PORTA INCISO UN NOME EBRAICO DI ALTO FUNZIONARIO
Gerusalemme, 26 mar. - (Adnkronos) - Eccezionale scoperta
archeologica a Gerusalemme, nel perimetro dell'antica citta' di David:
sono stati infatti portati alla luce manufatti del VIII secolo avanti
Cristo, tra cui un sigillo appartenuto ad un alto funzionare pubblico
e vasellame di rara fattura. Negli scavi che la Israel Antiquities
Authority sta conducendo in collaborazione con la Nature and Parks
Authority e la Elad Association, nel parco nazionale attorno alle mura
della Citta' Vecchia di Gerusalemme, sono stati trovati reperti che
comprendono, tra le altre cose, un sigillo completo che porta il nome
ebraico ''Rephaihu (ben) Shalem'', e frammenti di ''bullae''.
In particolare in uno scavo effettuato alla ''Spring House'',
vicino alla sorgente di Gihon, sono stati rinvenuti pezzi di vasellame
che risalgono alla seconda eta' del ferro (VIII secolo a.C.). Il
setacciamento e una selezione attenta del suolo hanno prodotto i
risultati significativi: sono stati trovati frammenti di tre
''bullae'' (pezzi di argilla fatti per sigillare lettere o merci), e
due sigilli di pietra. Tutti gli oggetti recano nomi ebraici e tutti
risalgono all'VIII secolo a.C. Tra di essi spicca un sigillo che e'
stato trovato intatto e che porta il nome ebraico di ''Rephaihu (ben)
Shalem'', che visse nella Citta' di David 2800 anni fa.
I sigilli erano usati soprattutto da funzionari pubblici.
Secondo i ricercatori, ''in contrasto con la grande quantita' di
bullae trovate due anni fa, in cui tutti gli esemplari contengono
simboli grafici (come barche o animali diversi: pesci, lucertole e
uccelli), ma risalgono a un periodo precedente), i nuovi reperti
indicano che durante l'VIII secolo a.C. l'uso era cambiato e gli
impiegati che usavano i sigilli avevano iniziato ad aggiungervi i loro
nomi''.
mercoledì 26 marzo 2008
GAY PRIDE: A BOLOGNA IL 28 GIUGNO PER DIRITTI ANCORA NEGATI
PRESENTATO IL RADUNO NAZIONALE CHE GIA' HA ACCESO POLEMICHE
(ANSA) - BOLOGNA, 26 MAR - Tredici anni fa durante l'ultimo Gay pride a Bologna Marcella Di Folco, presidente del Movimento italiano transessuale (Mit) sali' sul palco e, con una parrucca bionda in testa, chiese alla Curia di ''lasciare anche a noi la possibilita' di amare''. Il 28 giugno quando il Gay pride nazionale tornera' sotto le Torri, il messaggio non sara' molto diverso. ''Stavolta direi a Caffarra (arcivescovo di Bologna, ndr) di farsi i fatti suoi - ha annunciato durante la presentazione del raduno - perche' il mio amore e' una cosa che riguarda solo me''. Cosi' il movimento di gay, lesbiche, bisessuali e transgender si prepara al Pride 2008, pronto a replicare alle polemiche gia' nate a Bologna a tre mesi dalla manifestazione. ''Il Pride porta' in piazza identita' spesso negate come un elemento di rottura rispetto a ruoli predeterminati ma non e' solo questo - ha spiegato Sergio Lo Giudice, presidente onorario di Arcigay e consigliere comunale a Bologna - bensi' un elemento visibile di una grande lotta di liberazione per la conquista di diritti che spesso altri hanno gia' ottenuto''. A fargli eco Di Folco che, sempre rivolgendosi al vescovo bolognese, ha ricordato che dall'ultimo Gay Pride emiliano ''sono passati 13 anni e tutti i movimenti hanno ottenuto vittorie incredibili. Solo noi siamo ancora qui a lottare''. Una lotta anche contro chi contesta il percorso del raduno (''che non sara' un rave, lo spirito sara' completamente diverso'', ha puntualizzato Di Folco), previsto per ora a partire dai giardini Margherita, alle 15, e fino a piazza VIII Agosto, non molto lontano dalla stazione, mentre al parco Nord la serata sara' chiusa da tre concerti. Un percorso concordato con questura e prefettura anche se - hanno precisano gli organizzatori - resta da confermare. ''I permessi sono stati chiesti regolarmente ma quello di manifestare ed esprimere le proprie idee e' stato gia' chiesto nel 1948 con la Carta costituzionale'', ha replicato Lo Giudice. Intanto in attesa di 30 mila manifestanti e con almeno una decina di camion che sfileranno per le strade di Bologna, la presidente del Mit ha agiunto che inizialmente l'amministrazione Cofferati aveva concesso piazza Maggiore ''ma noi abbiamo preferito declinare la piazza per problemi di sicurezza. Ci sembrava piu' opportuno farlo in una piazza piu' grande e con meno problemi di sicurezza''.
