(ANSA) - LA SPEZIA, 15 DIC - I carabinieri della compagnia della Spezia, con il supporto dei carabinieri del nucleo subacqueo di Voltri e della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Regione Liguria, hanno individuato e recuperato reperto archeologici di valore sui fondali fra Porto Venere e l'isola antistante della Palmaria.
La scoperta e' avvenuta grazie ad una decina di immersioni, che erano state richieste proprio dalla Soprintendenza. Il Comune di Porto Venere aveva segnalato di dover intervenire sui fondali, insieme ad Enel ed Acam, per posare le condotte di allaccio dei servizi destinate a migliorare la qualita' di vita sull'isola. Per questo, essendo la zona notoriamente ricca di reperti, l'ente locale aveva segnalato i lavori alla Soprintendenza che a sua volta ha chiesto aiuto ai carabinieri subacquei.
Dopo dieci giorni di immersioni, oggi si e' proceduto al recupero: sono state recuperate anfore integre di eta' romana repubblicana, frammenti di anfore policrome, proiettili da cannone in pietra di eta' medioevale e piatti di caolino. Si tratta, secondo i primi riscontri, di materiale da carico caduto dalle navi, o naufragato, in epoche molto diverse. Al momento, i beni sono stati sistemati in vasche di acqua dolce presso la Villa Romana del Varignano, gia' sede museale.
domenica 16 dicembre 2007
EGITTO, SCOPERTI DUE TUNNEL PER CONTRABBANDO ARMI CON GAZA
Passaggi sotterranei vicino a una scuola di Rafah
El-Arich, 16 dic. (Apcom) - Le autorità egiziane hanno scoperto ieri, vicino alla frontiera con la Striscia di Gaza, due passaggi sotterranei destinati al contrabbando di armi verso il territorio palestinese. Lo ha reso noto oggi una fonte dei servizi di sicurezza egiziani.
I due tunnel si trovano vicino a una scuola di Rafah, ha spiegato la fonte, aggiungendo che le forze di sicurezza si preparano a distruggere questi passaggi. Al momento non è stato compiuto alcun arresto.
Le autorità egiziane annunciano regolarmente la scoperta, nella penisola del Sinai, di carichi di armi che si suppone siano destinati a Gaza. Israele, che è l'obiettivo principale del lancio di razzi palestinesi dalla Striscia di Gaza, accusa regolarmente l'Egitto di non agire con sufficiente energia contro il contrabbando d'armi. Il Cairo si difende dalle accuse sottolineando le difficoltà dei controlli.
El-Arich, 16 dic. (Apcom) - Le autorità egiziane hanno scoperto ieri, vicino alla frontiera con la Striscia di Gaza, due passaggi sotterranei destinati al contrabbando di armi verso il territorio palestinese. Lo ha reso noto oggi una fonte dei servizi di sicurezza egiziani.
I due tunnel si trovano vicino a una scuola di Rafah, ha spiegato la fonte, aggiungendo che le forze di sicurezza si preparano a distruggere questi passaggi. Al momento non è stato compiuto alcun arresto.
Le autorità egiziane annunciano regolarmente la scoperta, nella penisola del Sinai, di carichi di armi che si suppone siano destinati a Gaza. Israele, che è l'obiettivo principale del lancio di razzi palestinesi dalla Striscia di Gaza, accusa regolarmente l'Egitto di non agire con sufficiente energia contro il contrabbando d'armi. Il Cairo si difende dalle accuse sottolineando le difficoltà dei controlli.
CARAIBI: TROVATO TESORO DI CAPITAN KIDD, IL PIRATA RESO CELEBRE DA ALLAN POE
DOPO TRE SECOLI IL RELITTO TROVATO NEI CARAIBI
Roma, 15 dic. - (Adnkronos) - L'8 maggio 1701 sul molo delle esecuzioni del porto di Londra, dieci pirati condannati a morte dalla Corte di sua maesta' Guglielmo III, stanno per essere giustiziati. Tra quegli uomini c'e' il capitano William Kidd, figura resa celebre dai racconti di Edgar Allan Poe e Washington Irving, finito impiccato, e circondato da leggende di favolosi tesori. Oggi uno di questi tesori potrebbe riaffiorare grazie a una squadra di archeologi che ha ritrovato, al largo della Repubblica Domenicana, i resti di una delle navi comandate dal bucaniere. A riportarlo e' 'La Stampa'.
