetrie, frutto del suo legame profondo con le trame
geometriche e matematiche della realta'.
PEDOFILIA/ TELEFONO ARCOBALENO: MATERIALI ONLINE +131% IN 5 ANNI
Italia tra i Paesi più coinvolti per domanda e acquisto
Milano, 31 gen. (Apcom) - La pedofilia su internet è un fenomeno
in crescita: in cinque anni, dal 2003 al 2007, il numero di
presenze annuali di materiali pedofili online è aumentato del
131,65%. E' la denuncia di Telefono Arcobaleno, associazione che
da 12 anni lotta contro pedofilia e pedopornografia su internet.
Il rapporto dell'associazione sulla pedofilia online negli ultimi
cinque anni (2003-2007) evidenzia come il fenomeno sia
soprattutto europeo: il 92% dei bambini sfruttati è europeo, come
il 61% dei clienti e consumatori della pedofilia online, mentre
l'86% dei materiali pedofili rilevati in rete e il 52% dei siti
legati al pedobusiness sono allocati in Europa.
Nel 2007 Telefono Arcobaleno ha raccolto 39.418 rilevazioni e
denunce complessive di materiali pedofili e scoperto 7.065 siti
legati al pedobusiness: l'ultimo anno è stato da record per la
pedofilia online, con più di tremila segnalazioni al mese. In
tutto denunce e rilevazioni sono state 96.565 in cinque anni,
oltre 50 al giorno.
L'Italia, pur non ospitando più dal 2003 siti contenenti
materiali pedopornografici, è tra i Paesi maggiormente coinvolti
sul fronte della domanda di materiali illegali e quindi della
fruizione e dell'acquisto degli stessi. Telefono Arcobaleno
nell'anno appena passato ha ottenuto una percentuale di chiusura
dei siti segnalati del 99,01%, abbattendo la percentuale di "siti
pedofili resistenti" o critici dal 3,8% del 2003 allo 0,99% del
2007.
Nel corso degli anni è cambiato il profilo delle vittime della
pedofilia online: l'età media stimata dei bambini sfruttati è
passata da 10 a 7 anni, con punte più basse. Nel 2006 e nel 2007
si è attivata la produzione di nuovi materiali pedofili, filmati
e fotografie: grazie alle nuove tecnologie i primi hanno superato
le seconde per numero. Cambiano anche i sistemi di promozione: si
diffondono filmati o serie di foto dissimulati e protetti e resi
noti con un passaparola virtuale protetto. Il "pedobusiness"
cresce in misura più che proporzionale rispetto alla pedofilia
online, la fascia di età dei bambini maggiormente coinvolti va
dai 7 ai 14 anni, con immagini di bimbi anche molto piccoli.
Telefono Arcobaleno segnala che l'accesso a un sito
pedopornografico costa in media 80 dollari, mentre un sito
"pedopay" frutta mediamente 34mila dollari al giorno. Il
Pedobusiness frutta quotidianamente alle organizzazioni criminali
oltre 13 milioni di dollari.
Il rapporto denuncia anche il ritardo di alcune legislazioni
nazionali sul tema, che non consentono di intervenire, la
divulgazione di materiali pedofili cosiddetti "minori" (disegni,
pitture) in siti ospitati in Stati Uniti, Olanda e Germania,
oltre che la divulgazione della cosiddetta "cultura pedofila".
Secondo l'associazione c'è un pesante debito di intervento di
moltissimi Isp-Host nell'attività sistematica di prevenzione e di
controllo con riguardo alla pubblicazione nei propri spazi
internet di siti pedofili.
Milano, 31 gen. (Apcom) - La pedofilia su internet è un fenomeno
in crescita: in cinque anni, dal 2003 al 2007, il numero di
presenze annuali di materiali pedofili online è aumentato del
131,65%. E' la denuncia di Telefono Arcobaleno, associazione che
da 12 anni lotta contro pedofilia e pedopornografia su internet.
Il rapporto dell'associazione sulla pedofilia online negli ultimi
cinque anni (2003-2007) evidenzia come il fenomeno sia
soprattutto europeo: il 92% dei bambini sfruttati è europeo, come
il 61% dei clienti e consumatori della pedofilia online, mentre
l'86% dei materiali pedofili rilevati in rete e il 52% dei siti
legati al pedobusiness sono allocati in Europa.
Nel 2007 Telefono Arcobaleno ha raccolto 39.418 rilevazioni e
denunce complessive di materiali pedofili e scoperto 7.065 siti
legati al pedobusiness: l'ultimo anno è stato da record per la
pedofilia online, con più di tremila segnalazioni al mese. In
tutto denunce e rilevazioni sono state 96.565 in cinque anni,
oltre 50 al giorno.