(ANSA) - BOLOGNA, 26 MAR - Tredici anni fa durante l'ultimo Gay pride a Bologna Marcella Di Folco, presidente del Movimento italiano transessuale (Mit) sali' sul palco e, con una parrucca bionda in testa, chiese alla Curia di ''lasciare anche a noi la possibilita' di amare''. Il 28 giugno quando il Gay pride nazionale tornera' sotto le Torri, il messaggio non sara' molto diverso. ''Stavolta direi a Caffarra (arcivescovo di Bologna, ndr) di farsi i fatti suoi - ha annunciato durante la presentazione del raduno - perche' il mio amore e' una cosa che riguarda solo me''. Cosi' il movimento di gay, lesbiche, bisessuali e transgender si prepara al Pride 2008, pronto a replicare alle polemiche gia' nate a Bologna a tre mesi dalla manifestazione. ''Il Pride porta' in piazza identita' spesso negate come un elemento di rottura rispetto a ruoli predeterminati ma non e' solo questo - ha spiegato Sergio Lo Giudice, presidente onorario di Arcigay e consigliere comunale a Bologna - bensi' un elemento visibile di una grande lotta di liberazione per la conquista di diritti che spesso altri hanno gia' ottenuto''. A fargli eco Di Folco che, sempre rivolgendosi al vescovo bolognese, ha ricordato che dall'ultimo Gay Pride emiliano ''sono passati 13 anni e tutti i movimenti hanno ottenuto vittorie incredibili. Solo noi siamo ancora qui a lottare''. Una lotta anche contro chi contesta il percorso del raduno (''che non sara' un rave, lo spirito sara' completamente diverso'', ha puntualizzato Di Folco), previsto per ora a partire dai giardini Margherita, alle 15, e fino a piazza VIII Agosto, non molto lontano dalla stazione, mentre al parco Nord la serata sara' chiusa da tre concerti. Un percorso concordato con questura e prefettura anche se - hanno precisano gli organizzatori - resta da confermare. ''I permessi sono stati chiesti regolarmente ma quello di manifestare ed esprimere le proprie idee e' stato gia' chiesto nel 1948 con la Carta costituzionale'', ha replicato Lo Giudice. Intanto in attesa di 30 mila manifestanti e con almeno una decina di camion che sfileranno per le strade di Bologna, la presidente del Mit ha agiunto che inizialmente l'amministrazione Cofferati aveva concesso piazza Maggiore ''ma noi abbiamo preferito declinare la piazza per problemi di sicurezza. Ci sembrava piu' opportuno farlo in una piazza piu' grande e con meno problemi di sicurezza''.
MUSICA: BOB DYLAN IN CONCERTO A MADRID A LUGLIO
(ANSA) - MADRID, 26 MAR - Bob Dylan suonera' il prossimo 6 luglio nell'ultima delle cinque serate del festival musicale itinerante Rock in Rio, organizzato quest'anno ad Arganda del Rey (Madrid): lo riferisce El Pais. Dylan, 66 anni, 90 milioni di dischi venduti, il cui ultimo concerto in Spagna risale all'estate 2006, ha accettato l'invito degli organizzatori del festival anche perche' una parte degli introiti verranno destinati a progetti contro il cambiamento climatico. Dylan ha ottenuto il premio Principe delle Asturie per le Arti lo scorso anno.
GB/ MATRIMONI AI MINIMI STORICI, E SPOSI SEMPRE PIU' VECCHI
Crollo verticale, a parte l'età. In 15 anni unioni religiose -50%
Londra, 26 mar. (Ap-Apcom) - Niente nozze, sono inglesi (e gallesi). I dati diffusi dall'Istituto di statistica nazionale relativi ai matrimoni celebrati nel 2006 in Inghilterra e Galles segnano nuovi minimi assoluti: 237.000 nuove unioni celebrate -lo stesso numero del 1895, con una popolazione decisamente inferiore. Un crollo al quale corrisponde un innalzamento a livello record dell'età dei neo-coniugati.
Da quando esistono le rilevazioni, mai si era registrata una ritrosia così alta al vincolo matrimoniale: solo 22,8 uomini e 20,5 donne su 1.000 potenzialmente 'da matrimonio' (ovvero con almeno 16 anni di età e senza già la fede al dito) si sono sposati nell'arco di tempo considerato. Gli sposi inglesi del 2006 sono i più vecchi di sempre: età media di 36 anni e 4 mesi per gli uomini, di 33 e 7 mesi per le donne. Due mesi di anzianità in più rispetto a un anno prima, quasi 5 se il confronto viene fatto con l'età di chi ha contratto un matrimonio nel 1991. Contratto più che celebrato: i matrimoni consacrati inChiesa sono ormai solo 1 su 3, con una diminuzione del loro numero pari al 50% in tre lustri.
Londra, 26 mar. (Ap-Apcom) - Niente nozze, sono inglesi (e gallesi). I dati diffusi dall'Istituto di statistica nazionale relativi ai matrimoni celebrati nel 2006 in Inghilterra e Galles segnano nuovi minimi assoluti: 237.000 nuove unioni celebrate -lo stesso numero del 1895, con una popolazione decisamente inferiore. Un crollo al quale corrisponde un innalzamento a livello record dell'età dei neo-coniugati.
