martedì 5 febbraio 2008

PICO E POLIZIANO FURONO AVVELENATI, SECONDO STUDIOSI

(ANSA) - FIRENZE, 5 FEB - Pico della Mirandola era un 'omone'
alto quasi due metri, con una testa molto grande, di corporatura
robusta, e soffriva delle 'dita a martello' e di una anchilosi
alla schiena. Poliziano, invece, era piccolo, appena 153
centimetri di altezza, con un naso pronunciato e un problema al
collo. Entrambi i letterati furono uccisi con arsenico e forse
il mandante fu il figlio di Lorenzo il Magnifico Piero de'
Medici.
Sono questi alcuni particolari svelati dalle analisi
antropologiche e archeometriche condotte sulle salme dei due
illustri fiorentini, morti entrambi nel 1494 e riesumati nel
luglio scorso, promosse dal Comitato nazionale per la
valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali. Finora,
tra le ipotesi piu' accreditate, si era parlato di avvelenamento
solo per Pico, mentre per Poliziano si sospettava una sifilide.
Adesso le indagini hanno permesso di trovare valori molto alti
di arsenico nei resti, come spiegato da Fulvio Bartoli
dell'Universita' di Pisa e da Lucio Calcagnile, dell'Ateneo del
Salento. ''Il mandante piu' accreditato - ha affermato Silvano
Vinceti, presidente del Comitato - e' Piero de' Medici, secondo
quanto si desume incrociando i risultati delle analisi con
alcuni nuovi documenti storici. Esecutore materiale
dell'omicidio di Pico sarebbe stato Cristoforo da Casalmaggiore,
suo segretario. Quest'ultimo, tra l'altro, ammetterebbe di
averlo avvelenato 'perche' era malato'''. Tra gli altri
possibili mandanti, Vinceti pensa anche a Ficino, esponente
della potente corporazione degli Astrologi, oppure il cardinale
spagnolo Remolines, capo del tribunale dell'Inquisizione, oppure
anche i Cabalisti.
Ma al di la' delle cause della morte, le analisi, come ha
illustrato Giorgio Gruppioni dell'Universita' di Bologna, hanno
anche accertato l'identita' dei resti e cercato di ricostruire
le caratteristiche fisiche e somatiche dei due letterati. Anche
il Ris di Parma sta indagando, in particolare sul dna. A Pisa e'
stata studiata pure l'alimentazione: e' risultata una dieta
molto proteica e povera di pesce e carboidrati. Tra le altre
curiosita', e' emerso che Pico, famoso per la sua prodigiosa
memoria, aveva una testa molto grande: secondo quanto stimato
durante le analisi, la sua capacita' cranica era di 1768
centimetri cubi, mentre quella di un uomo medio occidentale e'
di 1450 cm cubi.
Ora i resti di Poliziano, Pico e del suo amico poeta Girolamo
Benivieni, che aveva chiesto di essere sepolto con lui e con lui
e' stato trovato, quasi abbracciato, sono tornate a riposare
laddove erano state tolte, ovvero nel piccolo chiostro della
Basilica di San Marco a Firenze. Forse in futuro le salme
potrebbero trovar posto direttamente nella Chiesa, dove peraltro
ci sono gia' lapidi commemorative. Bocciata invece l'ipotesi di
traslare Pico a Mirandola, dopo che l'esposizione della bara e
delle ossa nella cittadina emiliana ha richiamato in due giorni
oltre 3000 visitatori. ''Sicuramente - ha detto Fausto Sbaffoni,
priore del convento di San Marco - le salme rimarranno a
Firenze''.

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