lunedì 10 marzo 2008
ANIMALI: WWF, ORSI SI RISVEGLIANO,AVVELENAMENTI DIMENTICATI?
(ANSA) - ROMA, 10 MAR - Dopo il letargo si avvicina il risveglio degli orsi ma l'orso Bernardo e gli altri esemplari avvelenati sono gia' nel dimenticatoio? A mettere sotto i riflettori l'emergenza orso in Italia e' il Wwf a ben cinque mesi dopo l'uccisione premeditata di 3 orsi e decine di altri animali tra cui lupi e volpi nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Cinque le domande che fanno scattare un nuovo allarme. L' associazione chiede in particolare a che punto sono le indagini sull'avvelenamento dei tre orsi. A preoccupare e' anche l' organizzazione per aumentare il controllo del territorio e cosa si e' fatto per migliorare la filiera del mercato dei veleni e dei prodotti nocivi. Inoltre il Wwf chiede di sapere anche quali azioni siano state compiute per garantire un maggiore controllo della vendita e detenzione dei veleni e se si dara' piena applicazione alla Direttiva 91/414/CEE, definendo anche un puntuale schema sanzionatorio per garantire un uso controllato dei prodotti chimici utilizzati in agricoltura. ''L'associazione e tutta la societa' civile che si indigno' per la morte dell'Orso Bernardo e degli altri animali - scrive il Wwf - ancora oggi rimangono in attesa di conoscere a quali conclusioni siano giunte le indagini promosse dalla magistratura inquirente e cosa sia stato fatto per punire i colpevoli ed evitare che eventi del genere si ripetano''. Da qui la richiesta al neo Direttore dell' Ente Parco Nazionale d' Abruzzo, Lazio e Molise Vittorio Ducoli un immediato impegno e un'azione concreta per smascherare i responsabili dell'eccidio degli orsi e per evitare il ripetersi di tali fatti. Sul fronte veleno, infine, ogni anno, conclude il Wwf, sono migliaia gli animali che vengono uccisi dall'uso illegale di veleni, molti dei quali sono prodotti fitosanitari che si trasformano in micidiali cocktail velenosi. L'ultimo caso, segnalato poche settimane fa, riguarda Taranta Peligna, un paese del Parco Nazionale della Majella, dove diversi animali domestici sono stati uccisi in questo modo barbaro.
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