Gli esperti dell'Universita' dell'Indiana, autori della scoperta, prosegue il quotidiano, sono convinti che i cannoni di coperta e l'ancora, potrebbero appartenere alla Quedagh Merchant, una nave abbandonata in una delle ultime spedizioni di Kidd nel 1699.
Secondo lo storico Richard Zacks, autore del libro 'Il cacciatore di pirati: la vera storia del capitano Kidd', e' proprio il leggendario William a catturare la nave spagnola di 500 tonnellate, durante una missione nell'Oceano Indiano. Dopo mesi la abbandona nei mari dei Caraibi, costretto ad andare a New York per difendersi dalle accuse di pirateria.
A bordo della Quedagh Merchant, continua la 'Stampa', Kidd lascia il Madagascar alla volta delle Americhe e porta con se', vuole la leggenda, un tesoro di circa 400 mila sterline. Passa per i Caraibi e fa rotta verso New York, dove ha intenzione di chiarire la sua posizione facendo luce sulle accuse di pirateria che gravano nei suoi confronti; ma una volta sbarcato al porto di Red Hook, Lord Bellomont, pur di salvaguardare il suo ruolo politico, lo fa arrestare: il capitano viene deportato in Inghilterra, processato e impiccato.
Bellomont fa setacciare le coste newyorkesi dove si presume sia nascosto il tesoro, ma del bottino nessuna traccia. Il segreto del capitano Kidd e' altrove, al sicuro sui fondali bianchi dei mari caldi.
Roma, 15 dic. - (Adnkronos) - L'8 maggio 1701 sul molo delle esecuzioni del porto di Londra, dieci pirati condannati a morte dalla Corte di sua maesta' Guglielmo III, stanno per essere giustiziati. Tra quegli uomini c'e' il capitano William Kidd, figura resa celebre dai racconti di Edgar Allan Poe e Washington Irving, finito impiccato, e circondato da leggende di favolosi tesori. Oggi uno di questi tesori potrebbe riaffiorare grazie a una squadra di archeologi che ha ritrovato, al largo della Repubblica Domenicana, i resti di una delle navi comandate dal bucaniere. A riportarlo e' 'La Stampa'.
Gli esperti dell'Universita' dell'Indiana, autori della scoperta, prosegue il quotidiano, sono convinti che i cannoni di coperta e l'ancora, potrebbero appartenere alla Quedagh Merchant, una nave abbandonata in una delle ultime spedizioni di Kidd nel 1699.
Secondo lo storico Richard Zacks, autore del libro 'Il cacciatore di pirati: la vera storia del capitano Kidd', e' proprio il leggendario William a catturare la nave spagnola di 500 tonnellate, durante una missione nell'Oceano Indiano. Dopo mesi la abbandona nei mari dei Caraibi, costretto ad andare a New York per difendersi dalle accuse di pirateria.
A bordo della Quedagh Merchant, continua la 'Stampa', Kidd lascia il Madagascar alla volta delle Americhe e porta con se', vuole la leggenda, un tesoro di circa 400 mila sterline. Passa per i Caraibi e fa rotta verso New York, dove ha intenzione di chiarire la sua posizione facendo luce sulle accuse di pirateria che gravano nei suoi confronti; ma una volta sbarcato al porto di Red Hook, Lord Bellomont, pur di salvaguardare il suo ruolo politico, lo fa arrestare: il capitano viene deportato in Inghilterra, processato e impiccato.
Bellomont fa setacciare le coste newyorkesi dove si presume sia nascosto il tesoro, ma del bottino nessuna traccia. Il segreto del capitano Kidd e' altrove, al sicuro sui fondali bianchi dei mari caldi.
