(ANSA) - ROMA, 23 GEN - La natura e' superiore all'uomo,
anche nella costruzione dei cristalli. Lo dimostra lo studio del
Weitzmann Institute of Science di Rehovot, in Israele, che hanno
scoperto che la tipica lucentezza metallica dei pesci e' dovuta
al modo di costruire un particolare cristallo diverso da quello
che si riesce a riprodurre in laboratorio. Secondo la ricerca,
pubblicata dalla rivista Crystal Growth and Design della
Societa' Chimica Americana, e' la guanina, una base presente
anche nel Dna, la responsabile dell'effetto luminoso.
I ricercatori israeliani hanno estratto i cristalli di
guanina dalla pelle del pesce giapponese Koi e li hanno
analizzati ai raggi X e al microscopio elettronico
confrontandoli con quelli dei cristalli fatti crescere in
laboratorio. Il risultato del confronto e' stato che i cristalli
biogenici si sviluppano in una direzione e con una forma molto
diversa non solo da quella ottenuta dall'uomo, ma anche da
quella teorizzata dai modelli matematici come la piu' stabile
possibile. La struttura ''sbagliata'' ha un alto indice di
riflettivita', che fa comportare gli strati di cristalli nel
citoplasma come degli specchi.
''Questo tipo di struttura cristallina - spiegano i
ricercatori - rappresenta la strategia evolutiva adottata dai
pesci per produrre cristalli fotonici molto piu' efficienti,
indispensabili a camuffarsi per sfuggire ai predatori
soprattutto in prossimita' della superficie del mare''.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.