martedì 4 marzo 2008

SALUTE: DA ITALIANI UN 'MISURA-RADON' DA TASCA PICCOLO COME IPOD

INDOSSATO DA LAVORATORI PER STIMARE QUANTITA' ASSORBITA
INDIVIDUALMENTE
Roma, 4 mar. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - E' piccolo quanto
un iPod e si indossa proprio come il lettore Mp3 gettonatissimo da
giovani e teenager. Si tratta del primo dosimetro personale messo a
punto dai ricercatori italiani dell'universita' Cattolica del Sacro
Cuore di Roma per 'misurare' la quantita' di radon assorbita
individualmente. Un piccolo dispositivo, dunque, con un grande
obiettivo: valutare il rischio di esposizione di ogni singolo
lavoratore al radon, un gas radioattivo classificato
dall'Organizzazione mondiale della sanita' come cancerogeno di gruppo
1 e collocato al secondo posto, dopo il fumo di tabacco, quale causa
di aumento di rischio di tumore polmonare. E l'Italia di radon e'
piena.
Questo gas, infatti, viene emanato dalla terra nelle zone
vulcaniche e rocciose, che contraddistinguono gran parte del
territorio del belpaese. "Il radon e' inodore, incolore e insapore
- spiega all'ADNKRONOS SALUTE Giuseppe Arcovito, professore ordinario
di Fisica all'universita' Cattolica di Roma - quindi non e' percepibile
dai nostri sensi. Se inalato, e' considerato pericoloso per la salute
umana poiche' le particelle alfa possono danneggiare il Dna delle
cellule e causare cancro al polmone".
Per questo la legge italiana prevede che il datore di lavoro
monitori, nelle strutture dotate di locali interrati, l'esposizione
dei lavoratori al gas radon, attraverso misure di concentrazione del
gas negli ambienti di lavoro. Se la presenza di radon supera i limiti
stabiliti, ovvero 500 Becquerel per metro cubo, il datore di lavoro
dovra' correre ai ripari, provvedendo anche ad azioni di bonifica se
la concentrazione supera un certo livello di guardia. E dei rischi da
radon per la salute dei lavoratori si e' parlato oggi a Roma, presso
la Pontificia Universita' Urbaniana, in una giornata di lavoro sul
tema, organizzata dall'Universita' Cattolica, l'Istituto superiore per
la prevenzione e la sicurezza del lavoro (Ispesl) e l'Associazione
italiana professionisti della sicurezza (Airpos).

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