(AGI) - Milano, 4 gen. - E' partita come frutta fresca, e'
arrivata come ammasso di rifiuti marci: non e' stato proprio un
"pacco celere", quello che ha viaggiato nei giorni scorsi tra
la Sicilia e Bergamo. Doveva metterci tre giorni, ne ha
impiegati 23. Con il risultato che si puo' immaginare. Il
mittente e' un siciliano di Saponara Marittima, nel Messinese,
ex dipendente del Comune di Milano in pensione che da anni ogni
Natale invia dolci e primizie siciliane all'ex collega Bruno
Trabucchi, 73 anni, abitante a Villa d'Alme'. Quest'anno ha
fatto la spedizione in anticipo, usando per sicurezza la
soluzione "posta celere assicurata", che avrebbe dovuto far
arrivare il pacco al massimo in 72 ore. Invece e' arrivato il 2
gennaio, 23 giorni dopo la spedizione. Il postino ha consegnato
un pacco completamente bagnato e deformato, da cui
fuoriuscivano miasmi insopportabili. Persino la lettera di
accompagnamento era coperta di muffa. Trabucchi ha buttato
tutto nella spazzatura e ha cominciato a protestare con le
poste, su su fino al ministro Gentiloni, ricevendo
l'assicurazione che sono in corso delle verifiche
sull'accaduto. I due amici comunque hanno deciso per il futuro
di tutelarsi: useranno le Poste svizzere.
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