(AGI) - Roma, 21 dic. - Oltre 160 chilogrammi di caviale
sequestrato per un valore che sfiora il milione di euro, 65
persone denunciate, 350 esercizi commerciali controllati. I
reati contestati vanno dalla violazione della Convenzione di
Washington al mancato rispetto delle norme per l'etichettatura
dei prodotti alimentari, fino alla truffa e alla frode in
commercio. E' questo il bilancio dell' 'Operazione Beluga',
finalizzata al contrasto del commercio illegale di caviale, che
e' stata condotta due giorni fa dal Servizio CITES, la
struttura del Corpo forestale dello Stato che si occupa di
tutelare il commercio internazionale delle specie di fauna e
flora minacciate di estinzione.
Un'operazione che ha portato a controlli e sequestri a
tappeto in tutta Italia, soprattutto in Lazio, Lombardia,
Piemonte, Liguria, Toscana e Veneto. In particolare a Venezia
e' stato sequestrato un significativo quantitativo di caviale
illegale, circa 6 chilogrammi di Beluga, presso un famoso
ristorante di proprieta' di un cittadino italiano con il titolo
di console onorario della Russia. A Milano e a Roma, invece, e'
stato intercettato il piu' grosso collettore di caviale di
provenienza tedesca e di origine russa che lo distribuiva in
tutta Italia senza alcuna certificazione e marcatura. Sempre a
Milano e' stato tracciato l'arrivo illegale, tramite corrieri
ucraini, di circa 5 chilogrammi di beluga fresco. Molte
irregolarita' sono infine state riscontrate presso la grande
distribuzione. L'obiettivo era quello di monitorare la
situazione della vendita del caviale nel nostro Paese dopo i
diversi allarmi lanciati dalla CITES di Ginevra e a seguito
delle ripetute segnalazioni di canali illegali in Italia.
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