Tv Arabiya: ce ne sono altre anche in Tunisia e Egitto
Roma, 27 mar. (Apcom) - Donne arabe vittime delle prepotenze di maschi violenti e poco inclini a considerare il gentil sesso come loro pari? Niente di più falso e stereotipato. La pensano così, almeno, gli iscritti alla "Rete Marocchina per la Difesa dei Diritti dell'Uomo", un'associazione nata alla fine di febbraio per "assistere legalmente gli uomini che subiscono le violenze del gentil sesso", come scrive oggi il sito web della tv al Arabiya che ha incontrato il presidente Abdul Fattah Bahjaji.
"E' diffuso un luogo comune secondo cui l'uomo marocchino è dipinto come essere negativo", perché ritenuto "irresponsabile, violento e non incline ad assolvere ai doveri coniugali e familiari". Ma questo "non è vero per niente, anche se ci sono ovviamente delle eccezioni, che ci proponiamo di correggere".
Il bersaglio vero della Rete è la legge di stato civile del paese nord africano, criticata perchè "troppo favorevole alle donne". "Non si può mettere in galera un padre perché non è più in grado di pagare l'assegno familiare - afferma al Bahjaji - e poi impedire allo stesso di vedere il proprio figlio se non per una sola volta alla settimana". Problemi noti anche in occidente tra le coppie separate, come affidamento e alimenti che sarebbero favorevoli al coniuge donna, denunciati dal presidente della Rete sembrano confermare la laicità delle norme in materia di diritto di famiglia nello stato nord africano.
A sorprendere è piuttosto l'affermazione di Al Bahjaji, che rende nota la prossima formazione di un'analoga associazione in Tunisia e l'esistenza di un'altra in Egitto. Dalla quale però prende la distanza: "Quelli del Cairo si fanno chimare 'I diseredati nella terra d'Egitto", ma non abbiamo niente da condividere con loro". La ragione? "Sono un po' estremisti e hanno una visione riduttivadel ruolo della donna. La vogliono ricacciare dentro casa".
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