Da quando esistono le rilevazioni, mai si era registrata una ritrosia così alta al vincolo matrimoniale: solo 22,8 uomini e 20,5 donne su 1.000 potenzialmente 'da matrimonio' (ovvero con almeno 16 anni di età e senza già la fede al dito) si sono sposati nell'arco di tempo considerato. Gli sposi inglesi del 2006 sono i più vecchi di sempre: età media di 36 anni e 4 mesi per gli uomini, di 33 e 7 mesi per le donne. Due mesi di anzianità in più rispetto a un anno prima, quasi 5 se il confronto viene fatto con l'età di chi ha contratto un matrimonio nel 1991. Contratto più che celebrato: i matrimoni consacrati inChiesa sono ormai solo 1 su 3, con una diminuzione del loro numero pari al 50% in tre lustri.
USA: ALLARME FDA SU INTEGRATORI ANTI-IMPOTENZA ONLINE
NEL MIRINO DUE PRODOTTI 'FUORILEGGE' A BASE DI INGREDIENTI MISTERIOSI
Roma, 26 mar. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Attenzione a 'Blue Steel' e 'Hero'. Questi due integratori anti-impotenza dai nomi evocativi, venduti online negli Stati Uniti, sono infatti finiti nel mirino dell'agenzia del farmaco Usa. Che mette in guardia con una nota i consumatori sui possibili "seri rischi per la salute" derivanti dal consumo di questi "prodotti illegali" venduti sul web.
La Food and Drug Administration (Fda) invita in questi giorni gli americani a non acquistare o utilizzare questi supplementi alimentari, perche' considerati alla stregua di "farmaci non autorizzati e non sottoposti a prove di sicurezza ed efficacia". Questi prodotti contengono, inoltre, ingredienti non dichiarati sull'etichetta, che potrebbero danneggiare la pressione degli incauti acquirenti.
Sotto la lente due prodotti pubblicizzati e venduti online per il trattamento della disfunzione erettile e per migliorare la potenza sessuale. Si vantano di essere "totalmente naturali" e si presentano come integratori alimentari, ma contengono in realta' sostanze non approvate e ingredienti "simili nella struttura chimica al sildenafil, il principio attivo del Viagra", precisa la Fda.
Roma, 26 mar. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Attenzione a 'Blue Steel' e 'Hero'. Questi due integratori anti-impotenza dai nomi evocativi, venduti online negli Stati Uniti, sono infatti finiti nel mirino dell'agenzia del farmaco Usa. Che mette in guardia con una nota i consumatori sui possibili "seri rischi per la salute" derivanti dal consumo di questi "prodotti illegali" venduti sul web.
La Food and Drug Administration (Fda) invita in questi giorni gli americani a non acquistare o utilizzare questi supplementi alimentari, perche' considerati alla stregua di "farmaci non autorizzati e non sottoposti a prove di sicurezza ed efficacia". Questi prodotti contengono, inoltre, ingredienti non dichiarati sull'etichetta, che potrebbero danneggiare la pressione degli incauti acquirenti.
Sotto la lente due prodotti pubblicizzati e venduti online per il trattamento della disfunzione erettile e per migliorare la potenza sessuale. Si vantano di essere "totalmente naturali" e si presentano come integratori alimentari, ma contengono in realta' sostanze non approvate e ingredienti "simili nella struttura chimica al sildenafil, il principio attivo del Viagra", precisa la Fda.
GB: FUMA MARIJUANA PER UN MESE PER DOCUMENTARIO BBC
DONNA PERDE CAPACITA' DI AGIRE, SVILUPPA PARANOIE E ANSIA
(ANSA) - LONDRA, 26 MAR - Nicky Taylor, una madre di tre figli, ha ripetuto l'esperimento fatto nel film Supersize me, in cui si vedevano gli effetti devastanti di una dieta di solo fast food per un mese. Con una differenza: ha fumato marijuana una volta al giorno per un mese intero, invece che ingozzarsi di hamburger, il tutto a beneficio di un documentario della Bbc che l'ha seguita nel suo 'viaggio' ad Amsterdam. E sin dalla prima 'canna' fatta con lo skunk, la variante piu' potente di cannabis che si fuma oggi, ha sviluppato paranoie, paura, ansia e una totale incapacita' a fare le cose piu' semplici. ''Ero terrorizzata - racconta la donna, che ha accettato di fare la cavia per capire a quali pericoli i suoi figli andrebbero incontro avvicinandosi a questo tipo di stupefacente - subito sono diventata paranoica, con attacchi di panico. A un certo punto avevo il terrore di alzarmi dalla sedia. E' stato uno dei momenti peggiori della mia vita''. Nicky si e' anche fatta iniettare del tetraidrocannabinolo (thc), il principio attivo della marijuana, per vedere gli effetti di una dose massiccia assunta tutta insieme. Al termine dell'esperimento, la donna - che aveva fumato canne l'ultima volta quando era studentessa, 20 anni fa - ha anche sperimentato aumento del peso, apatia e mancanza assoluta di concentrazione. Test condotti a meta' dell'esperimento hanno notato livelli di psicosi superiori a quelli delle persone cui e' stata diagnosticata la schizofrenia. Nicky era consapevole del fatto che oggi la marijuana, causa le modifiche genetiche che hanno creato la variante detta skunk, e' molto piu' potente e pericolosa di quella fumata in gioventu': ''In quella naturale c'e' il 3-5% di thc, nello skunk c'e' il 10-15%''. Nel Regno Unito c'e' ormai da qualche anno il dibattito sull'opportunita' di riconsiderare la depenalizzazione della cannabis, proprio per questo motivo: quando fu declassata non era neanche lontanamente la potente sostanza che circola oggi.
