mercoledì 24 giugno 2009

AFGHANISTAN:GB; BBC RIVELA TURTURE SOLDATI USA A BAGRAM

25 TESTIMONIANZE, PENTAGONO NEGA LE ACCUSE (di Carolina Stupino)
(ANSA) - LONDRA, 24 GIU - Drogati per impedire loro di addormentarsi, minacciati e soggetti ad ogni sorta di abuso fisico e psicologico: alcuni prigionieri del centro di detenzione di Bagram, in Afghanistan, hanno denunciato alla Bbc le torture subite per mano dei soldati statunitensi, l'ennesimo caso di violazione dei diritti umani che coinvolge i militari americani in terre straniere.
I 27 uomini, intervistati dall'emittente britannica nell'arco di due mesi, sono stati tutti detenuti nella base per periodi diversi tra il 2002 ed il 2008, accusati di collaborare con al Qaeda e i talebani. Nessuno di loro e' stato processato ne' incriminato ed alcuni hanno persino ricevuto le scuse delle autorita' statunitensi una volta rilasciati. Solo due di loro hanno detto di non essere stati soggetti ad abusi. Il Pentagono, al quale la Bbc ha mostrato il contenuto delle interviste, ha tuttavia negato le accuse affermando che tutti i prigionieri ricevono un trattamento adeguato. Le condizioni dei detenuti a Bagram, ha affermato il colonello Mark Wright, portavoce del segretario della Difesa, 'rispettano gli standard internazionali'. 'Ci sono stati casi in cui le regole non sono state rispettate e i militari hanno dovuto rispondere delle loro azioni', ha aggiunto.
Le testimonianze dei detenuti contengono pero' accuse a dir poco pesanti. 'Ci facevano cose che non si farebbero agli animali, figuriamoci alle persone', ha raccontato un ex prigioniero che la Bbc identifica come 'dottor Khandan', aggiungendo: 'Ci buttavano addosso acqua fredda d'inverno e acqua calda d'estate. Ci aizzavano i cani addosso. Ci puntavano una pistola alla testa e ci minacciavano di morte. Ci mettevano una medicina nel succo di frutta o nell'acqua per non farci dormire e poi ci interrogavano'.
Negli ultimi otto anni, il centro di detenzione di Bagram, a 60 chilometri a nordovest di Kabul, ha ospitato migliaia di sospetti militanti di al Qaeda catturati in Afghanistan e in Pachistan. A differenza dei prigionieri della base statunitense di Guantanamo, quelli di Bagram non possono avvalersi dell'assistenza di avvocati e non possono appellarsi per la loro liberazione. Secondo Tina Foster, direttrice dell'International Justice Network, un gruppo di assistenza legale che al momento rappresenta quattro prigionieri della base afgana, i detenuti di Bagram 'si trovano in un buco nero dal punto di vista legale'.
La Foster vorrebbe che la Corte Suprema americana facesse per Bagram la stessa cosa che lo scorso anno ha fatto per Guantanamo e cioe' che garantisse ai prigionieri i loro diritti dal punto di vista legale.
Ma nonostante Barack Obama si sia piu' volte pronunciato a favore dei diritti dei prigionieri di Guantanamo, la sua amministrazione, secondo la Foster, starebbe cercando di impedire che le stesse condizioni si applichino anche ai detenuti di Bagram. Il dipartimento della Difesa sostiene che siccome l'Afghanistan e' una zona di guerra, condurre indagini rigorose su ogni singolo caso sarebbe impossibile e che garantire diritti legali ai prigionieri potrebbe impedire ad Obama 'di avere successo nel conflitto armato e di proteggere le forze militari statunitensi' limitando i suoi poteri di condurre operazioni militari. Secondo la Foster, il dipartimento 'sta utilizzando le stesse motivazioni dell'amministrazione Bush'. Un giudice della corte d'appello federale si pronuncera' presto sull'argomento.

