martedì 25 marzo 2008
PROSCIUTTI: FINALMENTE PARMA E SAN DANIELE NEI NEGOZI CINESI
(AGI) - Milano, 20 mar - Dopo nove mesi di tentativi, finalmente i primi Prosciutti di Parma sono effettivamente arrivati nei negozi cinesi: l'ultima spedizione pilota ha infatti superato le barriere burocratiche che ancora si frapponevano all'effettiva entrata di questo capolavoro del made in Italy alimentare in Cina. Viva soddisfazione e' stata manifestata da parte di Francesco Pizzagalli, Presidente ASS.I.CA., l' associazione Industriali delle Carni che,nell'ambito della Confindustria, rappresenta le imprese di macellazione e trasformazione delle carni suine. Appena tornato dalla Cina Pizzagalli ha dichiarato: "Con l'espletamento di tutti gli ultimi adempimenti burocratici, si apre finalmente per i nostri Prosciutti crudi di Parma e di San Daniele, la stagione dell'export verso uno dei mercati piu' interessanti dell'Asia e pieno di prospettive di sviluppo per il nostro settore. Nel sottolineare la nostra azione di coordinamento e propulsione nel corso degli ultimi 6 anni, vogliamo nuovamente esprimere uno speciale ringraziamento a tutte le autorita' che hanno reso possibile questo straordinario risultato. Inoltre voglio sottolineare che il successo ottenuto corona una strategia associativa che ha permesso, collaborando intensamente con i Consorzi di Parma e San Daniele, di far interagire le diverse componenti istituzionali per l'ottenimento di un obiettivo di primaria valenza strategica per lo sviluppo futuro del nostro settore." Sara' adesso fondamentale promuovere la conoscenza di questo prodotto che, per i consumatori cinesi e', senza dubbio, "esotico". Tuttavia, il termine Prosciutto in cinese esiste gia' e significa "coscia asciugata al vento". Questo e' un fattore di grande apprezzamento per un popolo la cui lingua non si basa sulle lettere dell'alfabeto per formare delle parole, ma su ideogrammi che esprimono idee e concetti. Ai cinesi, inoltre, piace il fatto che il prosciutto sia un pezzo intero, perche' ne riconoscono subito la parte anatomica. Pur essendo un mercato dall'enorme potenziale, 1.200.000.000 abitanti, la Cina rappresenta un mercato interessante per i nostri Prosciutti crudi stagionati (Parma e San Daniele) soprattutto attraverso il canale HO.RE.CA legato alla Ristorazione e agli Alberghi. I cinesi, infatti, sono abituati a mangiare carne cotta ma non stagionata; occorrera' dunque tempo per educarli al gusto dei nostri salumi. Il target principale all'inizio sara' rappresentato, quindi, dalla forte presenza di rappresentanti istituzionali, funzionari e manager stranieri nelle due citta' piu' popolate: Pechino e Shanghai. Solo a Shanghai, ad esempio, (tra cinesi e occidentali) si calcola che vivano oltre 20 milioni di persone con reddito medio di 5.500 Euro al mese. E' ragionevole, ipotizzare quindi, che entro i primi 3 anni, il valore dell'export dei Prosciutti crudi di Parma e San Daniele, possa oscillare tra i 20 e i 30 milioni di Euro. Questo collocherebbe la Cina al 7° posto nella classifica dei Paesi dove esportiamo i Prosciutti crudi, superando il Giappone e la Svizzera.
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