(ANSA) - LONDRA, 26 MAR - Nicky Taylor, una madre di tre figli, ha ripetuto l'esperimento fatto nel film Supersize me, in cui si vedevano gli effetti devastanti di una dieta di solo fast food per un mese. Con una differenza: ha fumato marijuana una volta al giorno per un mese intero, invece che ingozzarsi di hamburger, il tutto a beneficio di un documentario della Bbc che l'ha seguita nel suo 'viaggio' ad Amsterdam. E sin dalla prima 'canna' fatta con lo skunk, la variante piu' potente di cannabis che si fuma oggi, ha sviluppato paranoie, paura, ansia e una totale incapacita' a fare le cose piu' semplici. ''Ero terrorizzata - racconta la donna, che ha accettato di fare la cavia per capire a quali pericoli i suoi figli andrebbero incontro avvicinandosi a questo tipo di stupefacente - subito sono diventata paranoica, con attacchi di panico. A un certo punto avevo il terrore di alzarmi dalla sedia. E' stato uno dei momenti peggiori della mia vita''. Nicky si e' anche fatta iniettare del tetraidrocannabinolo (thc), il principio attivo della marijuana, per vedere gli effetti di una dose massiccia assunta tutta insieme. Al termine dell'esperimento, la donna - che aveva fumato canne l'ultima volta quando era studentessa, 20 anni fa - ha anche sperimentato aumento del peso, apatia e mancanza assoluta di concentrazione. Test condotti a meta' dell'esperimento hanno notato livelli di psicosi superiori a quelli delle persone cui e' stata diagnosticata la schizofrenia. Nicky era consapevole del fatto che oggi la marijuana, causa le modifiche genetiche che hanno creato la variante detta skunk, e' molto piu' potente e pericolosa di quella fumata in gioventu': ''In quella naturale c'e' il 3-5% di thc, nello skunk c'e' il 10-15%''. Nel Regno Unito c'e' ormai da qualche anno il dibattito sull'opportunita' di riconsiderare la depenalizzazione della cannabis, proprio per questo motivo: quando fu declassata non era neanche lontanamente la potente sostanza che circola oggi.
MODA: KATE MOSS PENSA AL MATRIMONIO
(ANSA) - LONDRA, 26 MAR - Kate Moss pensa al matrimonio: nel corso di un romantico week-end ad Amsterdam assieme al boyfriend Jamie Hince, la supermodella inglese ha detto a un gruppo di fan olandese che presto si sposera'. Secondo notizie esclusive del tabloid Sun, Kate Moss ha fatto la confidenza uscendo tutta allegra da un bar. ''Mi sposo'', ha detto con un grande sorriso sul viso mentre i fan la fotogravano. ''Presto'', ha risposto ad una ragazza che le chiedeva a quando le nozze. Kate fa coppia fissa con il trentanovenne Jamie (chitarrista della band The Kills, di sei anni piu' vecchio) dall'estate scorsa, qualche mese dopo aver definitivamente piantato l'erratico Pete Doherty, un musicista pop continuamente nei guai con la giustizia per questioni di droga. La supermodella e' andata ad Amsterdam per assistere ad un concerto di Jamie e del suo complesso e ci e' restata fino a lunedi'.
SALUTE: NEL CERVELLO SESTO SENSO 'CONTA-CALORIE'
CREATI TOPOLINI 'INSENSIBILI' AL RICHIAMO DEI DOLCI
Roma, 26 mar. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Le maniache della taglia 40 lo sospettavano da tempo. A renderle capaci di indovinare le calorie di una fetta di torta al primo sguardo, e' una sorta di sesto senso rileva-calorie. Ma oggi gliscienziati della Duke University (Durham, Usa) assicurano che questo sesto senso e' nel cervello e funziona davvero, indipendentemente dal gusto del cibo.
A individuarlo e' un gruppo di ricercatori diretto da Ivan de Araujo, che sulla rivista 'Neuron' spiega come il sesto senso si celi nel cervello e sia capace di rilevare le calorie di un cibo, indipendentemente dal sapore. Grazie a uno studio sui topi, i ricercatori sono riusciti anche a scoprire che il meccanismo di premio-ricompensa attivo nel cervello e' acceso proprio dal sesto senso rileva-calorie. Un meccanismo che potrebbe, dunque, avere anche delle implicazioni nella comprensione delle cause dell'obesita'.
I ricercatori chiamano in causa lo sciroppo di mais: ricco di fruttosio e usato a piene mani negli Stati Uniti per addolcire i cibi,potrebbe contribuire all'epidemia di chili di troppo proprio perche' 'inganna' il cervello'. Nei loro esperimenti gli scienziati hanno creato topolini geneticamente modificati e resi insensibili al richiamo dei dolci.
Roma, 26 mar. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Le maniache della taglia 40 lo sospettavano da tempo. A renderle capaci di indovinare le calorie di una fetta di torta al primo sguardo, e' una sorta di sesto senso rileva-calorie. Ma oggi gliscienziati della Duke University (Durham, Usa) assicurano che questo sesto senso e' nel cervello e funziona davvero, indipendentemente dal gusto del cibo.
