mercoledì 12 marzo 2008

ANIMALI: WWF, TIGRI DIMEZZATE NEGLI ULTIMI 25 ANNI

(ANSA-AFP-REUTERS) - STOCCOLMA, 12 MAR - E' allarme rosso per la tigre. La popolazione mondiale potrebbe essersi dimezzata negli ultimi 25 anni. Il nuovo allarme e' stato lanciato dal Wwf in un seminario tra esperti che si e' svolto in Svezia. Sotto accusa soprattutto il bracconaggio di questi felini per fornire la medicina tradizionale cinese. E il declino e' inesorabile. ''Restano circa 3.500 tigri in tutto il mondo - ha detto Bivash Pandav, esperto tigri del Wwf - cinque anni fa le stime parlavano di 5.500-6.000 esemplari''. ''La piu' grande popolazione e' in India e arriva a circa 1.400 individui. Si tratta di un declino del 60% se comparati a una stima precedente che risale a 3-4 anni fa''. Solo 100 anni fa erano 40 mila le tigri che popolavano il continente indiano, riferisce il Wwf. Il bracconaggio, la distruzione dell'habitat naturale, la caccia sono le tre cause principali del rischio di estinzione per la tigre. In particolare esistono nove sotto-specie di tigri, tre di queste sono gia' completamente estinte mentre le sei rimanenti sono fortemente minacciate. ''La situazione - ha detto Pandav - e' molto critica''. E soprattutto ''il bracconaggio legato alla domanda di prodotti per la medicina cinese - ha riferito l' esperto - e' la ragione del rapido declino della popolazione di tigri''. Sul mercato cinese, infatti, una tigre morta arriva a un valore di decine di migliaia di dollari e se la Cina legalizzera' il commercio di prodotti derivanti dalle tigri, ora vietato, ''sara' la morte annunciata per questi felini selvaggi'', ha detto Pandav sottolineando infine che, dopo la Cina, gli Stati Uniti sono il secondo paese consumatore di prodotti derivati dalle tigri.

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