lunedì 11 febbraio 2008
SOCIETA': SORPRESA, "SQUILLO" SEMPRE PIU' COLTE E INFORMATE
(AGI) - Roma, 11 feb. - Ma perche' sempre piu' donne siprostituiscono in casa? L'indagine rivela che, nella maggiorparte dei casi, la scelta e' dettata da ragioni di sicurezza.Il 24% delle interpellate, infatti, ha ammesso che esercitarein strada e' troppo pericoloso. Per una donna su quattro,invece, a fare da pungolo sono per lo piu' motivazioni diordine economico, se si tiene conto che il 17% dichiara diprostituirsi per pagarsi gli studi e il 9% per estinguere mutuio debiti contratti prima di divorziare. Solo il 5% ha rispostodi fare la vita per pagarsi gli sfizi. Un elitario 2%, propriocome in "Bella di giorno" di Bunuel, lo fa per uscire dallaroutine. Il nucleo piu' consistente delle prostitute a tempoparziale, insomma, e' rappresentato per lo piu' da studentesse,meglio se fuorisede. Questo e' quanto riportato sulle carted'identita' del 27% delle intervistate, che trascorrono granparte della giornata all'universita' e, avendo piu'dimestichezza con Internet, si avvalgono principalmente diquesto mezzo per procacciarsi clienti da invitare a casa unavolta chiusi i libri. Seguono, a ruota, le casalinghe (18%),che possono scegliere l'orario a loro piu' congeniale perconsumare i rapporti clandestini. Non manca chi fa lavoripart-time e pensa di arrotondare lo stipendio offrendoprestazioni sessuali a pagamento tra le mura di casa propria,tra un turno e l'altro. Le piu' attive in tal senso?Sicuramente le operatrici dei call center (14%). Si difendonobene anche le operaie (12%) e le impiegate (11%). Se la strada(vi lavora il 65% delle circa 70.000 persone che in Italia siprostituiscono fonte: Forum Internazionale ed Europeo diricerche sull'immigrazione, 14 maggio 2005) resta il luogoprivilegiato per il sesso a pagamento, e' anche vero che latranquillita' delle mura domestiche fa sempre piu' proseliti.L'inasprimento delle sanzioni per chi esercita il mestiere piu'antico del mondo e il giro di vite delle forze dell'ordinec'entrano si', ma fino a un certo punto. Infatti le prostitute"casalinghe", che rappresentano ormai il 50% del mercato, nonsono le immigrate, ridotte in schiavitu' e costrette a vendereil proprio corpo perche' prive di alternative, bensi' donne perlo piu' italiane, magari impegnate e culturalmente preparate,che vendono le loro grazie in Internet (l'Italia, con 2 milionie 353 mila visitatori di siti erotici, e' al quarto posto inEuropa; fonte: Rainews.it, Agosto 2002) e accolgono i clientinei ritagli di tempo per avere una ulteriore fonte di reddito.
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