venerdì 22 marzo 2013

MARIJUANA, INFICIA L'ATTIVITA' CEREBRALE NEI RAGAZZI

Your brain on marijuana è un video su Youtube
Le risonanze magnetiche rivelano che il cervello dei giovani che fumano marijuana lavora più "duramente" di quelli che non fumano.
I risultati della ricerca sono stati presentati al meeting annuale dell'American Academy of Pedriatrics, tenutosi a Boston, dalla docente di psicologia dell'università di Cincinnati Krista Lisdahl Medina, con la collega Susan Tapert, dell'università della California, di San Diego.
La ricerca della Medina, intitolata "Risonanza magnetica sul consumo della marijuana e i suoi effetti sulle funzioni cognitive", rivela che un consumo stabile e intenso della marijuana nell'adolescenza, periodo nel quale il cervello è ancora in crescita, si manifesta con una carente attività celebrale, che comprende minima velocità psicomotoria, poca memoria e abilità programmatoria.
"E questi segni ci sono anche dopo un mese dall'ultima sigaretta", ha dichiarato la Medina, che ha aggiunto che continuano ad esserci deficienze nell'attenzione anche se ultime ricerche rivelano che già dopo tre settimane di astinenza dal fumo c'e' un parziale miglioramento delle funzioni verbali.
"Non solo peggiorano le loro capacità di pensiero, ma anche le cognizioni sono anormali. Per gli adolescenti fumatori di marijuana, anche per i test più semplici, come ricordare dove sono posti alcuni oggetti, è risultato che essi usano più corteccia parietale e frontale del cervello. Il loro cervello lavora più del necessario".
Alcune recenti ricerche rivelano che le fumatrici adolescenti hanno una corteccia prefontale più larga, portandole ad avere nel tempo problemi alle capacità neurocognitive. Una corteccia prefontale grande significa avere minime capacità esecutive, che si rivelano nelle difficoltà a pianificare, prendere decisioni e concentrare l'attenzione.

GLOSSARIO da www.treccani.it

Lobo frontale Costituisce la parte anteriore del cervello e contiene l’area corticale motoria e la corteccia premotoria. Qui, inoltre, sono elaborati i pensieri e le idee, ossia le attività psichiche superiori. Il lobo frontale partecipa ai processi di apprendimento e memoria, mentre nella parte sinistra (area di Broca) si formano e si controllano le parole. Pertanto nella parte anteriore del lobo frontale (corteccia prefrontale) si svolgono funzioni cognitive superiori mentre nella parte posteriore si comandano e modificano i movimenti.
Lobo parietale È localizzato nella parte superiore del cervello e contiene l’area somestesica primaria a cui afferiscono gli stimoli tattili, dolorifici, pressori e termici. La parte sinistra è dominante e controlla: la comprensione del linguaggio parlato e scritto; la memoria delle parole; le capacità matematiche. Il lobo parietale destro controlla le attività visuospaziali, ovvero attività non verbali come: la ricostruzione di un’immagine visiva e la capacità di orientarla nello spazio e di farla ruotare; la percezione della traiettoria di un oggetto in movimento e della posizione delle varie parti del corpo.

Fonte: ADUC

Teodora Macchia
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