martedì 1 aprile 2008

POLIZIOTTO GAY LICENZIATO, 3 APRILE TAR DECIDE SU REINTEGRO

(ANSA) - ROMA, 1 APR - Sta per giungere a un epilogo la vicenda di E.D., poliziotto della Questura di Roma licenziato nel 2004 dopo aver subito un'aggressione in casa che, secondo gli investigatori, sarebbe stata una messa in scena per mascherare un gioco erotico finito male. Secondo il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, invece, il vero motivo del licenziamento era che l'agente e' gay. Il poliziotto, che era stato indagato per favoreggiamento e simulazione di reato, era stato poi prosciolto dal Gup per mancanza di elementi di accusa, e aveva quindi fatto ricorso al Tar per ottenere il reintegro nel posto di lavoro. Il prossimo 3 aprile, fa sapere il Circolo Mario Mieli, si sapra' se E.D. potra' tornare a lavorare. L'associazione auspica un ''completo reintegro professionale del poliziotto discriminato'' e sottolinea che ancora oggi, nonostante le direttive europee affermino il contrario, la legge italiana non ha recepito l'inversione dell'onere della prova, e percio' e' la persona discriminata che deve provare il danno subito. Resta altissimo, quindi - concludono - il rischio di discriminazione sul lavoro per le persone omosessuali.

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