Roma, 2 apr. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Bistecche e cappuccini clonati potrebbero arrivare anche sulle tavole giapponesi, dopo quelle statunitensi. Il Paese del Sol Levante e' intenzionato infatti a studiare la sicurezza degli alimenti derivati da animali-fotocopia dopo le conclusioni di un rapporto secondo cui "non ci sono differenze biologiche tra la carne e il latte di bestiame clonato o no". Il ministro dell'Agricoltura nipponico ha informato che "la Commissione sulla sicurezza e' stata investita del caso".
I tempi della decisione restano pero' incerti. "Anche perche' non ci sono esperienze simili a cui fare riferimento". Nonostante le intenzioni del Governo giapponese, molte associazioni di consumatori potrebbero mettersi di traverso, per via della tradizionale cultura nipponica per il 'mangiare sano'. Gli animali clonati vengono allevati nel Paese asiatico sin dal 1998, da allora sono 535 e sono stati studiati esclusivamente a scopo di ricerca.
L'unica altra nazione che ha detto si' alla commercializzazione a scopo alimentare umano di derivati di animali clonati sono gli Usa. Lo scorso gennaio la Food and Drug Administration a stelle e strisce ha dato il via libera definitivo dopo un'analisi sulla sicurezza. E dunque negli Stati Uniti latte, formaggi e carne di animali clonati potrebbero subito entrare nella catena alimentare. Ma i produttori, con spirito di cautela, hanno rivelato che prima che questi alimenti siano ampiamente diffusi su supermercati e tavole, ci vorranno 4-5 anni.
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