giovedì 24 gennaio 2008

TELESCOPIO SPAZIALE HUBBLE, SUO DESTINO SI DECIDE A BOLOGNA

(AGI) - Bologna, 24 gen. -Dato piu' volte per spacciato, vittima da una parte della 'veneranda' eta' (18 anni) e dall'altra dei tagli ai finanziamenti per le missioni spaziali ad alto rischio, il Telescopio Spaziale Hubble - il gioiello della NASA e dell'ESA che ha rivoluzionato le conoscenze sull'Universo - sta per vivere un'ultima stagione di successi.E' stata infatti approvata dalla NASA una quarta e ultima missione di manutenzione, prevista per il prossimo agosto, che garantira' a Hubble altri quattro anni di attivita'. Quattro anni che gli astrofisici intendono utilizzare nel migliore dei modi. Per decidere come, si riuniranno a Bologna oltre 150 scienziati da tutto il mondo, dal 29 al 31 gennaio, per un workshop internazionale organizzato dall'Istituto Nazionale di Astrofisica e dall'Universita' di Bologna. Hubble - ricorda una nota dell'Ateneo bolognese - si e' dimostrato uno strumento insostituibile per la comunita' scientifica mondiale. Grazie alla sua capacita' di osservare l'Universo molto piu' in profondita' di ogni altro telescopio (e dunque molto piu' indietro nel tempo) e con una risoluzione spaziale talmente elevata da permettere di distinguere le singole stelle all'interno degli ammassi globulari, ha segnato un'intera generazione di astronomi. "Ma siamo appena all'inizio, quello che abbiamo visto fino a oggi e' solo la parte emersa dell'iceberg", afferma Francesco Ferraro, professore al Dipartimento di Astronomia dell'Universita' di Bologna, che lavora con Hubble gia' dai tempi della tesi di laurea, e che grazie ai dati da esso raccolti ha realizzato le sue principali scoperte. "Certo, dopo tanti anni, gli strumenti non sono piu' sensibili come all'inizio. Per questo e' fondamentale la missione di servizio del prossimo agosto. Ed e' cruciale decidere insieme come sfruttarlo una volta che sara' stato rimesso a nuovo". Una missione ardita e avventurosa, ma il nuovo amministratore della NASA ha deciso che e' un rischio che vale la pena correre. Prendendo, certo, tutte le precauzioni possibili. "Basti pensare che, per portarla a termine", spiega il fisico Francesco Paresce, dell'INAF, per anni responsabile di Hubble all'ESA (Agenzia Spaziale Europea), "saranno schierati ben due Shuttle: uno in orbita, l'altro sulla rampa di lancio pronto a decollare in caso di emergenza. L'entusiasmo e l'eccitazione degli stessi astronauti e' enorme, perche' e' una tra le rare missioni in cui possono sentirsi piu' scienziati che "meccanici spaziali". In ogni caso, li attende un lavoro massacrante: dovranno sostituire due strumenti, installarne altri due completamente nuovi, cambiare i giroscopi... In pratica, rimarra' intatto solo lo specchio. Per questo, si stanno gia' allenando, immersi nell'enorme piscina presente a Houston per simulare l'assenza di gravita', alle giornate di intensa attivita' extra-veicolare che li attendono, lassu' a 500 Km dalla Terra". Mai nessun telescopio spaziale e' stato tanto "coccolato". D'altronde, Hubble e' un satellite leggendario. Messo in orbita nel 1990, ha regalato alla comunita' scientifica e al grande pubblico diciotto anni di dati eccezionali, di immagini suggestive e di emozioni. Per raggiungere la qualita' ineguagliabile che lo caratterizza, e per mantenersi in perfetta forma fino alla maggiore eta', sono state necessarie ben tre missioni spaziali di manutenzione (1997, 1999 e 2002). Senza contare l'intervento radicale, effettuato nel 1993, per risolvere un problema di messa a fuoco, una tra le missioni piu' complesse e ardite che gli astronauti della NASA si siamo mai trovati ad affrontare. Ora, grazie alla missione di agosto 2008, Hubble potra' raggiungere l'apice delle sue possibilita'. E forse riuscira' persino a individuare, per la prima volta, un buco nero all'interno di un ammasso globulare: probabilmente uno tra i desideri proibiti in cima alla lista che uscira' dal convegno bolognese.

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