DIRETTORE DAP A 'L'ESPRESSO', SITUAZIONE QUASI IRRECUPERABILE
Roma, 3 gen. - (Adnkronos) - Le carceri italiane crollano. Collassano sotto il peso di 49 mila 442 detenuti: 6 mila e 200 in piu'rispetto a quelli previsti dal regolamento. Per farsi un'idea, da ottobre a dicembre 2007 sono finite in cella oltre mille persone al mese. E il 2008 parte con l'allarme lanciato a ''L'espresso'' da Ettore Ferrara, capo del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria): "La situazione sta diventando irrecuperabile. C'e' un rubinetto aperto che allaga la casa, e tutti guardano senza intervenire".
Non e' questione di Nord o Sud: il sovraffollamento e' ovunque. Prendiamo San Vittore, a Milano. "Con due reparti chiusi per ristrutturazione, la capienza maschile e' di 700 unita'", racconta al settimanale in edicola domani Luigi Pagano, responsabile dei penitenziari lombardi. "Invece gli uomini sono 1.187, senza contare le97 donne e i 77 ricoverati del centro clinico".
In Liguria, a Genova, e lo scenario e' simile: la capienza limite, al carcere di Marassi, e' di 450 posti. Ma il Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria, segnala la presenza di "oltre 600 detenuti", con una carenza stimata "di piu' di 120 agenti".Come in Sicilia, dove da agosto 2007 il tutto esaurito abbonda: nel carcere Piazza Lanza di Catania, ad esempio (399 detenuti contro i 245previsti). Ma anche ad Agrigento (294 contro 253) e Barcellona Pozzo di Gotto (256 contro 216).
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