TECNOLOGIA: TRANSISTOR HA 60 ANNI, SENZA LUI NIENTE PC
(ANSA) - ROMA, 15 DIC - Senza di lui non ci sarebbero ne' computer portatili ne' telefonini, e guarderemmo la televisione su apparecchi enormi che una volta accesi si devono scaldare prima di funzionare. Il transistor, l'invenzione che ha cambiato la storia della tecnologia, compie sessant'anni, ma e' ancora vivo e vegeto e presente nelle nostre vite.
'Questo piccolo dispositivo riesce a fare l'operazione alla base della logica con cui funziona l'elettronica, cioe' trasmettere l'informazione 'si' o no', o 0 e 1. Senza di esso il computer semplicemente non esisterebbe', spiega Pier Stanislao Paolucci, dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
Il primo transistor della storia ha visto la luce nei laboratori americani Bell il 16 dicembre 1947, grazie a Walter Brattain, un ricercatore premiato nove anni piu' tardi dal Nobel per la sua scoperta insieme a William Shockley e John Bardeen.
Il suo gioiellino, grande quanto il palmo di una mano, era fatto di silicio e germanio su una base di plastica.
'La cosa curiosa e' che in sessant'anni non e' cambiato molto - spiega il ricercatore - la fisica di base e' rimasta la stessa, e in fondo anche il materiale utilizzato. Solo che adesso riusciamo a produrne di molto piu' piccoli, e in un centimetro quadrato riusciamo a metterne fino a centinaia di milioni in grado di lavorare insieme'.
Dopo la sua nascita, il transistor ha dovuto attendere sei anni prima di essere incorporato in un dispositivo elettronico, l'apparecchio acustico Sonotone 1010. La prima radio a transistor, che sostituiva quella molto piu' ingombrante che utilizzava i 'tubi a gas', fu immessa sul mercato l'anno dopo al costo di 50 dollari. Nel 1965 dal futuro fondatore della Intel venne la cosiddetta 'legge di Moore', secondo cui il numero di transistor in un singolo processore e' destinato a raddoppiare ogni 12 mesi. C'erano i transistor anche a mandare avanti il primo telefonino, nato nel 1983. Al giorno d'oggi il chip piu' avanzato e' il Penryn della Intel, che in 45 milionesimi di millimetro ospita 820 milioni di transistor. Secondo la casa americana, ogni anno dieci quintilioni (un 1 seguito da 19 zeri) di transistor vengono immessi sul mercato.
'La legge di Moore e' valida ancora oggi - spiega Paolucci - anche se si pensa che questo sia l'ultimo decennio in cui si riuscira' a fabbricare transistor sempre piu' piccoli. Dopo si dovra' passare a qualcosa di diverso, non utilizzando piu' il silicio, o lavorando direttamente a livello di singoli elettroni'. In attesa dei sostituti dei transistor, proprio dai laboratori dell'Infn e' uscito un modo per 'aggirare' la legge di Moore, almeno per ora: 'il nostro gruppo di ricerca - ha detto Paolucci - ha elaborato un'architettura particolare per il computer che permette di far lavorare insieme migliaia di processori, facendo fare un salto in avanti di dieci anni rispetto alla potenza di calcolo del singolo processore. Adesso stiamo lavorando ad un progetto europeo, chiamato Shapes, per creare un supercomputer: noi italiani mettiamo l'hardware, mentre i migliori centri europei elaborano il software necessario a farlo funzionare'.
'Questo piccolo dispositivo riesce a fare l'operazione alla base della logica con cui funziona l'elettronica, cioe' trasmettere l'informazione 'si' o no', o 0 e 1. Senza di esso il computer semplicemente non esisterebbe', spiega Pier Stanislao Paolucci, dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
Il primo transistor della storia ha visto la luce nei laboratori americani Bell il 16 dicembre 1947, grazie a Walter Brattain, un ricercatore premiato nove anni piu' tardi dal Nobel per la sua scoperta insieme a William Shockley e John Bardeen.
Il suo gioiellino, grande quanto il palmo di una mano, era fatto di silicio e germanio su una base di plastica.
'La cosa curiosa e' che in sessant'anni non e' cambiato molto - spiega il ricercatore - la fisica di base e' rimasta la stessa, e in fondo anche il materiale utilizzato. Solo che adesso riusciamo a produrne di molto piu' piccoli, e in un centimetro quadrato riusciamo a metterne fino a centinaia di milioni in grado di lavorare insieme'.
