lunedì 21 aprile 2008

CERVELLO: SCOPERTE LE RADICI DEGLI ERRORI UMANI SU LAVORO

(ANSA) - ROMA, 21 APR - Un via libera dato per sbaglio a un
treno, procedure scorrette, in fabbrica, durante la manutenzione
dei macchinari o mentre si e' impegnati ad una catena di
montaggio. Errori umani sul lavoro che spesso sono causa di
incidenti mortali ma che possono essere predetti ed
eventualmente prevenuti secondo uno studio pubblicato sulla
rivista dell'Accademia delle Scienze Americana, Pnas, che ha
scoperto il luogo dove, nel cervello, questi sbagli nascono.
La ricerca, coordinata dall'universita' norvegese di Bergen, ha
dimostrato che chi e' occupato in mansioni monotone mostra
un'attivita' cerebrale anormale 30 secondi prima di commettere
uno sbaglio. Gli errori umani sul lavoro, secondo il primo
autore dello studio, Tom Eichele, non sono solamente il
risultato di momentanee fluttuazioni nella concentrazione, come
precedentemente pensato, ma hanno una radice ben piu' complessa
e precisa.
I ricercatori hanno usato la risonanza magnetica funzionale per
scannerizzare il flusso di sangue nel cervello di 13 persone
(fra i 22 e i 29 anni) impegnate in esercizi nei quali bisognava
rispondere velocemente a stimoli visivi. E' stato trovato che
l'attivita' di una regione del cervello che include molte aree
corticali si altera, aumentando gradualmente, 30 secondi prima
di compiere un errore. Questa regione include una parte della
cosiddetta Default-Mode-Network (Dmn), una rete neuronale che si
attiva durante lo stato di riposo ed e' modulata negativamente
durante l'esecuzione di compiti cognitivi. Parallelamente e'
stato osservato che l'attivita' cerebrale decresce nelle regioni
associate al mantenimento della concentrazione.
Lo studio, scrivono gli autori, ha dimostrato per la prima volta
che i segnali cerebrali precursori di un errore possono essere
letti con un po' di anticipo, ''un risultato per il quale la
ricerca potrebbe essere un primo passo per migliorare la
sicurezza nei luoghi di lavoro''.

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