martedì 15 gennaio 2008

SCIENZA: E' CONFERMATO, SIFILIDE DA AMERICA CON COLOMBO

IN AMERICA SI TRASFORMO', SUOI MARINAI LA RIPORTARONO
(ANSA) - LONDRA, 15 GEN - Ora e' la scienza che ce lo
conferma: Cristoforo Colombo non porto' dalle Americhe solo
prodotti nuovi come caffe', pomodori e patate, ma anche una
malattia che sembra essere la quintessenza del Vecchio
Continente : la sifilide, che oltreoceano si era evoluta
nell'aggressiva malattia venerea che avrebbe colpito celebrita'
della storia, da Enrico VIII a Adolf Hitler.
Mentre a livello di credenza popolare l'origine americana
della sifilide era data quasi per scontata, ritrovamenti
antropologici risalenti al XIII secolo, precedenti quindi al
viaggio di Colombo, avevano messo in dubbio questa teoria. In
diversi siti europei, infatti, sono stati ritrovati scheletri
umani che portano i segni tipici della sifilide - danni alle
ossa. Eppure, la prima epidemia mai registrata in Europa avvenne
nel 1495, a Napoli, e colpi' i soldati francesi allora di stanza
nella citta' partenopea.
Un rebus - sino all'introduzione delle tecniche d'indagine
genetica. Oggi, confrontando il Dna presente in 26 gruppi di
germi che causano la sifilide o malattie simili, il gruppo
guidato dal dottor Kristin Harper, presso l'universita' di
Atlanta, e' riuscito a trovare le prove che questa malattia e'
originaria del sud America.
''Questa scoperta rafforza l'ipotesi che la sifilide
provenisse dal Nuovo Mondo'', ha detto Harper al Times,
commentando lo studio apparso sul 'Public Library of Science
Neglected Tropical Diseases'. ''Quando i dati genetici sono
messi a confronto con il ben documentato caso di Napoli del 1495
- continua - la teoria che vede nei viaggi di Colombo il vero
motivo della sua diffusione nel Vecchio Mondo acquista forza''.
Per quanto riguarda le tracce individuate negli scheletri
precolombiani, sarebbero state causate da una versione ancora
piu' antica della malattia, probabilmente sviluppatasi in
Africa, che non si trasmetteva per vie sessuali - al contrario
di quanto accade per la variante americana.
Il team di Harper ha infatti mostrato come il 'Treponema
pallidum' - un batterio spirochetale, specie appartenente alla
famiglia dei Treponematacee - la cui presenza nell'uomo causa la
sifilide, sia terribilmente simile ad altre famiglie di
Treponematacee sud americane che causano un altro tipo di
malattia, la framboesia, che colpisce la laringe, il palato e il
naso.
Insomma, mentre gli uomini di Colombo diffondevano il vaiolo
- che avrebbe in seguito sterminato le popolazioni locali - le
donne indios trasmettevano loro la sifilide: uno scambio che
avrebbe avuto un impatto drammatico nei due continenti.

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