martedì 1 aprile 2008

GIAPPONE: VIA LEGGE SU TASSA BENZINA, PRIMI TAGLI AI PREZZI

(ANSA) - TOKYO, 1 APR - Non un pesce d'aprile, ma l'effetto del mancato rinnovo della tassa sui carburanti, scaduta a fine marzo: i prezzi delle benzina, a dispetto delle quotazioni elevate del petrolio, registrano in Giappone i primi tagli. Per i giapponesi si tratta di una piacevole sorpresa, attesa dal 1974, anno di introduzione in via 'transitoria' (e diventata poi definitiva) dell'impopolare balzello destinato a raccogliere risorse per finanziare i progetti stradali. Secondo un sondaggio del quotidiano economico Nikkei, su 159 titolari di stazioni di servizio, il 20% circa ha gia' iniziato a limare i listini dove se fino a ieri i prezzi della benzina erano di 150 yen (pari a quasi 1 euro) al litro, oggi sono in ribasso fino a una media di 129-130 yen. La componente fiscale venuta meno e' di 25 yen, ma in alcuni casi si sono verificati tagli ben oltre le attese. Una stazione nei pressi di Tokyo, ad esempio, e' stata presa quasi d'assalto quando ha mostrato la targhetta di vendita di 119 yen per litro. ''E' terribilmente a buon mercato'', ha commentato Megumi Tanaka, uno dei tanti clienti pazientemente in fila e in attesa del suo turno di rifornimento. Se i prezzi nelle aree urbane tendono a scendere piu' velocemente, nelle prefetture piu' periferiche ci sono maggiori resistenze a causa della maggiore presenza di piccoli gestori di stazioni che hanno acquistato carburanti tarati sui vecchi listini. Ieri il premier Yasuo Fukuda ha lanciato un appello all'opposizione, che controlla la Camera alta del Parlamento, perche' favorisse il rinnovo della legge senza la quale si potrebbe causare un deficit in bilancio del valore di 2.600 miliardi di yen (circa 26 miliardi di dollari). Secondo la linea dura scelta dall'opposizione rappresentata in prevalenza dal Partito Democratico, la tassa sulla benzina e' diventata invece il simbolo di malgoverno e soprattutto di clientelismo da abbattere, usata spesso per raccogliere consenso nelle province facendo leva sulla promessa di apertura di nuovi cantieri.

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