A individuarlo e' un gruppo di ricercatori diretto da Ivan de Araujo, che sulla rivista 'Neuron' spiega come il sesto senso si celi nel cervello e sia capace di rilevare le calorie di un cibo, indipendentemente dal sapore. Grazie a uno studio sui topi, i ricercatori sono riusciti anche a scoprire che il meccanismo di premio-ricompensa attivo nel cervello e' acceso proprio dal sesto senso rileva-calorie. Un meccanismo che potrebbe, dunque, avere anche delle implicazioni nella comprensione delle cause dell'obesita'.
I ricercatori chiamano in causa lo sciroppo di mais: ricco di fruttosio e usato a piene mani negli Stati Uniti per addolcire i cibi,potrebbe contribuire all'epidemia di chili di troppo proprio perche' 'inganna' il cervello'. Nei loro esperimenti gli scienziati hanno creato topolini geneticamente modificati e resi insensibili al richiamo dei dolci.
ANIMALI: ORSA JURKA 'DETENUTA' A S.ROMEDIO, ESPOSTO ANIMALISTI
(ANSA) - TRENTO, 26 MAR - L'orsa Jurka, catturata e rinchiusa nel recinto del santuario di San Romedio in Trentino, ''e' detenuta in condizioni incompatibili con la sua natura ed e' soggetta a gravi sofferenze''. Con questa accusa l'associazione animalista 'No alla caccia' ha presentato un esposto alla Procura di Trento in cui si ipotizza a carico della Provincia il reato di maltrattamenti di animale e si chiede il sequestro preventivo dell'orsa e una sua sistemazione idonea. Secondo gli animalisti, il recinto dove vive Jurka e' troppo angusto. ''Sta trascorrendo le sue giornate rosicchiando legni, nell'apatia e nella noia piu' assolute'', dice al quotidiano L'Adige Anna Pilati del movimento No alla caccia, che nei mesi scorsi ha raccolto in tutta Italia 20 mila firme per la liberazione del plantigrado. ''E' chiaro che si tratta di un animale sotto stress per le limitate dimensioni del recinto e per le caratteristiche di frequentazione turistica, anche se non sono state fatti gli esami del sangue per accertare con certezza la situazione di difficolta' psico-fisica'', aggiunge Pilati. Jurka, in base ad un progetto provinciale, potrebbe essere trasferita nel nuovo Centro faunistico del Casteller, a sud di Trento.
EVOLUZIONE: VITA ANIMALE RITARDATA 2 MLD ANNI DA UN METALLO
(ANSA) - ROMA, 26 MAR - La vita animale sulla Terra sarebbe comparsa con un ritardo di due miliardi di anni a causa di una deficienza di ossigeno e di un metallo pesante, il molibdeno, nelle profondita' dell'oceano. Lo sostiene, in un articolo pubblicato su Nature, un gruppo di ricerca internazionale coordinato da Clint Scott dell'universita' della California a Riverside. I ricercatori hanno raccolto dati relativi al mobilideno, un oligonutriente necessario a molte forme di vita, e informazioni sui materiali organici contenuti nei campioni di argillite nera prelevata negli oceani. Una roccia, spiegano gli esperti, che contenendo resti di questi due materiali, e' preziosissima per ricostruire la storia dell'ossidazione degli oceani. E' noto, proseguono gli esperti, che dopo la crescita dell' ossigeno nell'atmosfera, 2,4 miliardi di anni fa, comincio' anche l'aumento dell'ossigenazione degli oceani per supportare la domanda di questo gas da parte dei microrganismi. Tuttavia, la varieta' di queste singole forme di vita monocellulari resto' bassa e i loro discendenti multicellulari (gli animali) non comparvero prima di 600 milioni di anni fa. Monitorando le quantita' di molibdeno negli antichi sedimenti marini nel tempo, lo studio ha trovato che l'intervallo fra i primi organismi monocellulari e le forme di vita animali piu' complesse e' coinciso con una significativa diminuzione del molibdeno negli oceani confrontata agli alti livelli misurati oggi. Inoltre lo studio ha evidenziato che l'ossigenazione sulla Terra e' stata media prima di 2.200 milioni di anni fa, ma bisogna aspettare solo la fine dell'eone Proterozoico, circa 551 milioni di anni fa, perche' le profondita' degli oceani diventino piu' ossigenate e i cicli bio-geo-chimici si stabilizzino, cosi' da creare i presupposti per la comparsa dei primi grandi organismi multicellulari e dare l'avvio all'evoluzione della vita sulla Terra.
SESSUALITA': IMPOTENZA TABU', 80% MALATI ITALIANI NON VA DAL MEDICO
L'INDAGINE, 25% SPERIMENTA DEFAILLANCE MA NE PARLA SOLO COL PARTNER
Milano, 26 mar. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - I 'flop' sotto le
lenzuola restano un tabu' di ferro tra gli italiani. Nell'ultimo anno
il 25% (uno su 4) dei connazionali sessualmente attivi ha sperimentato
un problema di disfunzione erettile maschile, ma il disturbo viene
minimizzato da 7 su 10. E in presenza di un disturbo di erezione
persistente, i 'panni sporchi si lavano in casa': l'80% di chi soffre
si limita a parlarne con la partner o al massimo con gli amici piu'
cari, senza chiedere il parere del medico. E' un atteggiamento di
'omerta'' quello che emerge da un'indagine condotta da Ipsos per conto
di Bayer, presentata oggi a Milano durante la prima giornata del
23esimo Congresso annuale Eau (Associazione europea di urologia). La
ricerca rileva che solo un intervistato su 10 assume 'pillole
dell'amore', mentre il 9% sceglie altri rimedi.
