(ANSA) - MILANO, 7 LUG - Anni fa, per abbattere i costi di
una dentiera, troppo onerosa in Italia, era di moda recarsi in
Olanda: non solo si risparmiava nel costo dell'intervento, ma ci
stava dentro anche il viaggio aereo e la visita turistica di
Amsterdam. Oggi c'e' chi propone il Sudafrica, abbinando l'
intervento chirurgico a un mitico safari. Lo fa notare Pasquale
Spinelli, presidente della Federazione delle Societa' Medico
Scientifiche (FISMI), aprendo il convegno 'Low cost in sanita':
e' un risparmio?'.
Forse, andare fino in Sudafrica per un intervento chirurgico,
non conviene propriamente al portafoglio, ma e' un fatto che la
moda del ''nomadismo sanitario'', come la chiama Spinelli puo'
avere anche risvolti propriamente turistici. Basta infatti
collegarsi a 'www.surgeon-and-safari.co.za' e compare una pagina
che offre pacchetti chirurgico-turistici tutto compreso, con
preventivi personalizzati, sotto l' ammiccante titolo 'Privacy
in Paradise'.
Pazienti (probabilmente facoltosi) vengono invitati a
esplorare l'opportunita' di far coincidere il tempo dell'
intervento di chirurgia plastica ricostruttiva (dall'aumento del
seno alla rinoplastica), odontoiatrica (dal filling all'
implantologia), oftalmica (dalla cataratta al laser ad eccimeri)
o ortopedica, con un emozionante safari. Diversi gli itinerari,
diversi i prezzi. Ma c'e' la possibilita' di avere un pacchetto
personalizzato, comprensivo del trasporto aereo e del tipo di
soggiorno, in ospedale e nella foresta.
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