Dopo la sua nascita, il transistor ha dovuto attendere sei anni prima di essere incorporato in un dispositivo elettronico, l'apparecchio acustico Sonotone 1010. La prima radio a transistor, che sostituiva quella molto piu' ingombrante che utilizzava i 'tubi a gas', fu immessa sul mercato l'anno dopo al costo di 50 dollari. Nel 1965 dal futuro fondatore della Intel venne la cosiddetta 'legge di Moore', secondo cui il numero di transistor in un singolo processore e' destinato a raddoppiare ogni 12 mesi. C'erano i transistor anche a mandare avanti il primo telefonino, nato nel 1983. Al giorno d'oggi il chip piu' avanzato e' il Penryn della Intel, che in 45 milionesimi di millimetro ospita 820 milioni di transistor. Secondo la casa americana, ogni anno dieci quintilioni (un 1 seguito da 19 zeri) di transistor vengono immessi sul mercato.
'La legge di Moore e' valida ancora oggi - spiega Paolucci - anche se si pensa che questo sia l'ultimo decennio in cui si riuscira' a fabbricare transistor sempre piu' piccoli. Dopo si dovra' passare a qualcosa di diverso, non utilizzando piu' il silicio, o lavorando direttamente a livello di singoli elettroni'. In attesa dei sostituti dei transistor, proprio dai laboratori dell'Infn e' uscito un modo per 'aggirare' la legge di Moore, almeno per ora: 'il nostro gruppo di ricerca - ha detto Paolucci - ha elaborato un'architettura particolare per il computer che permette di far lavorare insieme migliaia di processori, facendo fare un salto in avanti di dieci anni rispetto alla potenza di calcolo del singolo processore. Adesso stiamo lavorando ad un progetto europeo, chiamato Shapes, per creare un supercomputer: noi italiani mettiamo l'hardware, mentre i migliori centri europei elaborano il software necessario a farlo funzionare'.
ANIMALI: LAV, CAMPAGNA CONTRO STRAGE CONIGLI PER PELLICCE
(ANSA) - BARI, 15 DIC - Sono 350 milioni, secondo la Lega antivivisezionista (Lav), i conigli che ogni anno nell'Unione Europea sono allevati e uccisi senza alcuna regola nella maggior parte dei Paesi per il mercato della pellicceria e della carne.
L'allevamento e l'uccisione di questi animali, secondo la Lav, e' particolarmente brutale: per questo l'associazione animalista oggi, in varie citta' tra le quali Bari, ha reso noto un video-shock: negli allevamenti intensivi i conigli sono reclusi in minuscole e sudice gabbie di metallo, circondati dai loro escrementi. Concluso il periodo di allevamento, vengono gettati e ammassati in casse di plastica; al mattatoio li attende una morte orribile che non prevede alcun sistema di stordimento efficace, per poi essere sgozzati e scuoiati.
Per Roberto Bennati, vicepresidente della Lav, 'ogni volta che un consumatore acquista abbigliamento con inserti in pelliccia contribuisce a sviluppare questa industria della sofferenza'. 'Chiediamo - ha aggiunto - una forte e convinta mobilitazione, come quella che ha portato al regolamento Ue che vieta l'importazione e il commercio di pelli di cani e gatti su tutto il territorio dell'Unione Europea'.
L'allevamento e l'uccisione di questi animali, secondo la Lav, e' particolarmente brutale: per questo l'associazione animalista oggi, in varie citta' tra le quali Bari, ha reso noto un video-shock: negli allevamenti intensivi i conigli sono reclusi in minuscole e sudice gabbie di metallo, circondati dai loro escrementi. Concluso il periodo di allevamento, vengono gettati e ammassati in casse di plastica; al mattatoio li attende una morte orribile che non prevede alcun sistema di stordimento efficace, per poi essere sgozzati e scuoiati.
