(ANSA) - ROMA, 18 DIC - ''Ci preoccupa quello che sta
accadendo o potrà accadere in Parlamento con lo spostamento
oltre Tevere della linea politica del Partito Democratico,
soprattutto dopo le esternazioni dell'ex mite ministro Vannino
Chiti''. Lo ha detto Aurelio Mancuso presidente di Arcigay.
''Anche lui, dopo D'Alema, preme dichiarare a Radio Vaticana
che è contrario al matrimonio gay e alle adozioni per le coppie
omosessuali facendo capire che dentro al Pd sta avvenendo una
trasformazione politico-genetica di cui bisogna tenere conto.
Mentre Veltroni, che diserta la seduta del Consiglio Comunale di
Roma che discute di Registro delle Unioni Civili, afferma che
lui guarda alle cose concrete e non alle iniziative simboliche
che non servono a nulla. Che dire? - ha aggiunto Mancuso -
Evidentemente Veltroni non ha problemi a smentire se stesso e il
suo tratto fortemente simbolico che lui porta avanti da anni a
favore dell'Africa, dei dissidenti di tutto il mondo, per i
diritti umani e contro la pena di morte. Ma tutto ciò può essere
comodamente rimosso o ignorato quando si tratta di diritti delle
persone lgbt''.
''Non intendiamo spiegare al PD, come a nessun altro partito,
che i temi posti da noi e da altri movimenti, come quello delle
donne, non riguardano questioni ideologiche ma il vissuto
concreto di tante persone. Ci preme invece evidenziare che tutto
ciò che sta avvenendo in questi giorni ci porta a fare alcune
considerazioni: se negli anni '70 ci fosse stato il Pd conquiste
di civiltà e di libertà come il divorzio, il diritto di famiglia
e l'interruzione volontaria di gravidanza non sarebbero
diventate realtà. Intanto registriamo che il Vaticano ha
occupato con plurisecolare bravura ogni spazio del nuovo loft
democratico, con buona pace di una laicità ormai disprezzata e
ridotta a scontro politico'', ha concluso Mancuso.
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