(9Colonne) Londra, 12 giu - Non è piaciuta affatto al 21enne Robert Dee la definizione di "peggior tennista del mondo" affibbiatagli dalla stampa britannica, tanto che ha dato mandato ai suoi avvocati di denunciare per diffamazione ben tre editori: l'Associated Newspapers (che pubblica il Daily Mail), la Reuters e i proprietari dell'Independent. La denuncia si riferisce in particolare a una serie di articoli pubblicati a partire dallo scorso 22 aprile, in cui si raccontava come Dee avesse perso 54 match consecutivi, tanto da renderlo il peggior tennista professionista del mondo. Lo stesso Dee, che gioca da professionista nella cittadina spagnola di La Manga, ha però fatto sapere attraverso un portavoce che ha sì perso 54 partite di seguito, ma solo se si prendono in considerazione i match validi per l'International Tennis Federation, perché nel frattempo ha anche vinto altri 22 match professionistici. A pubblicare una rettifica in seguito alla precisazione di Dee fu però solo il Guardian, che il 23 maggio presentò tanto di scuse ed evitando di fatto di essere inserito fra i destinatari della denuncia. A spiegare i motivi che hanno portato Dee a trascinare in tribunale i tre editori è stato David Engel, legale dello studio Addleshaw Goddard che rappresenta il tennista: "Gli articoli in questione - sottolinea l'avvocato - erano inesatti ed estremamente lesivi della reputazione di un tennista professionista, che si guadagna da vivere giocando. I continui rifiuti da parte di una serie di organizzazioni di media di soddisfare la richiesta di rettifica del nostro cliente non gli hanno lasciato che scelta di ricorrere a
vie legali".
giovedì 12 giugno 2008
AEREI: GB, PILOTA CHE NON PARLA INGLESE RISCHIA CATASTROFE
(ANSA) - LONDRA, 12 GIU - Catastrofe sfiorata all'aeroporto
di Heathrow. Un aereo di linea polacco, decollato dal piu'
importante scalo di Londra, ha rischiato di scontrarsi con un
altro aeroplano perche' l'inglese scadente dei piloti non ha
permesso loro di comprendere le istruzioni che giungevano da
terra. L'episodio, avvenuto circa un anno fa, e' stato rivelato
oggi dal quotidiano britannico Times.
Un guasto della strumentazione, causato da un errore del
co-pilota, costrinse i due polacchi a fare affidamento sulle
indicazioni provenienti dalla torre di controllo per far ritorno
a Heathrow. Il Boeing 737 della compagnia LOT, che trasportava
95 passeggeri e l'equipaggio, sorvolo' i cieli per oltre
mezz'ora mentre i piloti tentavano in tutti i modi di comunicare
la loro posizione. L'atterraggio avvenuto in una pista diversa
da quella indicata, costrinse un controllore del traffico aereo
a far cambiare direzione ad un altro velivolo per evitare una
collisione in volo.
Il Times e' entrato in possesso di una lettera scritta il 4
marzo, nove mesi dopo il disastro sfiorato, dal governo polacco
all'Organizzazione Internazionale dell'Aviazione Civile. In
questa lettera si afferma che ''degli 800 piloti polacchi
impegnati in voli internazionali, solo 15 hanno superato il test
di inglese richiesto, ma che nessuna torre di controllo ha mai
denunciato problemi di comunicazione con gli stessi piloti
polacchi''.
Affermazioni che pero' sono state contraddette dall'Agenzia
Nazionale per la Sicurezza del Volo britannica, secondo cui ''i
due piloti di quell'aereo non furono in grado di comunicare
adeguatamente la natura dei problemi che stavano avendo e di
comprendere buona parte delle istruzioni''.
di Heathrow. Un aereo di linea polacco, decollato dal piu'
importante scalo di Londra, ha rischiato di scontrarsi con un
altro aeroplano perche' l'inglese scadente dei piloti non ha
permesso loro di comprendere le istruzioni che giungevano da
terra. L'episodio, avvenuto circa un anno fa, e' stato rivelato
oggi dal quotidiano britannico Times.