L'Italia, pur non ospitando più dal 2003 siti contenenti
materiali pedopornografici, è tra i Paesi maggiormente coinvolti
sul fronte della domanda di materiali illegali e quindi della
fruizione e dell'acquisto degli stessi. Telefono Arcobaleno
nell'anno appena passato ha ottenuto una percentuale di chiusura
dei siti segnalati del 99,01%, abbattendo la percentuale di "siti
pedofili resistenti" o critici dal 3,8% del 2003 allo 0,99% del
2007.
Nel corso degli anni è cambiato il profilo delle vittime della
pedofilia online: l'età media stimata dei bambini sfruttati è
passata da 10 a 7 anni, con punte più basse. Nel 2006 e nel 2007
si è attivata la produzione di nuovi materiali pedofili, filmati
e fotografie: grazie alle nuove tecnologie i primi hanno superato
le seconde per numero. Cambiano anche i sistemi di promozione: si
diffondono filmati o serie di foto dissimulati e protetti e resi
noti con un passaparola virtuale protetto. Il "pedobusiness"
cresce in misura più che proporzionale rispetto alla pedofilia
online, la fascia di età dei bambini maggiormente coinvolti va
dai 7 ai 14 anni, con immagini di bimbi anche molto piccoli.
Telefono Arcobaleno segnala che l'accesso a un sito
pedopornografico costa in media 80 dollari, mentre un sito
"pedopay" frutta mediamente 34mila dollari al giorno. Il
Pedobusiness frutta quotidianamente alle organizzazioni criminali
oltre 13 milioni di dollari.
Il rapporto denuncia anche il ritardo di alcune legislazioni
nazionali sul tema, che non consentono di intervenire, la
divulgazione di materiali pedofili cosiddetti "minori" (disegni,
pitture) in siti ospitati in Stati Uniti, Olanda e Germania,
oltre che la divulgazione della cosiddetta "cultura pedofila".
Secondo l'associazione c'è un pesante debito di intervento di
moltissimi Isp-Host nell'attività sistematica di prevenzione e di
controllo con riguardo alla pubblicazione nei propri spazi
internet di siti pedofili.
ANIMALI: TOPORAGNO DA RECORD SCOPERTO DA UN ITALIANO
(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Nonostante anni di studi ed
esplorazioni la nostra conoscenza degli animali del pianeta e'
ancora agli inizi. L'ultima scoperta in questo senso si deve ad
un italiano, Francesco Rovero, che nelle foreste della Tanzania
ha scovato una specie di toporagno elefante da record. Come
testimonia lo studio pubblicato dalla rivista Journal of
Zoology, oltre ad essere la prima nuova specie di questo animale
da 126 anni a questa parte il 'toporagno - elefante dalla testa
grigia' e' il piu' grande mai trovato.
Il novello Darwin, ricercatore del museo Tridentino di Scienze
Naturali di Trento, ha visto i primi segni della nuova specie
nel 2005, grazie a fotocamere automatiche installate durante una
spedizione nelle foreste dei monti Udzungwa dello stato
africano.
''Quando ho visto le foto scattate dalle macchine - racconta
Rovero - mi sono subito reso conto che il toporagno immortalato
era assolutamente diverso da tutti quelli conosciuti. E' stata
una scoperta davvero eccitante''.
L'avvistamento e' stato confermato da una successiva
spedizione del 2006. Nonostante le trappole portate dai
ricercatori si siano rivelate troppo piccole per l'animale i
ricercatori sono riusciti a catturarne quattro esemplari. La
conferma che si trattasse di una nuova specie e' venuta da Galen
Rathbun, che da 30 anni studia questi animali all'Accademia
delle Scienze della California.
Il toporagno-elefante deve il suo nome alla tipica proboscide,
simile a quella dei pachidermi con cui condivide un antenato,
anche se ha dimensioni molto piu' piccole. Quello trovato da
Rovero misura infatti 60 centimetri di lunghezza e pesa circa
700 grammi, misure del 25% piu' grandi di quelle degli altri
esponenti della stessa famiglia. Anche il muso grigio e la
pancia nera sono segni esclusivi della nuova specie, che come i
'parenti prossimi' e' diurna e si nutre esclusivamente di
insetti. Secondo gli esperti esistono solo due colonie del
toporagno gigante, che vivono in un'area di 300 chilometri
quadrati. Come le altre due specie di toporagno-elefante
conosciute, anche questa e' minacciata di estinzione, a causa
del sempre piu' ridotto habitat.