Dal sondaggio, su un campione di mille italiani over 18, risulta
che sono piu' gli uomini a riconoscere un problema di disfunzione
erettile (30% contro il 20% delle donne). La maggior parte tace.
Eppure alla lunga la tendenza a nascondere il disturbo puo' avere
conseguenze pesanti non solo sulla vita di coppia, ma anche e
soprattutto sulla salute.
"I problemi erettili - spiega infatti Mario Maggi, ordinario di
Endocrinologia all'universita' di Firenze - sono un campanello di
allarme di altre patologie cardiovascolari (ipertensione, infarto,
angina e ictus) o metaboliche (diabete ed eccesso di grassi nel
sangue). Dunque la disfunzione erettile puo' essere per l'uomo una
preziosa opportunita' di prendersi cura della propria salute e
prevenire malattie mortali. Per questo possiamo arrivare a dire:
impotenza, che fortuna!", e' la provocazione dell'esperto, che invoca
"un nuovo approccio comunicativo" contro una condizione "ancora
vissuta come un tabu', come una patologia di cui vergognarsi",
conferma Maggi.
Milano, 26 mar. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - I 'flop' sotto le
lenzuola restano un tabu' di ferro tra gli italiani. Nell'ultimo anno
il 25% (uno su 4) dei connazionali sessualmente attivi ha sperimentato
un problema di disfunzione erettile maschile, ma il disturbo viene
minimizzato da 7 su 10. E in presenza di un disturbo di erezione
persistente, i 'panni sporchi si lavano in casa': l'80% di chi soffre
si limita a parlarne con la partner o al massimo con gli amici piu'
cari, senza chiedere il parere del medico. E' un atteggiamento di
'omerta'' quello che emerge da un'indagine condotta da Ipsos per conto
di Bayer, presentata oggi a Milano durante la prima giornata del
23esimo Congresso annuale Eau (Associazione europea di urologia). La
ricerca rileva che solo un intervistato su 10 assume 'pillole
dell'amore', mentre il 9% sceglie altri rimedi.
Dal sondaggio, su un campione di mille italiani over 18, risulta
che sono piu' gli uomini a riconoscere un problema di disfunzione
erettile (30% contro il 20% delle donne). La maggior parte tace.
Eppure alla lunga la tendenza a nascondere il disturbo puo' avere
conseguenze pesanti non solo sulla vita di coppia, ma anche e
soprattutto sulla salute.
"I problemi erettili - spiega infatti Mario Maggi, ordinario di
Endocrinologia all'universita' di Firenze - sono un campanello di
allarme di altre patologie cardiovascolari (ipertensione, infarto,
angina e ictus) o metaboliche (diabete ed eccesso di grassi nel
sangue). Dunque la disfunzione erettile puo' essere per l'uomo una
preziosa opportunita' di prendersi cura della propria salute e
prevenire malattie mortali. Per questo possiamo arrivare a dire:
impotenza, che fortuna!", e' la provocazione dell'esperto, che invoca
"un nuovo approccio comunicativo" contro una condizione "ancora
vissuta come un tabu', come una patologia di cui vergognarsi",
conferma Maggi.
USA/ TRANSESSUALE RIVELA: SONO AL QUINTO MESE DI GRAVIDANZA
La moglie ha subito un'isterectomia e non può avere figli
Roma, 26 mar. (Apcom) - Un uomo dell'Oregon, Thomas Beatie, è al
quinto mese di gravidanza. Beatie è un transessuale: è nato donna
e si è poi sottoposto a un intervento chirurgico per cambiare
sesso, senza però ledere i suoi organi riproduttivi.
"Sono un transessuale - scrive lo stesso Beatie in un articolo
pubblicato dalla rivista gay 'The Advocate' - legalmente un
maschio, sposato legalmente a Nancy. Gli interventi di
cambiamento del sesso non richiedono la sterilizzazione, per
questo decisi di sottopormi alla ricostruzione del seno e alla
terapia di testosterone, ma di tutelare i miei diritti
riproduttivi. Volere avere un figlio naturale non è un desiderio
nè maschile nè femminile, ma umano. Ho sempre voluto avere dei
bambini. Tuttavia, a causa di una grave endometriosi avuta 20
anni fa, Nancy ha subito un intervento di isterectomia e oggi non
può portare in grembo un bambino".
Se la gravidanza proseguirà senza problemi, la coppia darà alla
luce una bambina attorno al prossimo 3 luglio. "La nostra
situazione solleva incognite legali, politiche e sociali -
conclude - abbiamo da poco conosciuto la contrarietà di persone
sconvolte dalla nostra situazione. I medici ci discriminano,
allontanandoci per via delle loro fedi religiose. Professionisti
della Sanità si rifiutano di rivolgersi a me in quanto uomo o di
riconoscere Nancy come mia moglie. Amici e familiari non sono di
alcun sostegno; gran parte della famiglia di Nancy non sa neanche
che sono un transessuale".
