Insolita manifestazione protesta animale per "diritti dell'uomo"
Roma, 11 mar. (Apcom) - Di manifestazioni, proteste più o meno
violente, a Gaza ce n'è almeno una al giorno. Ma quella di oggi
contro l'embargo non verrà dimenticata facilmente. Protagonisti
della dimostrazione sono stati asini, cammelli, galline, buoi e
cavalli. Le immagini, trasmesse dal network pan-arabo al Jazeera,
sono destinate a fare il giro del mondo.
A capeggiare il corteo, partito dall'antico palazzo del
governatore e arrivato sotto gli uffici delle Nazioni unite, sono
stati i veri protagonisti nella mobilità di questo disastrato
spicchio di terra tra Israele e l'Egitto: gli asini. A seguire
gli altri animali, tra i quali i più "arrabbiati" parevano essere
i cammelli. Uno striscione retto dai colli di due dromedari
recitava: "Animali per i diritti degli uomini". E dalla schiena
degli asini pendevano cartelli di questo tenore: "Ma dov'è la
coscienza degli uomini?"
Una domanda alla quale difficilmente potranno rispondere le
autorità politiche e diplomatiche delle parti in causa, in giorni
in cui il conflitto interpalestinese e arabo-israeliano registra
uno dei momenti più sanguinosi della sua storia recente. Nelle
ultime settimane, secondo fonti palestinesi, sarebbero almeno 280
i morti.
Quella di oggi "è stata una testimonianza 'diversa', ma in fondo
gli animali l'hanno fanno anche per loro stessi", commenta Khalil
Abu Shamlah, uno dei promotori dell'insolita manifestazione,
interpellato da al Jazeera. "Sono un milione e mezzo - continua -
gli animali morti a causa dell'embargo".
Per il quotidiano degli Emirati arabi uniti al Bayan,
l'iniziativa di Gaza è un modo "geniale" per "rompere il silenzio
sulla tragedia dei palestinesi". Visto che finora "a nulla" sono
servite le manifestazioni di "protesta umane", sostengono i
promotori, "la parola è rimasta solo agli animali. Forse loro
sapranno smuovere le coscienze".
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