lunedì 11 febbraio 2008

FISICA, STUDIO INFN RIVELA: NAPOLEONE NON FU AVVELENATO

(9Colonne) Roma, 11 feb - Non è stato un avvelenamento da arsenico a uccidere Napoleone a Sant'Elena. Lo afferma un nuovo, meticoloso esame svolto dalle sezioni dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) di Milano-Bicocca e Pavia, assieme alle Università degli Studi di Milano-Bicocca e Pavia. I fisici hanno utilizzato il piccolo reattore nucleare dedicato esclusivamente alla ricerca dell'ateneo pavese, mettendo in campo tecniche messe a punto per un esperimento - chiamato "Cuore" - in preparazione ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso. La ricerca, che verrà pubblicata sulla rivista "Il NuovoSaggiatore", è stata compiuta su diversi tipi di capelli. Sono stati presi infatti campioni prelevati da Napoleone Bonaparte fanciullo in Corsica, durante il suo esilio nell'Isola d'Elba, nell'isola di Sant'Elena il giorno della sua morte (5 maggio 1821) ed in quello successivo (6 maggio 1821). Assieme a questi, sono stati utilizzati anche capelli prelevati dal Re di Roma (il figlio di Napoleone) negli anni 1812, 1816, 1821, 1826 e infine altri prelevati all'Imperatrice Josephine alla sua morte nel 1814. I capelli provenivano dai musei Glauco-Lombardi di Parma, Malmaison di Parigi e dal Museo Napoleonico di Roma. Assieme a questi capelli "storici", si sono esaminati, per comparazione, anche dieci capelli di persone attualmente viventi. I capelli sono stati inseriti in capsule e quindi inseriti nel "core"del reattore nucleare di Pavia. La tecnica usata è quella della "attivazione neutronica" che ha due enormi vantaggi: da un lato, infatti, non è distruttiva e dall'altro permette di ottenere risultati di grandissima precisione anche su campioni di piccolissima massa quali i capelli umani. I ricercatori hanno stabilito in questo modo la presenza di arsenico in tutti i capelli esaminati.

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