Per avere un figlio, Beatie ha fatto ricorso all'apporto di una
banca del seme.
Roma, 26 mar. (Apcom) - Un uomo dell'Oregon, Thomas Beatie, è al
quinto mese di gravidanza. Beatie è un transessuale: è nato donna
e si è poi sottoposto a un intervento chirurgico per cambiare
sesso, senza però ledere i suoi organi riproduttivi.
"Sono un transessuale - scrive lo stesso Beatie in un articolo
pubblicato dalla rivista gay 'The Advocate' - legalmente un
maschio, sposato legalmente a Nancy. Gli interventi di
cambiamento del sesso non richiedono la sterilizzazione, per
questo decisi di sottopormi alla ricostruzione del seno e alla
terapia di testosterone, ma di tutelare i miei diritti
riproduttivi. Volere avere un figlio naturale non è un desiderio
nè maschile nè femminile, ma umano. Ho sempre voluto avere dei
bambini. Tuttavia, a causa di una grave endometriosi avuta 20
anni fa, Nancy ha subito un intervento di isterectomia e oggi non
può portare in grembo un bambino".
Se la gravidanza proseguirà senza problemi, la coppia darà alla
luce una bambina attorno al prossimo 3 luglio. "La nostra
situazione solleva incognite legali, politiche e sociali -
conclude - abbiamo da poco conosciuto la contrarietà di persone
sconvolte dalla nostra situazione. I medici ci discriminano,
allontanandoci per via delle loro fedi religiose. Professionisti
della Sanità si rifiutano di rivolgersi a me in quanto uomo o di
riconoscere Nancy come mia moglie. Amici e familiari non sono di
alcun sostegno; gran parte della famiglia di Nancy non sa neanche
che sono un transessuale".
Per avere un figlio, Beatie ha fatto ricorso all'apporto di una
banca del seme.
SESSUALITA': LA CASTITA' TORNA DI MODA, VERGINE 12% SINGLE ITALIANI
L'INDAGINE, MA CHI STA IN COPPIA E' PIU' FELICE
Milano, 26 mar. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Castita' alla
riscossa. Archiviate le rivoluzioni degli anni '60 e '70, aumentano
gli italiani che dicono no al sesso senza amore: il 12% dei single
della Penisola confessa di non avere mai avuto rapporti, con un picco
massimo di nuovi 'puri' fra i giovani under 24. A rilevare il dato a
sorpresa e' un'indagine condotta da Ipsos per conto di Bayer,
presentata oggi a Milano nella giornata di apertura del 23esimo
Congresso annuale dell'Associazione europea di urologia (Eau).
La ricerca ha coinvolto un campione di mille connazionali over
18. Il 76% e' risultato essere in coppia (con un 20% circa che non
convive ancora), mentre la 'fetta' restante ha dichiarato di non
vivere al momento una relazione stabile. I single italiani hanno in
media 43 anni e sono ottimisti per il futuro (il 31%, contro il 20% di
chi e' in coppia, e' convinto che "i miei anni piu' belli me li
riserva il futuro").
E in attesa dell'amore ideale, aspettano: piu' di uno su 10 si
dice ancora vergine, contro meno dell'1% di chi ha un partner.
Milano, 26 mar. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Castita' alla
riscossa. Archiviate le rivoluzioni degli anni '60 e '70, aumentano
gli italiani che dicono no al sesso senza amore: il 12% dei single
della Penisola confessa di non avere mai avuto rapporti, con un picco
massimo di nuovi 'puri' fra i giovani under 24. A rilevare il dato a
sorpresa e' un'indagine condotta da Ipsos per conto di Bayer,
presentata oggi a Milano nella giornata di apertura del 23esimo
Congresso annuale dell'Associazione europea di urologia (Eau).
La ricerca ha coinvolto un campione di mille connazionali over
18. Il 76% e' risultato essere in coppia (con un 20% circa che non
convive ancora), mentre la 'fetta' restante ha dichiarato di non
vivere al momento una relazione stabile. I single italiani hanno in
media 43 anni e sono ottimisti per il futuro (il 31%, contro il 20% di
chi e' in coppia, e' convinto che "i miei anni piu' belli me li
riserva il futuro").
E in attesa dell'amore ideale, aspettano: piu' di uno su 10 si
dice ancora vergine, contro meno dell'1% di chi ha un partner.
ASTRONOMIA: SOLE IN PIENA ATTIVITA', 2 NUOVE GRANDI MACCHIE
(ANSA) - ROMA, 26 MAR - Il Sole e' in piena attivita' in
questi giorni. Gli esperti che lo tengono d'occhio segnalano
infatti la comparsa di due nuove macchie molto grandi, ciascuna
delle quali ha un'estensione almeno tripla rispetto alla Terra,
e sembrano crescere molto rapidamente.
Le due grandi macchie, riferiscono siti specializzati, sono
indicate con i numeri 987 e 988 e sono comparse in prossimita'
dell'Equatore, per il momento non hanno prodotto eruzioni
significative.
questi giorni. Gli esperti che lo tengono d'occhio segnalano
infatti la comparsa di due nuove macchie molto grandi, ciascuna
delle quali ha un'estensione almeno tripla rispetto alla Terra,
e sembrano crescere molto rapidamente.
