giovedì 20 marzo 2008

SALUTE: COLORI FRUTTA PROTEGGONO CUORE DA DANNI INFARTO

DIETA RICCA DI TALI MOLECOLE 'AIUTA'CUORE TOPI REDUCI DA INFARTO
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Alcuni tra i coloranti naturali della frutta, molecole antiossidanti del gruppo dei flavonoidi, le antocianine, potrebbero avere un effetto 'salvacuore', proteggendolo dai danni dell'infarto e quindi mantenendolo giovane. E' quanto dimostra uno studio su topi alimentati con cereali ricchi di antocianine diretto da Marie-Claire Toufektsian dell'Universita' francese di Grenoble in collaborazione con i Centri di ricerca che partecipano al Progetto FLORA finanziato dalla Commissione Europea, che vede tra i vari partner l'Universita' Cattolica di Campobasso e l'Universita' di Milano. Lo studio e' stato pubblicato sul Journal of Nutrition. Le antocianine, il cui colore varia dal rosso al blu, sono tra le piu' importanti molecole pigmento presenti nei vegetali e si ritrovano nei frutti. Ne sono ricchi alimenti come ribes, ciliegia, cavolo rosso, uva, fragola, arance rosse, sambuco e le bacche in generale. La colorazione di tali sostanze e' cosi' forte da mascherare spesso gli altri pigmenti. Gia' in passato studi su altri gruppi di alimenti contenenti flavonoidi, si pensi al vino rosso ricco di resveratrolo o anche alla cioccolata, avevano in qualche modo insinuato il sospetto del valore benefico dei flavonoidi in generale, al di la' delle loro proprieta' antiossidanti. In questo studio sono state studiate in particolare solo le antocianine: due gruppi di topi sono stati alimentati a base di grani privi o arricchiti di antocianine, grani non Ogm prodotti a Milano dall'equipe di Chiara Tonelli. Il livello di antocianine in sangue e urine dei topi e' stato misurato grazie ai test messi a punto a Campobasso dall'equipe di Maria Benedetta Donati, che nell'ambito di FLORA sta svelando i segreti del metabolismo di antocianine e altri flavonoidi; finora si sa molto poco su come il nostro corpo assimili tali sostanze. Infatti ''la sperimentazione che stiamo facendo con volontari sani nell'ambito di FLORA - ha spiegato Giovanni de Gaetano, direttore dei Laboratori di Ricerca dell'Universita' Cattolica - servono proprio a verificare la biodisponibilita' nel nostro corpo delle antocianine assunte con la dieta, per conoscere meglio se e come queste sostanze vengano assorbite dall'organismo. Grazie al metodo messo a punto nei nostri laboratori, per la prima volta siamo riusciti ad effettuare misure di antocianine in soggetti umani, visto che fino a questo momento la sperimentazione aveva interessato solo animali di laboratorio''. Pero' finora le sperimentazioni sugli effetti benefici dele antocianine rimangono confinati alle cavie: in questo studio nel cuore dei topolini e' stato procurato un infarto: in quelli che avevano seguito la dieta ricca di antocianine i danni conseguenti all'infarto sono risultati considerevolmente minori. E' tuttavia presto per dire che una dieta ricca di flavonoidi sia 'salvacuore', ha dichiarato cauto de Gaetano, ''ricerche epidemiologiche condotte in passato suggeriscono generiche proprieta' benefiche dei flavonoidi presenti nell'alimentazione. Ma servono ulteriori studi per approfondire meglio questo aspetto, soprattutto per quanto riguarda le possibili differenze tra uomini e ratti nell'assorbimento e nel metabolismo dei flavonoidi''. Ma di certo il suggerimento cui fa da sponda questo studio e' ancora una volta di restare fedeli alla dieta mediterranea, naturalmente ricca di antocianine ed altri flavonoidi, dieta che in piu' occasioni ha dato mostra delle sue proprieta' preventive contro molti big killer attuali.

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