(AGI) - Cape Canaveral, 21 feb. - I rifiuti piu' famosi che
fluttuano intorno alla Terra sono un guanto che l'equipaggio
della Gemini 4 perse durante la prima passeggiata spaziale e la
macchina fotografica che Michael Collins si lascio' sfuggire di
mano mentre scattava istantanee della missione Gemini 10. Due
minacce per la navigazione spaziale, dato che viaggiando a
36mila chilometri l'ora si sono trasformati in proiettili
capaci di avere su una navetta l'effetto di dieci chili di
dinamite.
Sono centinaia di milioni i pezzi di 'immondizia spaziale'
finiti in orbita negli anni. La maggior parte di questi, con il
passare del tempo rientra nell'atmosfera e si brucia, ma il
pericolo resta per i satelliti e le navette spaziali. Un
frammento di vernice invisibile a occhio nudo ha provocato una
scalfittura di un millimetro su uno dei finestrini dello
shuttle.
Per questo la Nasa e il Pentagono hanno creato una rete di
sorveglianza spaziale. Stazioni basate a terra tracciano i
l'immondizia piu' voluminosa per scongiurare le collisioni con
i satelliti e gli shuttle, ma si sta gia' lavorando alla
collaborazione tra le varie agenzie spaziali per limitare
l'inquinamento dell'orbita terrestre e anzi cercare di
ripulirla.
Secondo i dati diffusi dalla Nasa, il 37,7 per cento del
pattume spaziale e' costituito da pezzi che si sono staccati da
satelliti; il 31,3 per cento da carichi abbandonati; il 16,6
per cento da pezzi di vettori e il 13 per cento da oggetti
persi durante le passeggiate spaziali. Un restante 1,3 per
cento e' costituito da detriti anomali. Nel 45,7 per cento die
casi, i satelliti si rompono per problemi alla propulsione; nel
31,2 per cento dei casi intenzionalmente e solo nello 0,6 per
cento per collisione.
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