Per Roberto Bennati, vicepresidente della Lav, 'ogni volta che un consumatore acquista abbigliamento con inserti in pelliccia contribuisce a sviluppare questa industria della sofferenza'. 'Chiediamo - ha aggiunto - una forte e convinta mobilitazione, come quella che ha portato al regolamento Ue che vieta l'importazione e il commercio di pelli di cani e gatti su tutto il territorio dell'Unione Europea'.
GB: GOVERNO RISARCISCE 'SCHIAVE DEL SESSO', E' PRIMA VOLTA
(ANSA) - LONDRA, 16 DIC - Il governo britannico ha deciso di risarcire le 'schiave del sesso', donne fatte entrare illegalmente nel Regno Unito per essere avviate alla prostituzione: lo scrive il domenicale Observer, precisando che i primi risarcimenti per le vittime del traffico di esseri umani sono gia' scattati, con 140.000 sterline (210.000 euro circa) pagate a quattro donne che 'hanno sofferto un lungo periodo di abusi'.
Circa 10.000 donne potrebbero accedere a questi risarcimenti.
Secondo lo studio legale Lovells, che assiste le quattro ex forzate del sesso, le autorita' hanno ufficialmente comunicato che verra' riconosciuto 'il dolore e il trauma' sofferto da queste persone, con conseguente compensazione.
La decisione e' destinata a sollevare controversie politiche: per alcuni, offrire soldi alle vittime del traffico di esseri umani potrebbe paradossalmente incoraggiare l'immigrazione illegale.
Le quattro donne risarcite furono portate in Gb da un'organizzazione criminale attiva nel Regno, con ramificazioni in Europa dell'est. Una aveva 13 anni quando fu portata oltremanica, cinque anni fa. Un'altra arrivo' nel 2003, quando ne aveva 13. Tutte erano state tenute prigioniere dai criminali fino a quando sono sfuggite al controllo degli sfruttatori all'inizio del 2006.(ANSA).
Circa 10.000 donne potrebbero accedere a questi risarcimenti.
Secondo lo studio legale Lovells, che assiste le quattro ex forzate del sesso, le autorita' hanno ufficialmente comunicato che verra' riconosciuto 'il dolore e il trauma' sofferto da queste persone, con conseguente compensazione.
La decisione e' destinata a sollevare controversie politiche: per alcuni, offrire soldi alle vittime del traffico di esseri umani potrebbe paradossalmente incoraggiare l'immigrazione illegale.
Le quattro donne risarcite furono portate in Gb da un'organizzazione criminale attiva nel Regno, con ramificazioni in Europa dell'est. Una aveva 13 anni quando fu portata oltremanica, cinque anni fa. Un'altra arrivo' nel 2003, quando ne aveva 13. Tutte erano state tenute prigioniere dai criminali fino a quando sono sfuggite al controllo degli sfruttatori all'inizio del 2006.(ANSA).
NATALE: FEDERSALUS, OGNI GIORNO 1500 CALORIE IN ECCESSO SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI
(Adnkronos) - Alcuni suggerimenti, per riuscire ad osservare una corretta alimentazione, senza rinunciare alle specialita' della tradizione. Osservare una dieta varia e equilibrata: variare l'alimentazione e' importante per non far mancare all'organismo i principali nutrienti. Non sottovalutare i rischi di un'alimentazione iper-calorica: un apporto di calorie superiore all'effettivo fabbisogno contribuisce all'aumento di peso, affaticando l'organismo.
Ridurre le porzioni: diminuendo le quantita' delle singole portate, e' possibile assaporare tutte le specialita', senza rinunciare ai piaceri della tavola Non esagerare con i dolci: durante le feste e' giusto concedersi qualche peccato di gola, l'importante e' limitarne il consumo nei giorni seguenti. Non abusare nel consumo di bevande alcoliche: l'assunzione di alcolici deve avvenire durante o immediatamente dopo i pasti principali, senza trascurare i quantitativi.
