lunedì 9 giugno 2008

POSTE/ DA OGGI BOLLETTE SI PAGANO CON IL CELLULARE

Se si ha Postepay e conto BancoPosta
Roma, 9 giu. (Apcom) - Da oggi per pagare le bollette e inviare
telegrammi non è più necessario recarsi all'ufficio postale o
avere una postazione Internet. Si più fare ovunque, e in
qualsiasi momento, basta essere titolari di una SIM PosteMobile,
l'operatore di telefonia di Poste Italiane, e averla associata a
una carta prepagata Postepay o al proprio conto BancoPosta. Ad
annunciarlo Poste Italiane.

FUMO. CHI SMETTE QUANDO VUOLE, CHI NO: IL PERCHÈ È NEI GENI

RISULTATI RICERCA USA
(DIRE) Roma, 9 giu. - Perche' per alcune persone smettere di
fumare e' un impegno gravoso, ma con possibilita' di successo,
mentre altri passano di tentativo in tentativo senza riuscire a
dire addio alle 'bionde'?. Una ricerca realizzata in associazione
da studiosi statunitensi per far luce sulle cause di questa
evidente, ma incomprensibile circostanza, e' pubblicata su
Archives of General Psichiatry.
I 'twin studies', ovvero gli studi che devono evidenziare il
ruolo delle cause ambientali e genetiche sul comportamento,
mostrano una evidente ereditarieta' della capacita' di smettere
di fumare, nella quale risulta implicata la componente genetica
della dipendenza alle sostanze stupefacenti. I ricercatori hanno
cercato l'associazione di piu' di due genomi studiando soggetti
che avevano raggiunto e mantenuto l'astinenza e soggetti che
avevano fallito, provenienti da tre centri per la cura della
dipendenza dal fumo nei quali era stata usata una terapia
sostitutiva della nicotina, il bupropione e un placebo.
I risultati indicano che le varianti geniche correlate con il
successo nell'interruzione del fumo sono verosimilmente adatte a
modificare l'adesione cellulare e aggiustare le funzioni
enzimatiche e strutturali del Dna, dell'Rna e delle proteine.
Questi geni mostrano una lieve sovrapposizione con i geni
identificati negli studi della dipendenza da sostanze e della
memoria. Sono state, inoltre, identificate le varianti genetiche
che influenzano la risposta alla terapia con bupropione o con i
sostituti della nicotina.
In conclusione gli studiosi ritengono che la genetica
molecolare possa aiutare a coniugare il tipo e l'intensita' del
trattamento anti-fumo ai fumatori che possono con maggiore
probabilita' trarre vantaggio da essi.

PETROLIO/ ESPERTO GB: RISERVE SONO IL DOPPIO DI QUELLE STIMATE

Ex consulente industria greggio: sbagliato il metodo di calcolo
Roma, 9 giu. (Apcom) - Le riserve petrolifere mondiali sono più
del doppio di quanto venga dichiarato oggi dai principali
produttori. A sostenerlo è l'attuale Direttore generale della
Royal Society of Chemistry britannica, Richard Pike, ex
consulente dell'industria petrolifera.
Le stime correnti indicano che nel mondo ci sono 1.200 miliardi
di barili, ma i dati in possesso dell'industria petrolifera
suggeriscono invece che tale cifra ammonta a meno della metà
delle riserve realmente esistenti. Lo scienziato sottolinea
inoltre che i dati reali non tengono conto dei giacimenti ancora
non esplorati, nè di quelli ancora da scoprire nè di quelli
ritenuti troppo costosi da sfruttare. Lo scienziato spiega al
quotidiano britannico Independent che la sottostima dipende dal
calcolo aritmetico usato dall'industria per valutare l'entità
delle riserve, mentre sarebbe più accurato adottare il calcolo
delle probabilità, basato sulla curva a campana, usata per
valutare le riserve già accertate, probabili e possibili di
ciascun giacimento. "Lo stesso avviene per il gas naturale -
sottolinea - perchè le stime vengono condotte nella stessa
maniera".
L'industria petrolifera che è a conoscenza dei dati reali sulle
riserve globali preferisce tacerli, sostiene Pike, per poter
mantenere alto il prezzo del greggio.
Le stime statistiche potrebbero indebolire la campagna degli
ambientalisti a favore di fonti energetiche alternative al
greggio, ammonisce lo studioso. "La cattiva notizia è che la
sottostima delle riserve petrolifere accertate ha generato un
falso senso di sicurezza dal punto di vista ambientale - afferma
- perchè ci costringeva a cercare alternative ai combustibili
fossili entro i prossimi decenni. Non dovremmo invece
sorprenderci se il petrolio dominerà tutto il XXII secolo. Questo
evidenzia un grande errore nella programmazione energetica e
ambientale, per cui stiamo drammaticamente sottostimando le sfide
che siamo chiamati ad affrontare".

