lunedì 11 febbraio 2008

GB: 'BRUTTO SOGNO' HA INNESCATO EVACUAZIONE DA PIATTAFORMA

DONNA HA SOGNATO UN ATTENTATO. OPERAZIONE COSTATA 650 MILA EURO (ANSA) - LONDRA, 11 FEB - Un ''brutto sogno'' fatto da una giovane donna in crisi di nervi ha in apparenza messo in moto ieri la colossale evacuazione aerea da una gigantesca piattaforma petrolifera che si trova nel Mare del Nord, circa 200 chilometri al largo della citta' scozzese di Aberdeen. L'operazione per sfollare in fretta e furia dalla piattaforma 'Safe Scandinavia' 539 persone era stata presentata ieri come un'energica ed efficiente risposta a una ''importante allerta di sicurezza'' ma oggi la vicenda ha assunto toni farseschi quando e' emerso con piu' precisione perche' le autorita' abbiano giudicano necessario ieri mattina mandare 14 elicotteri e alcune navi per far fronte alla improvvisa, preoccupante ''situazione di allarme''. Tutto sarebbe incominciato, a detta del sindacalista Jack Molloy, segretario generale di Offshore Industry Liason Committee, quando una donna albanese di 23 anni in servizio nelle cucine della 'Safe Scandinavia' (usata come albergo galleggiante per gli addetti all'estrazione del petrolio) ha confidato ai colleghi di aver avuto un incubo: ''Ho sognato che qualcuno aveva messo una bomba sulla piattaforma''. E dopo queste parole ha gettato in mare le sue valige e ha cercato lei stessa di tuffarsi. Tanto e' bastato perche' tra le 539 persone presenti ieri mattina sulla piattaforma si diffondesse il panico e cominciasse il tam-tam della ''bomba''. A quel punto e' stata decisa l'evacuazione di massa. ''La ragazza - ha dichiarato Molloy - ha sognato una bomba, era un po' scossa e c'e' voluto poco tempo perche' la storia si ingigantisse. Non c'era proprio alcun bisogno di procedere all'evacuazione e i costi sono astronomici''. Soltanto molte ore dopo, a meta' pomeriggio, quando 161 persone erano state evacuate, la polizia di Aberdeen ha annunciato che gli artificieri non avevano trovato alcuna traccia sulla piattaforma e tutta la vicenda andava considerata un ''falso allarme''. Le autorita' difendono a spada tratta il loro operato sottolineando che sono previste misure cautelative extra-rigorose per la difesa delle piattaforme petrolifere del Mare del Nord e che si e' agito per il bene del personale a bordo. Sta di fatto che il ''brutto sogno'' ha innescato una ''mobilitazione generale'' costata al contribuente britannico piu' di 650.000 euro. Il ''brutto sogno'' e' costato caro anche alla giovane donna albanese: l'hanno arrestata e portata in manette ad Aberdeen, come se fosse una pericolosa terrorista.

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