ORGOGLIOSI OPPORCI PARATA COME FECERO CATTOLICI CON TERZO REICH
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 2 LUG - Omosessuali da combattere come i nazisti del Terzo Reich. Il paragone choc arriva oggi dalla confraternita tedesca dei lefebvriani provocando cosi' un nuovo imbarazzo alla Chiesa in cui, dopo che saranno stati affrontati gli aspetti dottrinali ancora in sospeso - l'accettazione del concilio Vaticano II prima di tutto -, dovrebbero rientrare grazie alla revoca della scomunica voluta da Benedetto XVI il gennaio scorso. Potrebbe scatenare un'ennesima polemica l'annuncio dei seguaci di Lefebvbre di volersi opporre alla parata gay di Stoccarda. Cosi' come i cattolici si opposero all'avanza del Terzo Reich.
Mentre le trattative tra gli ultratradizionalisti e il Vaticano sono pero' ancora in corso, i lefebvriani non smettono di far parlare di se', sollevando polemiche. Proprio nei giorni in cui il papa firmava il provvedimento di revoca circolava su Internet una video -intervista al vescovo lefebvriano Richard Willimason, uno dei quattro destinatari del provvedimento benevolo, che negava l'Olocausto. Ne segui' un polverone mediatico e un incidente diplomatico tra Santa Sede ed ebrei che non pochi sforzi e' costato al papa per porvi rimedio.
Pochi giorni fa, invece, i lefebvriani di Econe, in Svizzera, ordinavano, ignorando gli avvertimenti della Santa Sede, otto nuovi preti. Oggi una nuova provocazione choc. La comunita' lefebvriana tedesca ha annunciato di volersi opporre alla parata gay di Stoccarda prevista per agosto e hanno paragonato il loro dissenso a quello espresso da 'cattolici coraggiosi' contro il nazismo all'epoca del Terzo Reich. 'Come siamo orgogliosi quando - affermano secondo quanto scrive il tabloid Bild nella sua edizione online - leggiamo, in un libro di storia, che nel Terzo Reich ci sono stati cattolici coraggiosi che hanno detto 'non partecipiamo a queste pazzie'', recita un appello dei lefebvriani, riportato dal quotidiano. 'Allo stesso modo, oggi ci devono essere cattolici coraggiosi', prosegue il comunicato riferendosi all'appello contro la parata gay.
L'iniziativa e' in segno di protesta contro il Cristopher Street Day, la parata degli omosessuali che si terra' a Stoccarda il primo agosto prossimo. I lefebvriani commentano: 'La sfilata di propaganda per il peccato sodomita' mostrera' per strada 'un sacco di persone che si atteggiano in modo selvaggio e osceno'. Cosi' la Fraternita' sacerdotale Pio X chiede, soprattutto agli uomini, di ribellarsi e di 'scendere in strada e dire: 'Non vogliamo che la nostra patria diventi come Sodoma e Gomorra'.
Scioccate le reazioni degli organizzatori del Cristopher Street Day (Csd), che hanno sporto denuncia, scrive la Bild.
'Paragonare i gay con i nazisti del Terzo Reich e' il colmo', ha detto al tabloid Cristopher Michl, direttore della Csd di Stoccarda. Solidarieta' anche dal Consiglio centrale degli ebrei. 'Il tenore del paragone dei lefebvriani rivela che spirito infantile abbiano', ha detto alla Bild Stephan Kramer, segretario generale dell'organizzazione.
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 2 LUG - Omosessuali da combattere come i nazisti del Terzo Reich. Il paragone choc arriva oggi dalla confraternita tedesca dei lefebvriani provocando cosi' un nuovo imbarazzo alla Chiesa in cui, dopo che saranno stati affrontati gli aspetti dottrinali ancora in sospeso - l'accettazione del concilio Vaticano II prima di tutto -, dovrebbero rientrare grazie alla revoca della scomunica voluta da Benedetto XVI il gennaio scorso. Potrebbe scatenare un'ennesima polemica l'annuncio dei seguaci di Lefebvbre di volersi opporre alla parata gay di Stoccarda. Cosi' come i cattolici si opposero all'avanza del Terzo Reich.
Mentre le trattative tra gli ultratradizionalisti e il Vaticano sono pero' ancora in corso, i lefebvriani non smettono di far parlare di se', sollevando polemiche. Proprio nei giorni in cui il papa firmava il provvedimento di revoca circolava su Internet una video -intervista al vescovo lefebvriano Richard Willimason, uno dei quattro destinatari del provvedimento benevolo, che negava l'Olocausto. Ne segui' un polverone mediatico e un incidente diplomatico tra Santa Sede ed ebrei che non pochi sforzi e' costato al papa per porvi rimedio.
Pochi giorni fa, invece, i lefebvriani di Econe, in Svizzera, ordinavano, ignorando gli avvertimenti della Santa Sede, otto nuovi preti. Oggi una nuova provocazione choc. La comunita' lefebvriana tedesca ha annunciato di volersi opporre alla parata gay di Stoccarda prevista per agosto e hanno paragonato il loro dissenso a quello espresso da 'cattolici coraggiosi' contro il nazismo all'epoca del Terzo Reich. 'Come siamo orgogliosi quando - affermano secondo quanto scrive il tabloid Bild nella sua edizione online - leggiamo, in un libro di storia, che nel Terzo Reich ci sono stati cattolici coraggiosi che hanno detto 'non partecipiamo a queste pazzie'', recita un appello dei lefebvriani, riportato dal quotidiano. 'Allo stesso modo, oggi ci devono essere cattolici coraggiosi', prosegue il comunicato riferendosi all'appello contro la parata gay.
L'iniziativa e' in segno di protesta contro il Cristopher Street Day, la parata degli omosessuali che si terra' a Stoccarda il primo agosto prossimo. I lefebvriani commentano: 'La sfilata di propaganda per il peccato sodomita' mostrera' per strada 'un sacco di persone che si atteggiano in modo selvaggio e osceno'. Cosi' la Fraternita' sacerdotale Pio X chiede, soprattutto agli uomini, di ribellarsi e di 'scendere in strada e dire: 'Non vogliamo che la nostra patria diventi come Sodoma e Gomorra'.
Scioccate le reazioni degli organizzatori del Cristopher Street Day (Csd), che hanno sporto denuncia, scrive la Bild.
'Paragonare i gay con i nazisti del Terzo Reich e' il colmo', ha detto al tabloid Cristopher Michl, direttore della Csd di Stoccarda. Solidarieta' anche dal Consiglio centrale degli ebrei. 'Il tenore del paragone dei lefebvriani rivela che spirito infantile abbiano', ha detto alla Bild Stephan Kramer, segretario generale dell'organizzazione.
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