''Speriamo che la scoperta sia di aiuto per aumentare gli
sforzi per salvaguardare questo spettacolare ecosistema -
sottolinea Rovero - la scoperta mette in luce l'importanza delle
foreste pluviali dei Monti Udzungwa, e quanto poco sappiamo
ancora di questi 'hot spot' di biodiversita'''.
La spedizione e' stata organizzata nell'ambito di uno studio
pluriennale condotto sulla diversita', ecologia e conservazione
dei mammiferi forestali. Questa ricerca e' inserita in un
programma piu' ampio che anche grazie al contributo dei fondi di
aiuto allo sviluppo del Settore Solidarieta' Internazionale
della Provincia Autonoma di Trento sta realizzando un progetto
che mette a fattore comune la ricerca scientifica, il supporto
tecnico agli enti tanzaniani preposti alla conservazione, e un
programma di sostegno alle comunità locali. L'obiettivo del
progetto a sostegno delle comunità è quello di alleggerire la
pressione sulla foresta primaria e fermare la deforestazione
causata principalmente dall'utilizzo del legno quale
combustibile per la piccola economia domestica.
esplorazioni la nostra conoscenza degli animali del pianeta e'
ancora agli inizi. L'ultima scoperta in questo senso si deve ad
un italiano, Francesco Rovero, che nelle foreste della Tanzania
ha scovato una specie di toporagno elefante da record. Come
testimonia lo studio pubblicato dalla rivista Journal of
Zoology, oltre ad essere la prima nuova specie di questo animale
da 126 anni a questa parte il 'toporagno - elefante dalla testa
grigia' e' il piu' grande mai trovato.
Il novello Darwin, ricercatore del museo Tridentino di Scienze
Naturali di Trento, ha visto i primi segni della nuova specie
nel 2005, grazie a fotocamere automatiche installate durante una
spedizione nelle foreste dei monti Udzungwa dello stato
africano.
''Quando ho visto le foto scattate dalle macchine - racconta
Rovero - mi sono subito reso conto che il toporagno immortalato
era assolutamente diverso da tutti quelli conosciuti. E' stata
una scoperta davvero eccitante''.
L'avvistamento e' stato confermato da una successiva
spedizione del 2006. Nonostante le trappole portate dai
ricercatori si siano rivelate troppo piccole per l'animale i
ricercatori sono riusciti a catturarne quattro esemplari. La
conferma che si trattasse di una nuova specie e' venuta da Galen
Rathbun, che da 30 anni studia questi animali all'Accademia
delle Scienze della California.
Il toporagno-elefante deve il suo nome alla tipica proboscide,
simile a quella dei pachidermi con cui condivide un antenato,
anche se ha dimensioni molto piu' piccole. Quello trovato da
Rovero misura infatti 60 centimetri di lunghezza e pesa circa
700 grammi, misure del 25% piu' grandi di quelle degli altri
esponenti della stessa famiglia. Anche il muso grigio e la
pancia nera sono segni esclusivi della nuova specie, che come i
'parenti prossimi' e' diurna e si nutre esclusivamente di
insetti. Secondo gli esperti esistono solo due colonie del
toporagno gigante, che vivono in un'area di 300 chilometri
quadrati. Come le altre due specie di toporagno-elefante
conosciute, anche questa e' minacciata di estinzione, a causa
del sempre piu' ridotto habitat.
''Speriamo che la scoperta sia di aiuto per aumentare gli
sforzi per salvaguardare questo spettacolare ecosistema -
sottolinea Rovero - la scoperta mette in luce l'importanza delle
foreste pluviali dei Monti Udzungwa, e quanto poco sappiamo
ancora di questi 'hot spot' di biodiversita'''.
La spedizione e' stata organizzata nell'ambito di uno studio
pluriennale condotto sulla diversita', ecologia e conservazione
dei mammiferi forestali. Questa ricerca e' inserita in un
programma piu' ampio che anche grazie al contributo dei fondi di
aiuto allo sviluppo del Settore Solidarieta' Internazionale
della Provincia Autonoma di Trento sta realizzando un progetto
che mette a fattore comune la ricerca scientifica, il supporto
tecnico agli enti tanzaniani preposti alla conservazione, e un
programma di sostegno alle comunità locali. L'obiettivo del
progetto a sostegno delle comunità è quello di alleggerire la
pressione sulla foresta primaria e fermare la deforestazione
causata principalmente dall'utilizzo del legno quale
combustibile per la piccola economia domestica.
Iscriviti a:
Post (Atom)