Praticare attivita' fisica: non bisogna dimenticare che per concedersi qualche peccato di gola 'a cuor leggero', puo' essere utile fare un po' di movimento. Non trascurare il consumo di frutta e verdura: sono fondamentali per un corretto apporto di fibre, vitamine e sali minerali. Assumere integratori di fibre: affiancando alla propria alimentazione tali elementi si favorisce un senso di sazieta', funzionale a contenere gli eccessi a tavola. Evitare di assaggiare i cibi lontano dai pasti: limitarsi a mangiare durante i pasti principali, aiuta a tenere sotto controllo le quantita' di cibo ingerite. Ridurre i grassi: moderare la quantita' di grassi e oli utilizzati per condire e preferire metodi di cottura leggeri e salutari, sono buone norme che e' consigliabile osservare non solo in occasione delle feste, ma anche durante tutto l'anno.
Ridurre le porzioni: diminuendo le quantita' delle singole portate, e' possibile assaporare tutte le specialita', senza rinunciare ai piaceri della tavola Non esagerare con i dolci: durante le feste e' giusto concedersi qualche peccato di gola, l'importante e' limitarne il consumo nei giorni seguenti. Non abusare nel consumo di bevande alcoliche: l'assunzione di alcolici deve avvenire durante o immediatamente dopo i pasti principali, senza trascurare i quantitativi.
Praticare attivita' fisica: non bisogna dimenticare che per concedersi qualche peccato di gola 'a cuor leggero', puo' essere utile fare un po' di movimento. Non trascurare il consumo di frutta e verdura: sono fondamentali per un corretto apporto di fibre, vitamine e sali minerali. Assumere integratori di fibre: affiancando alla propria alimentazione tali elementi si favorisce un senso di sazieta', funzionale a contenere gli eccessi a tavola. Evitare di assaggiare i cibi lontano dai pasti: limitarsi a mangiare durante i pasti principali, aiuta a tenere sotto controllo le quantita' di cibo ingerite. Ridurre i grassi: moderare la quantita' di grassi e oli utilizzati per condire e preferire metodi di cottura leggeri e salutari, sono buone norme che e' consigliabile osservare non solo in occasione delle feste, ma anche durante tutto l'anno.
DALAI LAMA: ITALIA DEPRESSA? A ME PIACE, GENTE E' ALLEGRA...
(ANSA) - TORINO, 16 DIC - Tonno di coniglio, agnolotti al sugo d'arrosto, brasato al Barolo e tortino al cioccolato. E' rigorosamente piemontese il menu' che il Cambio di Torino, lo storico ristorante torinese dove mangiava Camillo Benso Conte di Cavour, ha preparato per il Dalai Lama e la sua delegazione.
Il leader spirituale buddista si e' recato nell'elegante ristorante del centro di Torino al termine dell'incontro con la cittadinanza all'Auditorium Rai. Dove, per altro, non ha mancato di complimentarsi per la cucina italiana. 'Il cibo e' di grande qualita', davvero buono, ed e' abbondante', ha detto Tenzin Gyatso al vicedirettore della Stampa, Massimo Gramellini, che gli chiedeva se avesse trovato un'Italia 'triste e depressa', come ha scritto nei giorni scorsi il New York Times.
'Se hanno scritto cosi' - ha risposto il Dalai Lama - avranno fatto le loro ricerche. A me, pero', l'Italia e' sempre piaciuta', ha aggiunto concedendosi una risata. 'Sono venuto qui per la prima volta nel 1973 - ha ricordato - e trovo che, a differenza di tedeschi e inglesi, la gente sia molto piu' allegra'.(ANSA).
Il leader spirituale buddista si e' recato nell'elegante ristorante del centro di Torino al termine dell'incontro con la cittadinanza all'Auditorium Rai. Dove, per altro, non ha mancato di complimentarsi per la cucina italiana. 'Il cibo e' di grande qualita', davvero buono, ed e' abbondante', ha detto Tenzin Gyatso al vicedirettore della Stampa, Massimo Gramellini, che gli chiedeva se avesse trovato un'Italia 'triste e depressa', come ha scritto nei giorni scorsi il New York Times.
'Se hanno scritto cosi' - ha risposto il Dalai Lama - avranno fatto le loro ricerche. A me, pero', l'Italia e' sempre piaciuta', ha aggiunto concedendosi una risata. 'Sono venuto qui per la prima volta nel 1973 - ha ricordato - e trovo che, a differenza di tedeschi e inglesi, la gente sia molto piu' allegra'.(ANSA).
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