mercoledì 9 gennaio 2008

GRECIA: SCANDALO DI SESSO E CORRUZIONE SCUOTE IL PAESE

DOPO IL TENTATO SUICIDIO DI UN ALTO FUNZIONARIO DEL GOVERNO
(di Furio Morroni)
(ANSA) - ATENE, 9 GEN - Corruzione nei palazzi del potere,
sesso, due tentativi di suicidio e video ose' sono gli
ingredienti di una scabrosa vicenda che da giorni sta tenendo
avvinta l'attenzione di tutti i media greci e che ha gia'
pesantemente danneggiato l'immagine del governo del premier di
centro-destra Costas Karamanlis perche' il protagonista e' un
suo amico e stretto collaboratore da almeno 10 anni. Infatti,
secondo un sondaggio condotto per conto della rete Antenna TV,
la popolarita' del governo da oltre il 32% di prima della
vicenda e' crollata oggi al 27.6%, contro il 26.3% del partito
socialista Pasok all'opposizione.
Lo scandalo vede coinvolto Christos Zachopoulos, 54 anni e
fino al 19 dicembre potente segretario generale del ministero
della cultura di cui gestiva le finanze, e la sua ex-segretaria,
Evi Tsekou, 34 anni. La vicenda ha inizio proprio il 19 dicembre
quando, adducendo motivi di salute, Zachopoulos si dimette
dall'incarico. Ma la sera del giorno dopo si getta dal quarto
piano del palazzo dove abita, nel centrale e lussuoso quartiere
ateniese di Kolonnaki. L'uomo e' tuttora in gravi condizioni in
ospedale e da allora non riesce a parlare.
La stampa ateniese comincia ad indagare sui possibili motivi
del tentato suicidio che, in un primo tempo, vari giornali
indicano nell'ampia disponibilita' che Zachopoulos aveva dei
fondi del ministero. Poco dopo emerge pero' che la sua
ex-segretaria - con l'aiuto di due avvocati - avrebbe cercato di
ricattarlo per rifarsi del rifiuto di Zachopoulos di assumerla a
tempo pieno al ministero: Evi Tsekou, secondo quanto riferito
dalla stampa, chiedeva 200 mila euro in cambio di uno o piu' Dvd
in cui erano apparentemente registrati incontri sessuali tra lei
ed il suo ex capo.
Il giorno prima di Natale Evi Tsekou viene arrestata con
l'accusa di estorsione e incitamento al suicidio e da allora
quasi tutti i giornali sembrano accettare la tesi dello scandalo
a sfondo sessuale, decisamente piu' appetitoso per i lettori e
meno dannoso per il governo. Tanto che lo stesso Karamanlis
giustifica la vicenda di Zachopoulos - che egli aveva nominato
all'incarico nel marzo 2004 - definendola ''un dramma privato''.
Ma non basta. Venerdi' scorso, Iraklis Koutelidas, 53 anni, uno
dei due legali di Evi Tsekou, si butta sotto un camion nel
tentativo di uccidersi ma resta solo gravemente ferito.
I dubbi aumentano e ormai nessuno piu' crede allo scandalo a
sfondo sessuale. Intanto i media ellenici hanno scoperto che
l'ex segretario generale avrebbe non solo gestito illecitamente
sostanziose sovvenzioni provenienti dall'Ue ma anche svenduto ad
imprenditori amici vari terreni a ridosso di importanti siti
archeologici greci.
Da parte sua, Karamanlis - che nell'ultima campagna
elettorale aveva indicato la lotta alla corruzione come uno dei
punti focali del suo programma - cerca di correre ai ripari
anche perche' l'affare Zachopoulos arriva poco dopo
l'estromissione del ministro del lavoro Vassilis Magginas, dopo
che i giornali avevano rivelato che si era fatto costruire una casa abusiva e vi impiegava una famiglia di lavoratori indiani spacciandoli per suoi ''ospiti''.
E' quindi allo scopo di distrarre dalla vicenda Zachopoulos
l'attenzione dell'opinione pubblica e dei media (che se ne
accorgono e lo scrivono) che proprio l'altro ieri il premier ha
chiesto al Parlamento di avviare ''con urgenza'' un dibattito
non programmato sulla riforma del sistema pensionistico,
questione per ovvi motivi seguitissima nel Paese. (ANSA).

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