martedì 22 gennaio 2008

GB: PER NON PAGARE MULTE, MANDA CERTIFICATO DI MORTE

(ANSA) - LONDRA, 22 GEN - Quando Shafkat Munir, 26 anni,
residente a Blackburn, Inghilterra, s'e' visto recapitare un bel
mazzetto di contravvenzioni per eccesso di velocita', invece
d'imprecare e pagare ha pensato bene di mettere in scena la
propria dipartita e ha spedito alle autorita' competenti un
falso certificato di morte, scritto in Urdu, la lingua ufficiale
in Pakistan e in uso fra i musulmani indiani.
Ma la polizia non se l'e' bevuta. Ed eseguiti i controlli di
rito ha dimostrato che Munir e' vivo e vegeto e lo ha arrestato.
Ieri l'uomo e' stato trovato colpevole e condannato a 12 mesi di
reclusione per truffa ai danni dello Stato.
Per John Davies, della 'Lancashire's Road Safety Partnership'
- Associazione locale per la guida sicura -, la balla messa in
piedi da Munir e' ''quasi incredibile''. ''La sua patente era
pulita, e nonostante le infrazioni, sarebbe stato ancora in
grado di guidare'', ha dichiarato Davies. ''Non ho mai
conosciuto nessuno che si e' spinto a tanto''.
In effetti, a Shafkat Munir e' capitata la classica giornata
da dimenticare. Prima e' stato beccato mentre andava a 106 km
orari in un tratto in cui il limite era posto a 80; quindi e'
stato fotografato mentre 'correva' a 57 mentre il limite era 50;
infine, sempre in un tratto in cui era vietato superare i 50, e'
stato 'visto' mentre faceva i 65. Totale: 180 sterline - circa
240 euro.
A questo punto, un uomo chiamato Rashid Hussain ha contattato
l'ufficio multe sostenendo che il signor Munir era in realta'
morto in Pakistan nel 2002 - producendo un certificato scritto
in Urdu che ne comprovava la scomparsa. Ma gli ufficiali si sono
insospettiti, e scavando un poco hanno scoperto che Rashid
Hussain era in realta' lo stesso Shafkat Munir.

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