Un guasto della strumentazione, causato da un errore del
co-pilota, costrinse i due polacchi a fare affidamento sulle
indicazioni provenienti dalla torre di controllo per far ritorno
a Heathrow. Il Boeing 737 della compagnia LOT, che trasportava
95 passeggeri e l'equipaggio, sorvolo' i cieli per oltre
mezz'ora mentre i piloti tentavano in tutti i modi di comunicare
la loro posizione. L'atterraggio avvenuto in una pista diversa
da quella indicata, costrinse un controllore del traffico aereo
a far cambiare direzione ad un altro velivolo per evitare una
collisione in volo.
Il Times e' entrato in possesso di una lettera scritta il 4
marzo, nove mesi dopo il disastro sfiorato, dal governo polacco
all'Organizzazione Internazionale dell'Aviazione Civile. In
questa lettera si afferma che ''degli 800 piloti polacchi
impegnati in voli internazionali, solo 15 hanno superato il test
di inglese richiesto, ma che nessuna torre di controllo ha mai
denunciato problemi di comunicazione con gli stessi piloti
polacchi''.
Affermazioni che pero' sono state contraddette dall'Agenzia
Nazionale per la Sicurezza del Volo britannica, secondo cui ''i
due piloti di quell'aereo non furono in grado di comunicare
adeguatamente la natura dei problemi che stavano avendo e di
comprendere buona parte delle istruzioni''.
GB/ ATHINA ONASSIS VENDE GIOIELLI DELLA MADRE PER 4,5 MLN EURO
Battuto da Christie's collier con diamante da 38 carati
Roma, 12 giu. (Apcom) - Un magnifico collier di brillanti con un
diamante a goccia da 38 carati, appartenuto a Christina Onassis,
unica figlia dell'armatore greco Aristotele Onassis, è stato
battuto all'asta ieri da Christie's a Londra per 3.6 milioni di
sterline (oltre 4.5 milioni di euro). Ad aggiudicarselo è stato
un collezionista russo. A mettere il gioiello all'asta è stata la
figlia di Christina, Athina, unica erede di tutta l'immensa
fortuna degli Onassis.
Oltre al collier, pezzo di punta dell'asta, sono stati battuti
44 gioielli appartenuti a Christina Onassis per un totale di 6.8
milioni di sterline (circa 8.5 milioni di euro), quasi il doppio
di quanto erano stati stimati. Tra i pezzi spiccava anche un
preziosissimo Buddha di giada creato dal noto orefice Carl
Faberge per la famiglia imperiale russa. E' stato battuto per 1.3
milioni di sterline (1.6 milioni di euro).
Athina, oggi 23 anni, nota fino a un decennio fa come 'la
piccola povera bambina ricca', sostiene che i gioielli non si
addicevano al suo stile di vita. Ma forse Athina, che oggi vive
in Brasile insieme al marito Alvaro Alfonso de Miranda Neto,
campione olimpionico di equitazione, ha voluto sbarazzarsi anche
di dolorosi fantasmi del passato. Insieme ai gioielli degli
Onassis, è stato battuto anche un passato che non esiste più
fatto di yacht, lusso e di donne belle e carismatiche come Maria
Callas e Jacqueline Kennedy, rispettivamente amante e moglie di
Aristotele Onassis. Ma fatto anche di sventure tra cui la morte
nel 1973 di Alexandros, unico figlio maschio dell'armatore
deceduto nel 1975 senza la consolazione di un erede maschio. Nel
1988 morì anche Christina, a soli 37 anni, lasciando la piccola
Athina di appena tre anni. Da allora la bambina triste si trovò
al centro di una disputa per la gestione dell'eredità tra il
padre, il francese Thierry Roussel, e la Fondazione Alexandros
Onassis, creata da Aristotele in memoria del figlio.
A 21 anni, nel gennaio del 2006, Athina ottenne il diritto di
usufruire interamente del patrimonio della sua famiglia. Un mese
prima si era sposata con Alvaro Alfonso de Miranda Neto, di 12
anni più vecchio, divorziato e con figlia di 6 anni. Sugli inviti
al suo matrimonio aveva semplicemente scritto Athina Eleni
Roussel omettendo il suo ingombrante cognome. Un primo strappo
con il passato che aveva irritato non poco i suoi connazionali
greci.