AMBIENTE: CLIMA; NEL SAHARA IMMENSO DEPOSITO DI CO2

(ANSAmed) - ALGERI, 9 GIU - Mentre l'Unione Europea e l'
Italia si preparano a lanciare i primi progetti di stoccaggio
geologico del biossido di carbonio, nel Sahara algerino vengono
sotterrate ogni anno un milione di tonnellate di CO2. E' in
pieno deserto, vicino a In Salah, 1.200 km a sud di Algeri, che
ormai da quattro anni lavora a pieno regime uno dei piu' grandi
centri sperimentali al mondo per lo stoccaggio del gas nemico
numero uno del clima.
''Vogliamo dimostrare che il processo e' tecnicamente
realizzabile, economicamente accettabile e geologicamente
sostenibile'', ha spiegato Mohamed Keddam, direttore generale di
In Salah Gas, il progetto lanciato nel 2004 dall'ente algerino
idrocarburi Sonatrach insieme ai giganti petroliferi BP (Gran
Bretagna) e Statoil (Norvegia) con un investimento iniziale di
circa 200 milioni di dollari.
L'immenso ''laboratorio salva clima'', uno dei maggiori al
mondo insieme a quello di Weyburn in Canada e Sleipner in
Norvegia, ha permesso di ridurre le emissioni inquinanti
prodotte dai giacimenti di gas di In Salah del 60%. In pratica,
il Co2 prodotto dai giacimenti di In Salah, dove ogni anno
vengono estratti circa 9 miliardi di metri cubi di gas naturale
diretti principalmente al mercato Europeo, viene iniettato nelle
riserve naturali sotterranee di Kerchba, distanti pochi
chilometri, evitando cosi' la dispersione nell'atmosfera.
Il gas estratto nella regione ha infatti un livello di C02
troppo elevato, di circa il 6% contro la soglia massima permessa
del 3%: attraverso un processo chimico a base di ammina viene
separata l'andride carbonica. Tre tubi di acciaio del diametro
di circa 11 cm spingono poi il diossido di carbonio in una falda
acquifera a 1900 metri di profondita'.
Dopo il processo di cattura e stoccaggio del Co2(noto come
Ccs, dall'inglese carbon capture and storage), il metano viene
trasportato con una pipeline a Hassi R' Mel (800 km a sud est di
Algeri) da dove poi partira' principalmente alla volta di Italia
e Spagna.
E' da Hassi R'Mel, dove in novembre sono stati lanciati i
lavori per la costruzione della prima centrale elettrica ibrida
al mondo, ad energia solare e gas, che partira' inoltre il nuovo
metanodotto Galsi. Lungo 1.470 km, trasportera' in Italia, via
Sardegna, circa 8 miliardi di metri cubi di gas all'anno.
Attualmente esistono tre metodi principali di Ccs:
l'iniezione in giacimenti semiesauriti di petrolio, l'iniezione
in falde acquifera profonde (come a In Salah) e l'iniezione in
strati profondi di carbone che non puo' essere estratto dalle
miniere.
In quattro anni di attivita' nessuna fuga del gas serra e'
stata segnalata a Kherchba. Ridotti anche i costi del processo:
circa 9 dollari a tonnellata.
Ma se secondo alcuni lo stoccaggio geologico del biossido di
carbonio potra' limitare le emissioni nocive fino a un massimo
del 55% entro il 2100 e generare un'influenza positiva sul
clima, altri sottolineano il rischio di perdite successive
nell'atmosfera, i costi ancora poco competitivi e la difficolta'
nel trovare siti adatti come quello, isolato e lontano da centri
abitati, del Sahara algerino.