mercoledì 20 febbraio 2008

TAHITI, SINDACO DA 3O ANNI AGLI ARRESTI DA DUE MESI: SI RICANDIDA

E' in attesa di giudizio, ha fatto appello contro altra condanna
Papeete (Polinesia francese), 20 feb. (Ap-Apcom) - Candidati
inquisiti o pregiudicati? A Tahiti si va oltre: il sindaco
uscente del villaggio di Mahina, primo cittadino senza
interruzioni dal 1977, cerca un nuovo mandato direttamente dal
carcere.
Emile Vernadoun in prigione c'è finito lo scorso 2 dicembre, agli
arresti in attesa di giudizio per un'inchiesta che lo vede
accusato di malversazione, tangenti, falso in atto pubblico e
altri reati legati a una ancora presunta 'amministrazione
pubblica a uso privato'. Nel suo passato politico ha anche due
mandati come parlamentare della Polinesia, in quello che incrocia
la giustizia una condanna a 18 mesi di prigione (per una
concessione assegnata in cambio di bustarelle) comminatagli a
fine 2005 contro la quale ha presentato appello.
Dal punto di vista legale, come sottolinea il suo avvocato, "è
ancora un presunto innocente e non è ineleggibile". A tagliare
corto sull'opportunità di chiedere ancora una volta il voto ai
10.000 elettori di Mahina (si voterà a inizio marzo), alla testa
di una Lista civica è la compagna del sindaco, Heifara Izal: "E'
la gente che glielo chiede, è la gente che reclama una sua
candidatura".

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