Facebook, dimmi come lo usi e ti diro' chi sei

Roma, 23 GIU (Velino) - Quando ti logghi a Facebook fai poke, accetti o ignori? Una ricerca della Queensland University of Technology (Qut) di Brisbane in Australia spiega che la popolarita' delle diverse applicazioni presenti sul piu' diffuso social network della rete dipende in larga misura dal sesso dell'utente, oltre ovviamente se si tratta di unapplicazione "fica" o "sfigata". Due ricercatori della Scuola di Pubblicita' e marketing della Qut, Rebekah Russell-Bennett e Larry Neale ne hanno analizzato tre: "Scrabble", "Mousehunt" e "Superpoke". Le conclusioni dei due studiosi confermano che anche su Internet le donne tendono maggiormente a esprimere se stesse mentre gli uomini preferiscono il brivido della competizione. "Gli utenti di Facebook - spiega Russell-Bennet - vogliono avere e condividere le applicazioni piu' appetibili per migliorare il proprio status all'interno della propria rete sociale. Ma per le donne e' una questione di autoespressione, per gli uomini di decisione su chi e' il migliore".

USA: NEW YORK; VISITE GUIDATE CON VIP DI CENTRAL PARK

(ANSA) - NEW YORK, 23 GIU - Yoko Ono descrive Strawberry Fields, all'altezza del luogo dove fu ucciso il marito John Lennon, Whoopi Goldberg scherza sul Wollman Rink, una pista di pattinaggio dove ha mosso i primi passi sul ghiaccio: una trentina di celebrita' portano da oggi turisti e newyorchesi in visita di Central Park, il piu' vasto 'polmone verde' di Manhattan.
Da oggi in vari punti del parco viene indicato un numero di telefono raggiungibile col cellulare per ascoltare divi di Hollywood e di Broadway, atleti e studiosi che dicono la loro sugli angoli e gli itinerari piu' suggestivi. Hanno partecipato all'iniziativa, tra gli altri, Isabella Rossellini e Alec Baldwin, Kevin Bacon e Jerry Seinfeld, oltre al sindaco di New York, Michael Bloomberg.
Sarah Jessica Parker descrive il laghetto, John McEnroe si sofferma sui campi da tennis. 'Sono onorata nel dare il benvenuto a Strawberry Fields', dice Yoko Ono, spiegando le origini del monumento alla memoria del marito attorno al quale dal 1980 si radunano a cantare e suonare i fan dell'ex Beatle assassinato.

ASTRONOMIA: LUNA COME SPECCHIO PER CERCARE VITA IN UNIVERSO (NOTIZIARIO SCIENZA E TECNICA)

(ANSA) - ROMA, 24 GIU - Il riflesso dell'atmosfera terrestre sulla Luna potrebbe essere usato per capire come i gas che circondano il nostro Pianta sono 'percepiti' nello spazio. Con questo metodo, che usa la Luna come uno 'specchio', si potrebbero individuare i pianeti esterni al Sistema Solare nei quali potrebbero esistere forme di vita.
Lo ha dimostrato uno studio pubblicato su Nature e condotto da astronomi dell'Istituto di astrofisica delle isole Canarie guidato da Enric Palle'.
Le osservazioni sono state fatte durante l'eclissi lunare del 16 agosto 2008, sfruttando le particolari condizioni che si verificano nell'eclissi, quando il nostro satellite attraversa il cono d'ombra creato dalla Terra e il riflesso dell'atmosfera viene percepito senza l'interferenza delle radiazioni solari.
Con questa tecnica gli astronomi sono riusciti a catturare i segnali di gas come ossigeno e metano, associati alla vita sulla Terra, ma anche un elemento normalmente difficile da rintracciare come l'azoto. Secondo l'astrofisico Wes Traub, dell'americano Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, 'solo pochi pianeti soddisfano le condizioni necessarie per eseguire le osservazioni con la tecnica proposta su Nature'.