(ANSA) - ROMA, 9 GEN - ''Si e' aperta la caccia al Pecoraro
Scanio. E' lui il colpevole'': inizia cosi' la riflessione di
Beppe Grillo sull'emergenza rifiuti a Napoli e sugli attacchi al
ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio (''il Pecoraro
Espiatorio''), che il comico considera un capro espiatorio.
Grillo nei giorni scorsi aveva puntato il dito contro il tandem
Bassolino-Iervolino.
Il colpevole dunque, dice sul blog, e' Pecoraro Scanio ''non
Bassolino, non la Jervolino, non i presidenti del Consiglio
degli ultimi quindici anni, non la Camorra, non le imprese del
Nord che hanno smaltito i rifiuti tossici in Campania per
risparmiare, non chi ha preso i miliardi di euro dalla Comunita'
Europea per opere mai realizzate, non le municipalizzate
politicizzate, non i partiti, non la giunta regionale, non le
giunte provinciali, non i sindaci contigui alla criminalita'
organizzata, non chi non ha permesso la raccolta differenziata,
non i magistrati che non hanno indagato, non i giornalisti che
non hanno denunciato, non i parlamentari campani che stanno a
Roma, non le Asl, non chi deve controllare i prodotti
alimentari, non chi deve controllare l'inquinamento dell'aria''.
''Nessuna, nessuna stramaledetta istituzione - aggiunge
Grillo - e' responsabile di una Regione rovinata, con scorie
radioattive sotto i campi di pomodori e un incremento di malati
di tumori spaventoso. La colpa e' dei Verdi, di chi vuole acqua
pulita, aria pulita, carne, uova e mozzarella senza diossina''.
''Uno dei piu' grandi fallimenti politici della Repubblica
Italiana - conclude il comico - e' stato trasformato in un
problema di ordine pubblico. Bassolino regna con De Gennaro alla
sua destra. I colpevoli sono il Pecoraro Espiatorio e tutti gli
abitanti di Pianura ai quali era stato promesso che la discarica
non sarebbe piu' stata riaperta''.
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