mercoledì 12 marzo 2008

CINA: TIBET, NUOVE PROTESTE DEI MONACI A LHASAPOLIZIA IN FORZE PER REPRIMERE MANIFESTAZIONI

(ANSA) - PECHINO, 12 MAR - Centinaia di monaci tibetani hanno organizzato una manifestazione anticinese ieri a Lhasa, per il secondo giorno consecutivo, secondo Radio Free Asia. Testimoni citati dall'emittente hanno raccontato che circa duemila agenti di polizia sono intervenuti con bastoni e gas lacrimogeni per disperdere i monaci. Le manifestazioni svoltesi ieri e lunedi' nella capitale del Tibet sono le piu' grandi dal 1989, quando fu imposta la legge marziale e avvengono mentre si avvicinano le Olimpiadi di agosto ed e' sono ancora vive nell'opinione pubblica mondiale le immagini delle proteste dei monaci buddhisti birmani, represse nel sangue dalla giunta militare lo scorso settembre. Secondo testimoni alla manifestazione di ieri hanno partecipato circa trecento lama del monastero di Drepung e di Sera. Decine di monaci sono stati fermati. Responsabili cinesi hanno ammesso che ci sono state manifestazioni di protesta, non hanno tuttavia confermato gli arresti. La manifestazione di ieri si e' svolta nel centro della citta', nei pressi del tempio di Jokhang. Un turista ha affermato che molti laici che si trovavano sulla piazza antistante il tempio hanno formato ''un grande, silenzioso cerchio intorno ad un gruppo di poliziotti'' che era sul punto di arrestare alcuni monaci. Altri testimoni hanno raccontato che ''decine'' di agenti con telecamere riprendevano i presenti, probabilmente nel tentativo di intimidirli. La protesta e' proseguita fino a quando non sono arrivati rinforzi e gli agenti hanno potuto disperdere i manifestanti. La prima protesta, lunedi', era avvenuta nei pressi del monastero di Drepug, pochi chilometri fuori dalla capitale. La manifestazione era stata indetta in occasione dell' anniversario della rivolta anticinese di Lhasa del 1959 e per chiedere la liberazione dei monaci arrestati lo scorso ottobre mentre festeggiavano la concessione della medaglia d'oro del Congresso degli Stati Uniti al Dalai Lama, il leader tibetano che vive in esilio in India.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.