martedì 4 marzo 2008

CALCIO:BOOM DILETTANTI, GIOCANO SU CAMPO AMPIO COME VAL D'AOSTA

STUDIO DELLA LEGA: ECCO TUTTE LE RICCHEZZE CHE PRODUCIAMO
(ANSA) - ROMA, 4 MAR - Sono un milione e mezzo, e ogni
domenica giocano su un campo grande come l'intera Valle d'Aosta.
E' l'ultima frontiera del calcio dilettantistico, secondo uno
studio commissionato dalla loro componente in Federcalcio. ''Noi
produciamo ricchezza, opportunità, risorse. Abbiamo voglia di
mettere questo patrimonio a disposizione della Figc, alla quale
riconosciamo la funzione di indirizzo e strategia. Ma vogliamo
ricordare che siamo una componente di grosso prestigio
all'interno della Figc, non esiste nel mondo una realtà
dilettantistica che cresce come la nostra'': e' il messaggio del
presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Carlo Tavecchio,
intervenuto oggi a Roma, presso i locali della stampa estera,
per presentare lo studio sul movimento dilettantistico del
calcio italiano.
La ricerca commissionata dalla LND allo Studio Ghiretti (''dai
valori al valore'', il titolo dell'iniziativa) parte dal
conteggio dei praticanti dilettanti che hanno toccato 1 milione
e 521 mila unita'; e sottolinea la forza del calcio giovanile
(720 mila tesserati, il 50% del movimento) e la preponderanza
del calcio a 11 (46%) rispetto a calcio a 5 (3%) e femminile
(1%), che fanno un mondo di 467 mila atleti dilettanti più 334
mila amatori. Dal punto di vista del numero di squadre la Lega
Dilettanti annovera 54.473 formazioni che fanno parte di 14.303
società. Il totale dei tesserati ha un impatto sul territorio
pari alla popolazione sommata di cinque città come Catania,
Bari, Venezia, Firenze e Bologna.
Al convegno e' intervenuto il presidente federale Giancarlo
Abete che (dopo aver dribblato l'argomento Cassano con un
'decide Donadoni') ha elogiato lo studio della LND: ''Studi
organici - ha detto - come questo, dimostrano che il calcio è
uno sport di cittadinanza, uno sport che ha il rapporto con il
territorio, attraverso le sue 54.000 squadre. Questa fotografia
del mondo dilettantistico - ha proseguito il presidente federale
- è di grande utilità per il futuro nei rapporti con il Coni e
le Federazioni e anche per dare un giusto riconoscimento alla
LND nella Figc''. Abete ha commentato anche il rapporto che
emerge dalla ricerca tra base e vertice del calcio italiano, tra
l'universo dei quasi 2 milioni di tesserati nei campionati
dilettanti e giovanili ed il calcio professionistico che produce
ricchezza, anche attraverso i diritti televisivi. ''Il futuro
della Figc - ha sottolineato - è quello di valorizzare le
specificità all'interno di una missione comune. Dalla 3/a
categoria alla Champions League il calcio è un tutt'uno, pur con
le evidenti specificita', i rispettivi valori ed i rispettivi
numeri. Se riusciamo a tenere insieme queste spcecificità, il
calcio non deve porsi limiti nel futuro, altrimenti non
basteranno i successi di una singola componente per raggiungere
gli stessi risultati''.
Dal convegno, sono emersi altre curiosita' statistiche: la
Lega Dilettanti e' una 'comunità' che può contare su 23 milioni
di forze frutto di contatti diretti o indiretti e che vive del
supporto di 35 milioni di tifosi e dell'attenzione di oltre 36
milioni di lettori per giorno medio. Sommando poi le superfici
totale dei campi di gioco utilizzati per ogni giornata di
campionato, si raggiungerebbe la dimensione di 2600 kmq pari
all'estensione della Valle d'Aosta.

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