martedì 5 febbraio 2008

AFGHANISTAN:ONU; RICCO RACCOLTO OPPIO,MANNA PER TALEBAN

COMBATTENTI INTEGRALISTI TASSANO CONTADINI PER FINANZIARSI
(ANSA) - IL CAIRO, 5 FEB - L'Afghanistan, il primo produttore
di oppio al mondo, avra' un altro raccolto eccezionale nel 2008,
una ''manna'' per i Taleban che tassano i contadini per
finanziare la loro rivolta contro il governo e i circa 50 mila
soldati stranieri in suo sostegno. Lo riferisce un rapporto
delle Nazioni Unite, reso pubblico oggi.
L'Ufficio delle Nazioni Unite per la droga e la criminalita'
(Unodc) prevede che il raccolto del 2008 sara' pari o solo
leggermente inferiore a quello record dello scorso anno, quando
l'Afghanistan aveva piu' terre coltivate a papaveri che
Colombia, Bolivia e Peru' messi insieme. ''E' incoraggiante che
l'impressionante aumento degli ultimi anni si stia
ridimensionando, ma il totale dell'oppio raccolto resta
sorprendentemente alto'', afferma in una dichiarazione il capo
dell'Unodc Antonio Maria Costa.
Oltre sei anni dopo il crollo del regime dei Taleban sotto le
bombe americane, l'Afghanistan resta impantanato in un circolo
vizioso per cui i proventi dell'oppio che finanziano i ribelli e
alimentano la corruzione indeboliscono il potere del governo su
vaste zone del Paese, le quali per contro tornano alla
produzione, teoricamente bandita, dell'oppio.
L'oppio e' trasformato in eroina sempre piu' all'interno
dell'Afghanistan e contrabbandato soprattutto verso l'Europa.
Le coltivazioni sono concentrate nel Sud, dove e' piu' forte
la presenza Taleban, mentre sono scarse nel piu' pacifico Nord.
Una tendenza che andra' accentuandosi quest'anno. Il numero
delle province senza oppio, dovrebbe crescere a 14 o 15 dalle 12
dello scorso anno, su un totale di 34.
Tuttavia la produzione al Sud continua a crescere con una
velocita' ''allarmante'', aggiunge Costa. Tutti i contadini
interrogati nel Sud e nell'Ovest hanno detto di pagare tasse del
10 per cento sui proventi dell'oppio ai Taleban o a funzionari
governativi corrotti. ''E' una manna per le forze
antigovernative'', afferma Costa. ''E' un'ulteriore conferma del
pericoloso legame fra l'oppio e la ribellione'', aggiunge.

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