(ANSA) - ROMA, 13 FEB - Mantello, artigli, zanne, baffi e
ossa di tigre. Sono queste le merci ritrovate sul 10% degli
scaffali di orefici, negozi di souvenir e medicina tradizionale
cinese, venditori di pietre antiche e preziose, in oltre 300
mercati sparsi in 28 citta' dell'isola di Sumatra nel 2006.
Segno che il mercato illegale dei bracconieri che fanno affari
sulla pelle di questa specie a rischio estinzione e' ancora
florido, mentre le norme che proteggono questa tigre indonesiana
hanno fallito. A lanciare l'Sos tigri di Sumatra e' l'ultimo
rapporto lanciato da Wwf, Unione mondiale per la conservazione
della natura e Traffic, il network di monitoraggio
internazionale per il commercio delle specie protette. Basandosi
sul numero di denti ritrovati, la stima e' che siano state
uccise almeno 23 esemplari di tigre di Sumatra. ''Si tratta di
un numero inferiore rispetto alle 52 l'anno uccise fra 1999 e
2000 - afferma Julia Ng della rete Traffic, coautrice del
rapporto - ma la cosa triste e' che il declino nella
disponibilita' sembra sia dovuto al fatto che le tigri rimaste
libere in natura sono in calo''. ''Ricerche successive
dimostrano che le tigri di Sumatra vengono vendute pezzo dopo
pezzo'' afferma Susan Lieberman, direttore del programma Specie
del Wwf, riferendosi a questo come il modo piu' rapido prima
della scomparsa di questo felino. ''La tigre di Sumatra e' gia'
nella lista rossa delle specie minacciate dell'Unione mondiale
per la conservazione della natura (Iucn), nella categoria piu' a
rischio prima dell'estinzione in natura - spiega Jane Smart,
direttore del programma Specie dell'Iucn - la popolazione della
tigre di Sumatra viene stimata in un numero inferiore ai 400/500
esemplari. Non serve un matematico per dedurre che la tigre di
Sumatra scomparira' come le tigri di Bali e di Java se il
bracconaggio e il commercio continua''.
Secondo il rapporto, gli hub di smistamento dei trofei
illegali sono Medan, la capitale della provincia del Nord di
Sumatra e Pancur Batu, una piccola citta' situata a 15 km di
distanza. Di qui l'appello alle autorita' indonesiane, che
all'ultima Conferenza mondiale sul clima a Bali, lo scorso
dicembre, hanno annunciato un piano di azione decennale per
salvare la tigre di Sumatra. Le tigri infatti non devono
combattere solo con i bracconieri, ma anche con la perdita di
habitat a causa della deforestazione.
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