lunedì 18 febbraio 2008

INTERNET:COSI'ADOLESCENTI CADONO NELLA'RETE'DEGLI ORCHI

(ANSA) - ROMA, 18 FEB - Quello che vede i molestatori su
Internet come degli 'Orchi cattivi' che prendono di mira i
bambini e' uno stereotipo lontano dalla realta'. Quello che
succede e' che soprattutto gli adolescenti vengono attirati piu'
con la promessa di amicizia e di una 'guida esperta' che con
minacce o promesse esplicite. Lo afferma uno studio
dell'universita' del New Hampshire, pubblicato dalla rivista
dell'associazione americana di Psicologia, da cui emerge che ad
essere piu' vulnerabili sono i ragazzi che non hanno un buon
rapporto con i propri genitori.
L'identikit dei 'predatori della rete' tracciato dai
ricercatori parte dall'analisi della letteratura precedente in
merito e da un'inchiesta su circa 3mila utilizzatori di internet
tra i dieci e i diciassette anni. Dall'indagine emerge che la
maggior parte dei molestatori impiega molto tempo per carpire la
fiducia e le confidenze delle vittime, offrendosi come amici, e
solo dopo passano alla molestia sessuale. Nella maggior parte
dei casi, circa il 95%, i 'predatori' non fingono neanche di
essere adolescenti anche loro. Secondo i ricercatori il
molestatore-tipo e' raramente violento: crimini come il
rapimento o la violenza sessuale avvengono solo nel 5% dei casi,
mentre nella stragrande maggioranza dei casi il crimine che
viene contestato e' l'aver avuto rapporti con minori, anche se
consenzienti.
''I mezzi preferiti dai criminali sessuali informatici sono
chat room, e-mail e sms - spiega Janis Wolak, uno degli autori
dello studio - con cui riescono ad iniziare relazioni profonde
con le loro vittime, che sono ben al corrente che dall'altra
parte dello schermo c'e' un adulto''.
Oltre che quello degli aggressori, lo studio traccia anche il
ritratto delle vittime. Per la maggior parte (99%) a subire le
molestie sono giovani tra i 13 e i 17 anni, che di solito hanno
problemi nei rapporti con i genitori o con le altre persone in
generale. Nel 75% dei casi i ragazzi incontrano il molestatore
piu' di una volta. Particolarmente a rischio sono gli
adolescenti che parlano frequentemente dei loro problemi
sessuali con gli sconosciuti incontrati nelle chat. Ad esempio
nel 25% dei casi studiati ad essere molestato era un adolescente
gay, o non sicuro della propria sessualita', che aveva cercato
informazioni su internet.
''Per aiutare questi ragazzi bisogna insegnargli ad
apprezzare l'inappropriatezza del fatto di avere rapporti
stretti con adulti che non si conoscono - concludono gli autori
- e per far cio' sono utili anche franche discussioni sulle
dinamiche con cui iniziano i crimini sessuali nella rete''.

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