Roma, 12 giu. (Apcom) - Un magnifico collier di brillanti con un
diamante a goccia da 38 carati, appartenuto a Christina Onassis,
unica figlia dell'armatore greco Aristotele Onassis, è stato
battuto all'asta ieri da Christie's a Londra per 3.6 milioni di
sterline (oltre 4.5 milioni di euro). Ad aggiudicarselo è stato
un collezionista russo. A mettere il gioiello all'asta è stata la
figlia di Christina, Athina, unica erede di tutta l'immensa
fortuna degli Onassis.
Oltre al collier, pezzo di punta dell'asta, sono stati battuti
44 gioielli appartenuti a Christina Onassis per un totale di 6.8
milioni di sterline (circa 8.5 milioni di euro), quasi il doppio
di quanto erano stati stimati. Tra i pezzi spiccava anche un
preziosissimo Buddha di giada creato dal noto orefice Carl
Faberge per la famiglia imperiale russa. E' stato battuto per 1.3
milioni di sterline (1.6 milioni di euro).
Athina, oggi 23 anni, nota fino a un decennio fa come 'la
piccola povera bambina ricca', sostiene che i gioielli non si
addicevano al suo stile di vita. Ma forse Athina, che oggi vive
in Brasile insieme al marito Alvaro Alfonso de Miranda Neto,
campione olimpionico di equitazione, ha voluto sbarazzarsi anche
di dolorosi fantasmi del passato. Insieme ai gioielli degli
Onassis, è stato battuto anche un passato che non esiste più
fatto di yacht, lusso e di donne belle e carismatiche come Maria
Callas e Jacqueline Kennedy, rispettivamente amante e moglie di
Aristotele Onassis. Ma fatto anche di sventure tra cui la morte
nel 1973 di Alexandros, unico figlio maschio dell'armatore
deceduto nel 1975 senza la consolazione di un erede maschio. Nel
1988 morì anche Christina, a soli 37 anni, lasciando la piccola
Athina di appena tre anni. Da allora la bambina triste si trovò
al centro di una disputa per la gestione dell'eredità tra il
padre, il francese Thierry Roussel, e la Fondazione Alexandros
Onassis, creata da Aristotele in memoria del figlio.
A 21 anni, nel gennaio del 2006, Athina ottenne il diritto di
usufruire interamente del patrimonio della sua famiglia. Un mese
prima si era sposata con Alvaro Alfonso de Miranda Neto, di 12
anni più vecchio, divorziato e con figlia di 6 anni. Sugli inviti
al suo matrimonio aveva semplicemente scritto Athina Eleni
Roussel omettendo il suo ingombrante cognome. Un primo strappo
con il passato che aveva irritato non poco i suoi connazionali
greci.
GOSSIP: CLOONEY LASCIA LA FIDANZATA PER IL SENO RIFATTO
LOS ANGELES (ITALPRESS) - La causa della rottura del fidanzamento
tra George Clooney e Sarah Larson sarebbe stata la decisione di
lei di rifarsi il seno. "George non voleva assolutamente che Sarah
si facesse aumentare il seno - ha rivelato una fonte - ma lei lo
ha fatto lo stesso e tra loro c'e' stata una brutta litigata". I
due si erano conosciuti oltre quattro anni fa a Las Vegas, ma la
relazione era stata ufficializzata soltanto nel settembre 2007.
tra George Clooney e Sarah Larson sarebbe stata la decisione di
lei di rifarsi il seno. "George non voleva assolutamente che Sarah
si facesse aumentare il seno - ha rivelato una fonte - ma lei lo
ha fatto lo stesso e tra loro c'e' stata una brutta litigata". I
due si erano conosciuti oltre quattro anni fa a Las Vegas, ma la
relazione era stata ufficializzata soltanto nel settembre 2007.
CERVELLO: SOGNI AD OCCHI APERTI SONO 'METRO DELLA COSCIENZA'
(ANSA) - ROMA, 12 GIU -I sogni ad occhi aperti potrebbero
essere usati dai medici come 'metro della coscienza', per capire
il grado di danno cerebrale di un paziente e, in caso di stato
vegetativo, per predire se si risvegliera'.
