venerdì 14 marzo 2008

RICERCA: NEL CERVELLO IL SEGRETO DEGLI INVESTITORI 'AVVENTUROSI'

SCOPERTA AREA CHE CALCOLA RISCHI, EMOZIONI RUOLO CHIAVE
Milano, 14 mar. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Calcolano rischi e guadagno, e decidono di gettarsi a testa bassa in un affare che farebbe impallidire colleghi piu' prudenti. Il segreto degli imprenditori avventurosi e' nel cervello, almeno secondo un gruppo di ricercatori svizzeri e statunitensi, che annunciano di aver gettano nuova luce sul meccanismo che permette - a chi puo' vantare il proverbiale 'pallino per gli affari' - di prevedere il rischio e comportarsi di conseguenza. Lo studio, pubblicato sul 'Journal of Neuroscience', potrebbe anche aiutare il mondo della finanza a metterea punto modelli piu' precisi, per prevedere le oscillazioni del mercato.
Per Peter Bossaerts dell'Istituto federale di tecnologia di Losanna, esistono differenze marcate tra il sistema di calcolo del rischio del cervello, e quello adottato dai mercati finanziari. Gli scienziati hanno deciso, cosi', di investigare sul ruolo delle emozioni. Sono infatti convinti che, quando il cervello calcola i rischi, non tiene conto solo degli errori di giudizio passati: sfruttaun algoritmo interno che, oltretutto, sarebbe piu' sensibile agli eventi rari, quelli che molti modelli finanziari non sono in grado di prevedere.
Il gap tra il sistema usato dal nostro cervello e quello dei pc sarebbe, in larga parte, colpevole delle turbolenze finanziarie, che travolgono gli investitori ogni 10-20 anni. Eventi definiti come imprevedibili da alcuni esperti di finanza - tipo la recente crisi innescata dai mutui subprime - che bruciano milioni di dollari. Ma che, secondo gli scienziati, potrebbero essere individuati in anticipo, grazie all'impiego di modelli appropriati. "Quando nei mercati azionari si verifica qualcosa di negativo, la gente spegne i computer. E i modelli finiscono fuori dalla finestra", spiega Bossaerts.

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