venerdì 4 aprile 2008
SANITA': NUOVA TECNICA DI IMAGING ILLUMINA I TUMORI
(Agi) - Washington, 4 apr. - Anche le molecole potranno essere viste e distinte l'una dall'altra all'interno del nostro corpo. Alla Stanford University e' stato infatti messo a punto un nuovo tipo di imaging molecolare, in grado di catturare molte immagini simultaneamente, e con una risoluzione mille volte maggiore rispetto agli standard attuali. E che potrebbe letteralmente illuminare i tumori, fornendo immagini con una precisione di quasi un trilionesimo di metro. La tecnica, descritta sulla rivista Pnas, si basa sull'effetto Raman, un fenomeno noto fin dagli anni '30: quando un fascio di luce originato da un laser colpisce un oggetto, alcuni fotoni (circa uno su dieci milioni) subiscono uno scattering, cioe' una diffusione anelastica, e vengono percio' diffusi con una frequenza piu' alta o piu' bassa di quella originaria. Misurando la differenza di energia, si possono ricavare informazioni di natura chimica e strutturale dell'oggetto colpito dalla luce, perche' il pattern di diffusione e' unico per ciascuna sostanza e rappresenta una sorta di firma spettroscopica. I ricercatori californiani sono riusciti a sfruttare tale effetto per l'imaging in campo medico, nel settore oncologico in particolare, utilizzando nanoparticelle d'oro e nanotubi di carbonio a parete singola. Iniettando queste nanosonde nei topi, ed esponendo gli animali alla lucedel laser, con uno speciale microscopio da loro stessi adattato per rilevare l'effetto Raman, hanno potuto osservare e seguirela loro migrazione all'interno dell'organismo e degli apparati degli animali. L'aspetto piu' interessante, tuttavia, e' che le particelle possono essere 'marcate' con maker diversi, che consentonoloro di andarsi a localizzare in sedi specifiche: per esempio, legandole a peptidi, anticorpi, o molecole diverse, sara' possibile visualizzare e localizzare differenti zone tumorali.Una volta adattata agli esseri umani, la tecnica potrebbe esser utile in campo chirurgico, per esempio per l'asportazione di tessuti maligni di dimensioni ridottissime. Si tratta di un modo completamente nuovo di catturare le immagini, mai utilizzato finora. La sua utilita', secondo i ricercatori, si potra' pero' apprezzare pienamente tra una quindicina d'anni, cosi' come e' avvenuto per la Pet, introdotta anni fa, ma solo ora sfruttata e apprezzata appieno. Nessuno dei metodi di imaging oggi disponibili avrebbe le caratteristiche della spettroscopia Raman: precisione nel rilevare i piccoli particolari, fino a livello molecolare, economicita' e facilita' d'impiego.
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