Infatti l'attivita' dei circuiti accesi 'di default' quando
il cervello e' a riposo o immerso nei sogni ad ochi aperti e'
ridotta in varia misura negli individui con lesioni cerebrali di
diversa gravita', rivela uno studio di Steven Laureys
dell'Universita' di Liegi in Belgio riportato dal magazine
britannico New Scientist.
Il neurologo ha studiato con la risonanza il livello di
attivita' della 'rete neurale di default' in un gruppo di
pazienti con lesioni cerebrali di diversa entita' e vari livelli
di coscienza. L'esperto ha visto che, minore e' il livello di
coscienza del paziente, minore e' l'attivita' della 'rete
neurale per i sogni ad occhi aperti'.
Questi sono il frutto di un'attivita' che impegna circuiti
del cervello sempre 'on', una specie di 'sistema di sicurezza'
pronto a far ripartire l'intera 'macchina' non appena ci
dobbiamo 'svegliare' dal nostro vagheggiare.
I neurologi hanno dunque pensato di avvalersi di questa
attivita' neurale di default come metro per misurare il grado di
coscienza di pazienti reduci da lesioni cerebrali. Ed hanno
visto che in pazienti in stato di coscienza minima questi centri
nervosi, posti nella corteccia, sono meno attivi del 10%. In
pazienti in stato vegetativo l'attivita' di questi centri e'
ridotta di almeno il 35%. 'Linea piatta', invece, cioe'
attivita' di default zero, per quei pazienti per cui e' stata
dichiarata la morte cerebrale.
La risonanza magnetica, concludono i neurologi, per misurare
il grado di attivita' dei centri del 'sogno ad occhi aperti',
potrebbe in futuro divenire uno strumento oggettivo e affidabile
per capire il grado di danno cerebrale di pazienti e per capire
soprattutto se un paziente in coma ha qualche probabilita' di
risvegliarsi.
essere usati dai medici come 'metro della coscienza', per capire
il grado di danno cerebrale di un paziente e, in caso di stato
vegetativo, per predire se si risvegliera'.
Infatti l'attivita' dei circuiti accesi 'di default' quando
il cervello e' a riposo o immerso nei sogni ad ochi aperti e'
ridotta in varia misura negli individui con lesioni cerebrali di
diversa gravita', rivela uno studio di Steven Laureys
dell'Universita' di Liegi in Belgio riportato dal magazine
britannico New Scientist.
Il neurologo ha studiato con la risonanza il livello di
attivita' della 'rete neurale di default' in un gruppo di
pazienti con lesioni cerebrali di diversa entita' e vari livelli
di coscienza. L'esperto ha visto che, minore e' il livello di
coscienza del paziente, minore e' l'attivita' della 'rete
neurale per i sogni ad occhi aperti'.
Questi sono il frutto di un'attivita' che impegna circuiti
del cervello sempre 'on', una specie di 'sistema di sicurezza'
pronto a far ripartire l'intera 'macchina' non appena ci
dobbiamo 'svegliare' dal nostro vagheggiare.
I neurologi hanno dunque pensato di avvalersi di questa
attivita' neurale di default come metro per misurare il grado di
coscienza di pazienti reduci da lesioni cerebrali. Ed hanno
visto che in pazienti in stato di coscienza minima questi centri
nervosi, posti nella corteccia, sono meno attivi del 10%. In
pazienti in stato vegetativo l'attivita' di questi centri e'
ridotta di almeno il 35%. 'Linea piatta', invece, cioe'
attivita' di default zero, per quei pazienti per cui e' stata
dichiarata la morte cerebrale.
La risonanza magnetica, concludono i neurologi, per misurare
il grado di attivita' dei centri del 'sogno ad occhi aperti',
potrebbe in futuro divenire uno strumento oggettivo e affidabile
per capire il grado di danno cerebrale di pazienti e per capire
soprattutto se un paziente in coma ha qualche probabilita' di
risvegliarsi.
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