martedì 18 marzo 2008

MEDICINA: CANNABIS PROTEGGE O INDEBOLISCE OSSA? AL VIA STUDIO GB

MEDICI DI FAMIGLIA STANNO RECLUTANDO 200 FUMATORI ABITUALI DI SPINELLI
Roma, 18 mar. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Che effetto ha fumare marijuana sull'osteoporosi? Secondo alcuni dati la cannabis rende le ossa piu' fragili, mentre per altri le rafforza. Ora ricercatori inglesi, per risolvere l'enigma, hanno intenzione di testare fumatori abituali di spinelli per valutare lo stato delle loroossa, e l'effetto che la sostanza illecita esercita sulla densita' dello scheletro. I medici di famiglia stanno reclutando i consumatori di cannabis, almeno 200. L'obiettivo a cui l'equipe spera di arrivare - spiega Stuart Ralston, dell'istituto di genetica e medicina molecolare dell'universita' di Edimburgo - facendo luce sui meccanismid'azione, e' la messa a punto di farmaci a base di marjuana contro l'osteoporosi. Il nuovo trattamento dovrebbe potenziare alcuni composti naturalmente presenti nel nostro organismo, gli endocannabinoidi, in grado di ostacolare lo sviluppo di questa malattia. Lo studio e' finanziato dall'Arthritis Research Campaign.
"La cannabis e' la droga piu' usata del Regno Unito, specie tra i giovani, ma non sappiamo ancora quale effetto ha sulla salute dello scheletro - spiega Ralston - lo studio e' complesso perche' sappiamo che la marijuana viene spesso fumata insieme al tabacco, un ulteriore fattore di cui dobbiamo tenere conto". Alcune ricerche precedenti dello stesso team hanno dimostrato che i recettori della cannabis svolgono un ruolo fondamentale nell'assottigliamento osseo tipico delle menopausa, e sono anche coinvolti nella formazione ossea. "La scoperta apre nuove prospettive - continua il ricercatore - Potremmo sviluppare farmaci in grado di legarsi ai recettori della cannabis perprevenire la perdita della sostanza ossea e promuoverne la formazione". Attualmente i trattamenti anti-osteoporosi lavorano in una direzione sola: agiscono bloccando la perdita ossea o stimolando la formazione ossea. "Se riuscissimo a sviluppare un nuovo trattamento- conclude lo scienziato - che agisca in entrambi i modi, contemporaneamente, avremmo fatto un grande passo avanti". Attualmente, nella sola Gran Bretagna, una donna su due e un uomo su cinque soffre di osteoporosi. La malattia, si stima, porta a 200.000 fratture all'anno.

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