lunedì 10 marzo 2008

TIBET/ DALAI LAMA: TIBETANI VIVONO DA 6 DECENNI "IN STATO PAURA"

Dieci attivisti arrestati in Nepal, dopo scontri con polizia
Dharmsala (India), 10 mar. (Ap) - Mentre centinaia di tibetani in esilio hanno iniziato una marcia di sei mesi dall'India al Tibet- per protestare contro l'occupazione cinese della regione himalayana e lo svolgimento dei prossimi Giochi olimpici a Pechino - il loro leader spirituale, il Dalai Lama, denuncia dal suo esilio, Dharmsala, nel nord dell'India, il regime cinese e afferma che per quasi sei decenni i tibetani "hanno dovuto vivere in uno stato di costante paura, intimidazione e sospetto".
"In Tibet la repressioni continua ad aumentare con numerose, inimmaginabili e evidenti violazioni dei diritti umani, rifiuto della libertà di religione e politicizzazione dei temi religiosi", ha attaccato Tenzin Gyatso. La marcia è uno dei numerosi eventi che oggi segnano l'anniversario della fallita rivolta contro il governo cinese inTibet e che obbligò il Dalai Lama ad andare in esilio nel 1959.
In corso dimostrazioni anche a Nuova Delhi, Katmandu e Nepal, dove 10 attivisti sono stati arrestati in seguito a scontri conla polizia.

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