Le due grandi macchie, riferiscono siti specializzati, sono
indicate con i numeri 987 e 988 e sono comparse in prossimita'
dell'Equatore, per il momento non hanno prodotto eruzioni
significative.
ASTRONOMIA: SCOPERTI PIU' ANTICHI ASTEROIDI SISTEMA SOLARE
(ANSA) - ROMA, 26 MAR - Sono stati individuati gli oggetti
piu' antichi del Sistema Solare, veri e propri fossili della
nebulosa che ha dato vita alla nostra famiglia planetaria: si
tratta di tre asteroidi della fascia compresa fra Marte e Giove,
descritti su Science da un gruppo di ricerca coordinato da
Jessica Sunshine, dell'universita' del Maryland.
I tre asteroidi hanno circa 4,55 miliardi di anni e diametri
compresi tra 50 e 100 chilometri. Il loro aspetto e le loro
caratteristiche sono rimasti praticamente invariati nel tempo,
motivo per cui, sottolineano i ricercatori, questi oggetti sono
cruciali per capire come e' nato il Sistema Solare, e ''sono
candidati ideali - ha osservato Sunshine - per future missioni
spaziali che potrebbero raccogliere campioni da esaminare poi
sulla Terra''.
Inizialmente il nostro sistema, spiegano i ricercatori, era
una nebulosa di polveri e gas caldi che ruotava intorno al Sole.
Quando i gas ai confini della nebulosa cominciarono a
raffreddarsi, si formarono le prime particelle solide, molto
piu' ricche di calcio e alluminio rispetto a quelle che si sono
formate successivamente. Alti contenuti di calcio e alluminio,
le cosiddette Cai (Calcium-rich, aluminum-rich inclusions) sono
dunque la firma dell'antica nebulosa solare. Firma rilevata agli
infrarossi grazie al telescopio di Mauna Kea, nelle Hawaii, nei
tre asteroidi che hanno percentuali di minerali ricchi di ossidi
di calcio e di alluminio molto maggiori di quelle individuate
nelle piu' antiche meteoriti ritrovate finora sulla
Terra.
piu' antichi del Sistema Solare, veri e propri fossili della
nebulosa che ha dato vita alla nostra famiglia planetaria: si
tratta di tre asteroidi della fascia compresa fra Marte e Giove,
descritti su Science da un gruppo di ricerca coordinato da
Jessica Sunshine, dell'universita' del Maryland.
I tre asteroidi hanno circa 4,55 miliardi di anni e diametri
compresi tra 50 e 100 chilometri. Il loro aspetto e le loro
caratteristiche sono rimasti praticamente invariati nel tempo,
motivo per cui, sottolineano i ricercatori, questi oggetti sono
cruciali per capire come e' nato il Sistema Solare, e ''sono
candidati ideali - ha osservato Sunshine - per future missioni
spaziali che potrebbero raccogliere campioni da esaminare poi
sulla Terra''.
Inizialmente il nostro sistema, spiegano i ricercatori, era
una nebulosa di polveri e gas caldi che ruotava intorno al Sole.
Quando i gas ai confini della nebulosa cominciarono a
raffreddarsi, si formarono le prime particelle solide, molto
piu' ricche di calcio e alluminio rispetto a quelle che si sono
formate successivamente. Alti contenuti di calcio e alluminio,
le cosiddette Cai (Calcium-rich, aluminum-rich inclusions) sono
dunque la firma dell'antica nebulosa solare. Firma rilevata agli
infrarossi grazie al telescopio di Mauna Kea, nelle Hawaii, nei
tre asteroidi che hanno percentuali di minerali ricchi di ossidi
di calcio e di alluminio molto maggiori di quelle individuate
nelle piu' antiche meteoriti ritrovate finora sulla
Terra.
MALTEMPO: LUPI S'AVVICINANO AD UN PAESINO NEL PARCO D'ABRUZZO
(AGI) - Opi (L'Aquila), 26 mar. - Il maltempo che ha
interessato la zona del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e
Molise, ha spinto i lupi ad avvicinarsi all'abitato di Opi,
probabilmente alla ricerca di cibo. E' avvenuto la sera scorsa
e ad accorgersi dello splendido esemplare adulto che si
aggirava in localita' Casette e' stato un residente. Il lupo,
un esemplare adulto, non ha aggredito altri animali, nonostante
in quella zona esistano piccoli allevamenti ovini. Forse
componente di un branco, e' sceso da monte Marsicano, si e'
intrattenuto all'interno dell'abitato per oltre un'ora e poi e'
fuggito verso Valle Fredda. A raccogliere le testimonianze e'
stato il personale del servizio sorveglianza del parco.
interessato la zona del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e
Molise, ha spinto i lupi ad avvicinarsi all'abitato di Opi,
probabilmente alla ricerca di cibo. E' avvenuto la sera scorsa
e ad accorgersi dello splendido esemplare adulto che si
aggirava in localita' Casette e' stato un residente. Il lupo,
un esemplare adulto, non ha aggredito altri animali, nonostante
in quella zona esistano piccoli allevamenti ovini. Forse
componente di un branco, e' sceso da monte Marsicano, si e'
intrattenuto all'interno dell'abitato per oltre un'ora e poi e'
fuggito verso Valle Fredda. A raccogliere le testimonianze e'
stato il personale del servizio sorveglianza del parco.
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